Oggi facciamo due chiacchiere con Andrea Ruggeri, allenatore della Pro Sesto, appena promossa in Serie B.

Quali sono le sensazioni alla fine di questa stagione? Quale è stata la tua più grande soddisfazione?
La sensazione principale ed immediata è stata di gratificazione. Poter osservare concretamente il prodotto del lavoro svolto in team. La meravigliosa potenza delle idee proposte, condivise e realizzate da un gruppo di 35 persone. La mia più grande soddisfazione è stata la felicità delle ragazze. Gli occhi, i sorrisi, gli abbracci di Alessandria, dopo il fischio finale, non hanno prezzo e rimarranno tatuati per sempre sulla pelle di tutti noi.

Quali sono i colpi previsti per rinforzare la squadra? E in uscita, quali ragazze lasceranno il progetto?
Abbiamo una rosa giovane, di livello e, soprattutto, in crescita in ogni elemento. Non cambieremo per lo sfizio di farlo. E’ il frutto di una meticolosa ricerca che portiamo avanti da quattro anni. Cerchiamo persone, profonde, motivate e, se possibile, in cerca di riscatto. Serve fame che alimenti il talento. Le nostre ragazze sono così. Questi aspetti generano spirali virtuose che arricchiscono tutti, staff compreso, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita. E’ un patrimonio che non ha senso disperdere. Pertanto, guardando ad ogni stagione successiva, ragioniamo sia sulla volontà delle ragazze di restare, sia sulla opportunità di consentire, a chi ha avuto meno spazio di altre, di averne di più. Al netto di questo ragionamento, cerchiamo di coprire eventuali carenze di ruoli nella rosa. Ma migliorare un gruppo con queste caratteristiche non è così semplice.

Quale è stata la vittoria più bella di questa stagione? A chi dedichi la promozione?
Le vittorie sono tutte belle e a sceglierne una mi sembra di fare un torto alle altre. Dovendo farlo, scelgo la più insperata, il 3 – 2 in casa del Campomorone, in rimonta dopo essere state sotto per due volte contro quella che, secondo me, era una delle nostre rivali più forti.

La dedica, è alla mia famiglia, ai miei genitori, a mia nonna che va per i 97 anni e a me stesso.

Cosa ti aspetti per il prossimo anno? Sarà un campionato difficile?
Sarà, innanzitutto, un gradino salito. Una tappa conquistata. Ci dovrà accompagnare l’entusiasmo del passo compiuto che ci aiuterà a dominare la paura delle difficoltà. Non facciamo questo sport per essere tranquilli nella nostra zona di comfort, bensì per vincere delle sfide, per dimostrarci all’altezza dei sogni che la nostra passione ci mette nel cassetto. Faremo di tutto per essere degne delle nostre avversarie e della serie B.

Grazie Andrea per questa magnifica stagione con la Pro Sesto e buona fortuna nel prossimo campionato di Serie B.

Credit Photo: Emanuele Armiento