Dieci come il voto massimo in termini di volontà di far bene, dieci anche come le reti trovate durante un percorso poco più che triennale, totalmente in neroverde. È la volta di Alessia Calcagno, contributo offensivo classe ’91 dell’Angelo Baiardo; la calciatrice interna alla formazione ligure ha recentemente tagliato il famigerato traguardo sopra citato, affermandosi fondamentale pedina della rosa gestita da mister Vassallo (anche se parte attiva e numero di reti non vanno assolutamente di pari passo né un elevato numero di goal si rivela sinonimo di maggior preparazione rispetto a chi, nella lista degli stessi, ha qualche dato in meno).
E pensare che Calcagno – a detta sua – proprio poco tempo fa avrebbe lasciato per sempre il rettangolo verde! Il precedente percorso ormai congedato, poi, l’aveva messa ko per via dei vari infortuni rimediati, e tornare non era per nulla semplice; il presente, però, parla di una forza necessaria alle draghette, sempre pronte a raggiungere obiettivi concreti e crescere professionalmente.
Il centesimo centro ad opera della medesima è arrivato proprio questa domenica durante il faccia a faccia in casa della tostissima Solbiatese, valso un solo punto per via dell’esito finale in parità. La protagonista del vantaggio si è espressa in prima persona proprio nel post gara, rendendosi disponibile ai microfoni del club per rivelare: “Sono felice di essere arrivata al centesimo goal con questa maglia che indosso da quattro anni con molte soddisfazioni, sperando di togliermene ancora piazzandoci nelle prime cinque posizioni a fine anno“.
Non è mancata, inoltre, una attenta analisi per quel che riguarda la prestazione compiuta in tale circostanza: “Oggi sapevamo che la squadra che affrontavamo aveva delle individualità forti – ha concluso la stessa – ma siamo riuscite ad arginarle; peccato perché potevamo fare meglio, sopratutto il primo tempo, arrivando più volte al tiro, invece abbiamo chiuso sotto di un goal. Brave, però, nel secondo tempo a non arrenderci e cercare il pari. Sono contenta perché la squadra ha consapevolezza dei propri mezzi“.
Calcagno e compagne sembrano avere la strada spianata per il raggiungimento di ulteriori passi in avanti sul fronte collaborazione e performance. Forse è bene ricordare (alla medesima squadra come a qualunque altra) che c’è sempre un secondo tempo se il primo non va secondo le speranze. Rimane, di fatto, positivo il sesto posto attualmente occupato che alimenta le ambizioni di grande classifica e ne rimarca il generale potenziale.