Da qualche ora l’Acf Alessandria ha annunciato che rinuncerà alla trasferta in terra sarda, un problema dalla storia infinita.

Non è di certo la prima volta che si sente parlare di squadre che rinunciano alla trasferta in Sardegna per problemi economici o solamente per risparmiare pagando la multa della LND, ma ad oggi un problema molto più grande incombe e che forse qualcuno non tiene in conto, la pandemia.

Il campionato iniziato a Ottobre, sospeso a Novembre e ripreso solamente a Febbraio non ha più il sapore di una season regolare o per lo più non per tutti l’obiettivo è vincere. Già perché a monte di questo pensiero esiste la responsabilità di dover riguardare la salute delle proprie atlete, dato che sin dall’inizio le ragazze scendevano in campo senza tampone, obbligatorio solo da Febbraio, causando così non pochi problemi alla salute pubblica e alle persone stesse.

L’insicurezza sul regolare svolgimento delle partite e lo stato di salute dei componenti ha anche causato non pochi problemi a tutto il calcio mondiale e non solo nazionale. E’ per una squadra dilettantistica, con pochi sponsor e denaro, il pensiero di dover partire all’avventura per una trasferta oltremare, prenotare il traghetto e tutte le necessità del caso, in questo momento di incertezza, di sicuro passa in secondo piano tanto da accettare alla rinuncia e pagare la multa. Menzionando anche il fatto che in caso di positività di un qualsiasi presente sul traghetto obbliga la quarantena all’arrivo in porto. E sostare in Sardegna per 10 giorni non è economicamente vincente, soprattutto se nessuno copre le spese, cosa invece fatta dalla regione Sardegna per la società Caprera per l’intera stagione.

Infatti, l’Acf Alessandria sino a prima della pandemia è sempre andata in trasferta, anche oltremare e la storia di questa società riaffiora il ricordo della promozione in Serie A2 nel lontano 2009 proprio in casa del Caprera vincendo per 2 a 1 con doppietta del capitano Francesca Lardo.

Dunque la rinuncia alla trasferta penalizzerà di sicuro la società alessandrina, per via della multa e punto di penalizzazione, ma allo stesso tempo è la mossa che in questo momento risulta essere la migliore, sia in termini economici che di salute. Inoltre fino a quando la LND non aiuterà le società ed il campionato stesso a crescere, limitandosi solo a eseguire verbali, le cose non potranno migliorare dato che molte società ogni anno, da parecchi anni, preferiscono non partire per la Sardegna e ”risparmiare” pagando la multa.

Credit Photo: Andrea Amato