Le difensori hanno svolto la preparazione estiva con il resto del gruppo. Si aggiunge il preparatore dei portieri Baccari: “Ci stiamo allenando bene, abbiamo profili interessanti”.

Durante l’estate la rosa del Tavagnacco è stata rinforzata con degli innesti seguendo quella che è la politica del club: il mantenimento del mix tra esperienza e gioventù. Il mercato non è ancora terminato, potrebbero esserci ancora un paio di operazioni in entrata. A inizio ritiro sono approdate due difensori: Alice Rossi e Nicole Sciberras rispettivamente in prestito da Sassuolo e Juventus. Due nuove fresche voci gialloblù.

Alice ha compiuto 19 anni in aprile e la stagione scorsa giocava con la Primavera neroverde mentre si allenava con le compagne della Prima squadra che ha sfidato in amichevole qualche giorno fa con la maglia friulana. E’ la prima esperienza lontano dall’Emilia con l’auspicio di completare il percorso di maturazione. “Sono felice di essere qui, spero di il giocare più possibile, darò il massimo. Agisco da centrale di difesa, sono abbastanza veloce, ma l’arma fondamentale nel mio ruolo è la concentrazione, il mio obiettivo è migliorarmi”.

Nicole, maltese di 20 anni, si dice “felice di fare parte di questo gruppo. Ho tanta voglia di mettermi in gioco. Sono un terzino destro che all’occorrenza può fungere anche da centrale. Diligente in fase difensiva, devo crescere soprattutto in quella offensiva spingendo di più”.

Un volto nuovo in casa friulana è quello di Vittorio Baccari, preparatore dei portieri, ex Udinese. Il suo tono di voce è quello dell’esperienza. “Abbiamo fatto ottimi allenamenti gettando le basi per la stagione che sta nascendo. I portieri si stanno comportando bene, si sono impegnate e abbiamo profili interessanti”. Ma come deve essere l’estremo difensore moderno? Vittorio non ha dubbi: “Veloce di testa, con pensiero rapido e deciso. Deve essere capace di cambiare, di essere risolutore dei problemi al fine di evitare di subire gol e subito di proporre e impostare il gioco della propria squadra. Bisogna saper giocare bene con i piedi e guidare le compagne con il dialogo”.

Credit Photo: Federico Fenzi