In casa Ternana, team inserito nel girone A di Serie C, continua la striscia denominato “contatto rosa” dedicata a degli aneddoti che legano il calcio alle ragazze del team umbro. A parlare in tal senso nelle ore scorse in casa rossoverde è stata Anna Clemente, centrocampista classe ’94 ex Lazio. Queste le parole sugli inizi con un pallone al piede della giocatrice ternana.
 
Non saprei definire bene quando è nata la mia passione per il calcio, solo dopo aver provato diversi sport, all’età di 12 anni finalmente inizio a far parte di una squadra maschile del paese in cui vivevo.
Per vari motivi interrompo questa esperienza e inizio a praticare atletica, nello specifico mezzofondo e marcia e nel 2010 vinco la prima edizione delle Olimpiadi Giovanili.
Nonostante le grandi soddisfazioni e gli importanti traguardi raggiunti sentivo però che il mio posto non era su una pista di atletica ma su un rettangolo verde, a correre dietro ad un pallone insieme alle mie compagne di squadra”.
 
“Con questo sport è stato amore a prima vista e così non ho voluto ascoltare nessuno e sono tornata a fare ciò che amavo di più, giocare a calcio..
Una bambina dovrebbe iniziare a giocare perché il calcio femminile è passione, spirito di sacrificio, unione di intenti, una vera e propria palestra di vita dove si imparano tante cose importanti oltre a calciare un pallone.
Ogni bambina deve essere libera di inseguire i propri sogni e perché no, di correre dietro ad un pallone con il sorriso sul volto di chi sta facendo ciò che ama.”