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Queste le dichiarazioni di Mister Lello Di Camillo dopo la doppia trasferta con Lecce e Crotone:

“Viste tutte le situazioni alle quali abbiamo dovuto far fronte,  sono due punti buoni arrivati a seguito di prestazioni buone. Siamo arrivati a tre partite dalla fine del campionato e, nonostante tutto quello che ci è successo durante l’anno, siamo ancora lì a difendere il terzo posto. Stiamo facendo di necessità virtù ogni domenica, utilizzando le ragazzine che stanno dando il massimo. Nelle ultime nove partite abbiamo conquistato due vittorie, sei pareggi e subito una sola sconfitta contro la capolista Res Roma contro la quale abbiamo fatto anche una egregia figura. Dopo quanto successo fino a gennaio, ci siamo posti come obiettivo di mantenere il terzo posto: non so se ce la faremo, al momento stiamo lottando bene e ancora non lo molliamo. Ci leccheremo un po’ le ferite di questa doppia trasferta. Alle ragazze posso solo dire grazie. Stiamo mantenendo il terzo posto sia perché all’inizio abbiamo fatto tanti punti e dunque avevamo un margine da poter gestire, ma anche perché ora, nonostante la giovane età della squadra, stiamo affrontando il momento delicato tutti insieme e ci stiamo allenando bene. Le altre infortunate (Giada e Giulia Di Camillo, Martella) che non possono giocare, sono vicine alla squadra, molto presenti anche se non giocano, ma mentalmente, con il pensiero, un messaggio, una telefonata ci aiutano ed è un segnale importante: il gruppo è compatto e solido. Sono soddisfatto del percorso che stiamo facendo adesso perché quanto ottenuto finora è un buon bottino, ma soprattutto un segnale per una possibile buona ripartenza il prossimo anno. Il merito dei risultati che stiamo avendo va attribuito senza dubbio alle ragazze. Io posso solo  cercare di stimolarle e farle lavorare con serenità come faccio ogni giorno. Stiamo lavorando anche senza eccessive pressioni: quando devi lottare per il primo posto è tutto ovviamente diverso. Ciò che ho potuto fare io è di farle sentire leggere: ho chiesto loro di fare esperienza anche se siamo tutti coscienti, io e loro stesse, che le più piccoline non erano ancora prontissime per disputare questo campionato, ma di contro penso che queste partite che stanno giocando, chi più chi meno, possono essere d’aiuto e di stimolo per la loro crescita. Cominciano a fare esperienza e minutaggio. Si stanno applicando bene con impegno e professionalità. Alla fine l’obiettivo è divertirsi. Il Chieti, a prescindere da chi ci sarà in futuro, deve rimanere ed andare avanti. Per fare calcio oggi come oggi bisogna essere eroi, ci sono tante problematiche da risolvere. Fare calcio poi a Chieti è ancora più difficile di altre piazze. Ci sono problemi di strutture con i quali abbiamo dovuto convivere negli ultimi anni. Siamo tutti, compresa la società Chieti Calcio, logori e stanchi di non avere una struttura dove poter essere liberi di giocare ed allenarsi. Dobbiamo spesso spostarci, quando siamo a Chieti paghiamo affitti da tutte le parti, andando fuori ci trattano meglio. Sulle nostre borse e maglie non compare un solo sponsor della nostra città, ma tutti di paesi o città limitrofi dove noi andiamo a cercare aiuti e puntualmente ce li danno per andare avanti. Noi portiamo in giro il nome di Chieti, ma da Chieti non abbiamo ricevuto granché. Speriamo che la struttura di Sant’Anna venga rifatta, ma soprattutto che ci vengano applicate delle tariffe giuste, semmai avremo la possibilità di allenarci anche noi lì, altrimenti negli anni la società verrebbe a morire perché combatte con problematiche troppo grandi e costi alti. Penso che il futuro sia ancora tutto da scrivere. Abbiamo fatto un buon percorso a Chieti costruendo un bel settore giovanile. Stiamo cercando di lavorare con passione e abnegazione, però non abbiamo molti aiuti. Credo che ora non si possa fare un discorso su chi rimane e chi no. Il Chieti deve andare avanti: stiamo facendo bene il settore giovanile, in linea con la scelta della società condivisa da tutti. Dobbiamo stimolare le ragazze di Chieti e dintorni a venire da noi. Parecchie molisane lo fanno già ed è questo un segnale che si sta lavorando bene. La prima squadra farà ciò che sarà possibile. In passato abbiamo fatto la Serie B ed anche  la A: oggi il livello si è alzato, le problematiche e gli sforzi economici e sono aumentati. Non possiamo pensare di fare campionati così grandi, cercheremo di essere abbastanza competitivi facendo la squadra con ragazze più locali che di fuori sperando di rimanere in alto negli anni e far crescere ancor di più il settore giovanile, ma per fare tutto ciò  c’è bisogno dell’aiuto di tutti e purtroppo noi siamo pochi ed è sempre più difficile portare avanti un discorso calcistico. Noi con le strutture combattiamo dal 2017, sono passati oltre sei anni e andiamo ancora girando. Io non finirò mai di ringraziare il Comune di Lettomanoppello e la società della Lettese che ci hanno ospitati come se fossimo una squadra del loro paese. Ci hanno sempre resi partecipi alle loro iniziative, ci sentiamo quasi a casa nostra nonostante il disagio di doverci spostare da Chieti. Tutte le problematiche suddette gravano spesso anche sulle mie spalle  visto che gestisco ogni situazione, la stanchezza e lo stress di essere in pochi, gli sponsor che mancano, si fanno sentire. Nel calcio passano i presidenti, gli allenatori, i calciatori o le calciatrici, però per quello che è stato costruito fino ad oggi, se un giorno io dovessi rimanere fuori dal Chieti, credo che la società dovrebbe andare avanti perché in dieci anni abbiamo messo su un bel giocattolo e le persone che rimarrebbero dovrebbero cercare di fare ancora meglio sperando che la gente possa essere un po’ più attenta al Chieti Calcio Femminile: chi ha la possibilità dia una mano anche economicamente visto che è diventato così gravoso fare calcio”.