Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni del capitano de Le Torri Beatrice Urlando dopo la sconfitta maturata in casa contro il Venezia.

Io sono Beatrice, e voglio parlarvi del mio caso: Sono una ragazza che ama il calcio, ma che convive con una patologia cronica, e ha paura. Ha paura di contagiarsi, ma la voglia di giocare ha sempre vinto. Ora però servono risposte: perché stiamo ancora giocando senza alcuna tutela?
Prendiamo come esempio oggi: ero titubante sul giocare o meno fino a questa mattina. Poi ho pensato alla squadra, alle mie compagne. Ma anche all’orgoglio e alla voglia di denunciare questa situazione!
Arrivo al campo e scopro che verranno disputate solo due partite del nostro girone. La situazione è diventata ancora più paradossale. Chiedo di giocare con la mascherina e me lo negano!!
Ci siamo presentate in 9 perché buona parte della squadra si è rifiutata di scendere in campo. Siamo arrivate a giocare in 6. Dopo 2 minuti, infatti, Bonvicini si è stirata il quadricipite e Biondi a fine primo tempo ha ceduto (anche lei con patologia). Ma ha dovuto farsi male il portiere Dal Dosso per portare a termine lo scempio di questa partita.
Ci ha fatto onore scendere comunque in campo, sicuramente. Ma questa situazione non può essere reale. Le società non sono obbligate a fare i tamponi e dunque noi ragazze non sappiamo contro chi stiamo giocando. Ricordiamo che siamo nel pieno della pandemia. Giocano solo le ragazze in zona gialla? Perché?
Che interessi ha la LND a continuare a far giocare senza tutele noi, ragazze con mille paure e una passione? Perché di passione si tratta visto che non percepiamo un euro. Perché stiamo ancora giocando rischiando la nostra salute? Vorremmo risposte.
Photo Credit: Facebook Le Torri
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.