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Giocata fuori casa da incubo per la compagine amaranto, arresa al 4-2 del Cesena nella disputa domenicale. Una espressione sottotono (così pare da quando riferito dal mister) che ha lasciato la squadra sotto di tre reti già nei primi 45 minuti, con la prima risposta firmata Razzolini.

Nel secondo half il tentativo di ritrovare le misure è stato evidenziato dalla doppietta trovata dalla stessa calciatrice, che non è bastata ad attutire il definitivo colpo opposto.

Una brutta partita, soprattutto nel primo tempo perché, a differenza di altre volte, non siamo riuscite a rimanere compatte e corte con le distanze – ha spiegato Andrea Benedetti -. Loro ci palleggiavano sempre dentro e ci hanno messo in grossa difficoltà. L’abbiamo avuta anche nei duelli per tutto il primo tempo, non siam riusciti a vincerne uno a livello individuale.

Nel secondo ho visto una buona reazione, ad un certo punto l’avevamo anche riaperta ma sono partite che, quando si mettono così, diventa difficile recuperare. Abbiamo incontrato una squadra che palleggia molto bene, che anche quando si difende poi riparte molto forte.

Andiamo avanti. Purtroppo è una sconfitta pesante che ci deve dare anche la consapevolezza che con l’atteggiamento giusto possiamo giocarcela con chiunque”.

L’analisi di gara si espande con il punto di vista di Costanza Razzolini, fresca di raggiungimento del 100esimo segno in maglia Arezzo: “Oggi non possiamo essere contente. Abbiamo regalato troppo, siamo state troppo molli nei contrasti e troppo poco convinte, soprattutto nel primo tempo. Ci hanno onestamente surclassato”.

Il 5 ottobre sarà il turno della Freedom; si ripartirà da quota tre punti per provare a trovarne degli altri.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.