Credit photo: Solbiatese Azalee

Mancano ormai poche ore dall’inizio del Campionato di Serie C e la Azalee Solbiatese, che fa parte del girone A, si prepara per affrontare la sua prima partita, la sfida casalinga contro il Real Meda. La società del Varesotto presenta un progetto giovane ed innovativo con uno staff capace e competente, tra cui anche il DS Davide De Masi, che punta sulla propria fucina di talenti e sulla sostenibilità, tema piuttosto caldo in un panorama calcistico che si fa, ad ogni livello, sempre più dispendioso.

Calcio Femminile Italiano ha raggiunto il mister Marco Cerrone per un’intervista che non soltanto introduce la prima giornata della stagione, ma intende spiegare anche quelli che sono gli obiettivi e i valori fondanti della squadra.

Mister Cerrone è legato a doppio filo alla Solbiatese. Prima di sedere sulla panchina della prima squadra, infatti, era allenatore delle giovanili del club. In questa sua stagione iniziale, ha raccontato, spera di vedere la squadra e lo staff crescere assieme. Da questo punto di partenza arriveranno, poi, anche i risultati.
Da questa prima stagione da allenatore della prima squadra mi aspetto una crescita costante da parte di tutto lo staff e da parte delle calciatrici. Il nostro è da considerarsi un percorso, avendo fatto la scelta di avere un gruppo così giovane. È chiaro che non è possibile pensare e sarebbe presuntuoso pensare che i risultati arrivino fin dalle prime partite. Quindi io mi aspetto un percorso di crescita dove in questo momento stiamo veramente lavorando tutti moltissimo. È un gruppo molto coeso e molto unito che sta lavorando nella direzione giusta e credo che i risultati arriveranno”.

Questa stagione di serie C sarà complicata, rispetto alle precedenti, dal numero più esiguo di squadre quindi ogni punto avrà un valore specifico più alto.
Sono diverse le squadre che mirano a far bene e, perché no, anche fare il salto di categoria, e la competitività sarà tale da offrire uno spettacolo agonistico davvero entusiasmante giornata dopo giornata.
“Non so rispondere se il campionato sia cresciuto o no, sicuramente è cambiato. È un campionato con meno squadre per cui i punti che si fanno o che si perdono hanno un peso maggiore rispetto ad avere un campionato con 15 o 16 squadre. Sicuramente ci sono società che hanno puntato e investito nel femminile, nel nostro girone come negli altri: penso ad esempio Caronnese, Pro Sesto, Moncalieri, Sedriano che hanno costruito un’ottima squadra …e anche altre (non le cito tutte ma ce ne sono diverse).
Sarà, quindi, un campionato tosto, bello però, il livello credo che sia ottimo”.

La Solbiatese, guardando al futuro, ha previsto un piano triennale che consiste, in prima battuta, nel mantenere la categoria facendo affidamento sulla propria rosa composta da ragazze giovani e piene di talento e poi, nel corso del triennio, di raggiungere la serie B.
A questo obiettivo comune vanno aggiunti quelli personali delle ragazze.
L’obiettivo di questa stagione, a livello societario, è quello di mantenere la categoria. In seguito, il nostro progetto triennale prevede il tentativo di andare in Serie B nell’arco di questo periodo. Abbiamo un gruppo estremamente giovane, probabilmente il più giovane d’Italia. Dopodiché ci sono gli obiettivi tecnici e personali delle giocatrici: dal mio modo di vedere ci deve essere una crescita costante sia tecnica che mentale da parte di tutte le giocatrici della Rosa. Vedo che stiamo ottenendo i primi risultati e sono molto felice di questo”.

La rosa nerazzurra è un gruppo affiatato, accomunato dalla passione per la disciplina e desideroso di dire la sua in campo.
Tolta Groni che effettivamente a livello anagrafico ha diversi anni in più rispetto al resto delle ragazze, la maggior parte della nostra rosa è formata da un gruppo di ragazze nate nel 2007, nel 2006, nel 2005 e qualche 2002. Parlare di ragazze esperte è relativo: le ragazze del 2002 hanno fatto qualche stagione in Serie C, ma si sta parlando di calciatrici che hanno 22-23 anni, quelle più grandiI rapporti umani sono parte ì del pacchetto, ha aggiunto l’allenatore Siamo riusciti, a livello umano, a creare un gruppo davvero molto bello, che si vede in campo e si vede fuori e questo credo sia importantissimo per fare una stagione importante”.

L’attesa per il debutto sta ormai per terminare. La Solbiatese partirà forte contro il Real Meda che è una delle squadre meglio organizzate del girone A. Sarà, sicuramente, una partita non semplice ma anche una buona opportunità per mettersi alla prova.

Questo fine settimana giochiamo contro il Meda che sappiamo essere una squadra costruita per vincere. Hanno giocatrici che conoscono benissimo la categoria e che hanno fatto categorie anche maggiori. Hanno qualche giocatrice, ha giocato anche in Serie A. Stiamo affrontando la settimana con grande serenità. Abbiamo un rispetto enorme del Meda, che è comunque una società storica che ha vissuto anche palcoscenici nel maschile importanti. Ma stiamo vivendo la settimana lavorando seriamente e duramente ma con grande serenità. Sappiamo che affronteremo una squadra preparata che potrebbe metterci in difficoltà, ma noi abbiamo le nostre carte da giocare. Sappiamo anche che dobbiamo arrivare in fondo alla partita avendo dato tutto quello che potevamo dare.
Questo è lo spirito con cui stiamo preparando la partita
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Non è da sottovalutare la componente emotiva visto che per molte ragazze (provenienti dalle Giovanili, dalla Primavera e Juniores) rappresenta la prima partita in assoluto in serie C.
La gara col Meda, per tante ragazze della rosa, sarà il primissimo esordio in un campionato di serie C Nazionale. Arrivano da campionati giovanili, qualcuna dalla primavera, qualcuna dalla Juniores Solbiatese o anche da fuori. Per tante sarà, spero, un giorno molto bello perché è l’inizio di un loro percorso che auguro essere molto lungo e pieno di soddisfazioni”. 

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.