Lo stop alla quinta giornata in casa del Cesena ha interrotto un cammino, quello della Pink Bari, che sembrava presagire un finale di stagione intenso di emozioni, in lotta per la vittoria del campionato e la promozione in Serie A, tanto da ritrovarsi ancora in terza posizione alla 16ma giornata. I risultati altalenanti e un calo prestazionale tra la 17ma e la 19ma giornata hanno fatto perdere terreno e punti importanti da Como e Brescia che, al contrario, viaggiavano spedite alla conquista dei primi posti. L’acquisizione di una comfort zone nella classifica a campionato ancora nel vivo, non ha incentivato le prestazioni della squadra pugliese nel finale di stagione.
Il pubblico di casa ha coadiuvato la spinta offensiva delle ragazze di Cristina Mitola e il numero dei gol segnati allo stadio Antonucci è risultato il doppio rispetto a quelli segnati fuori casa.
Sorprende la correttezza della squadra: i dati statistici in termini di disciplina in campo ci indicano solo 6 cartellini complessivi, nessuno dei quali rosso. La tendenza a segnare di più nei secondi tempi ha comportato uno sbilanciamento eccessivo in avanti e la squadra, maggiormente scoperta, si è ritrovata a subire qualche gol in più rispetto alle prime frazioni.
Il maggior numero di gol realizzato da una singola calciatrice è 9 e non appartiene ad una attaccante, bensì ad Anastasia Spyridonidou, di ruolo centrocampista offensiva.
Ceduto il titolo sportivo alla Ternana, per il Bari si chiude un capitolo di storia sportiva scritta indelebilmente sui campi di A e di B. Per noi spettatori e appassionati nasce la speranza di rivedere presto le Pink andare a rete e, a suon di gol, approdare tra le professioniste o, per meglio dire, tornare in Serie A o, per ancor meglio dire, tornare a casa.