Photo Credit: Camilla Tresso - Vicenza Calcio Femminile

Nella gara vinta domenica dal Vicenza Calcio Femminile contro la Jesina nella penultima d’andata del Girone B di Serie C, e finita 2-1 in favore della squadra vicentina, c’è stato un evento che non ha nulla a che fare col calcio: infatti, dagli spalti del Baracca, un paio di spettatori hanno lanciato frasi razziste nei confronti della biancorossa Rafiat Sule.

A spiegare i dettagli dell’accaduto, tramite i canali social, è la Presidente del club vicentino Erika Maran: Vorrei raccontarvi di un episodio assolutamente grave che è accaduto durante la partita con la Jesina Femminile, giocata nel campo di Tavernelle di Altavilla, alle 14:30. Arbitro designato era il signor Giorgio Danillo, della sezione AIA di Vasto, preciso questo perché l’arbitro avrà un ruolo chiave in quanto accaduto. Durante un’azione ferma di rimessa laterale, la numero 22 della Jesina dà un paio di calcetti alla nostra numero 16, che ne restituisce uno. Cose di campo, che riguardano il calcio. Gli animi si infervorano, viene interpellato il guardalinee, il quale riferisce di aver visto la numero 16 del Vicenza dare un calcio alla numero 22. La numero 16 prova a spiegare quanto accaduto, ma il guardalinee dice di aver visto la seconda scena e non la prima. Pena cartellino rosso per la numero 16 del Vicenza. Dico “prova” perché la nostra numero 16 è Raffi Sule, è una giocatrice di origine nigeriana che parla bene la lingua inglese e dallo scorso anno, da quando è con noi, si sta approcciando alla lingua italiana. Evito di commentare la decisione arbitrale, perché credo sia incommentabile. Dagli spalti si sentono offese per la nostra Raffi e le offese sono “Bestia, sei scura, bestia”. La cosa che mi ha sconvolto, è che a dire bestia sia stata una donna. 15 gennaio 2023, stiamo ancora parlando di queste cose. A novembre ci siamo messi tutte quante le due strisce sulla faccia per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Come Presidente, mi occupo ogni giorno di tutelare le mie ragazze affinché stiano bene in campo, si sentano realizzate e donne. Affinché nessuno si permetta di offenderle, come accaduto con la Jesina. Quello che mi ha fatto male, è che sia una donna che dice a un’altra donna “Bestia”. Mi auguro che il Giudice Sportivo si limiti a dare il cartellino rosso alla Raffi solo per la giornata odierna, perché nessuno ha visto quanto accaduto in campo, anche se ci sono i video. Lei merita di scendere in campo, lei ha risposto a un’azione di un’altra giocatrice in campo. Se l’arbitro non ha visto tutta l’azione, ti limiti a dare un giallo, il rosso lo dai se sei sicuro di quanto visto, perché è una questione di intelligenza e di rispetto su chi scende in campo ogni giorno. Cara signora, Raffi è scura, lo sono anch’io. Voi pagherete per quanto fatto. Se Raffi è una bestia, lo siamo anche noi del Vicenza e del calcio italiano“.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.