Per colpa di un idiota ci rimettono tutti. La Pro Palazzolo affronterà domenica alle 17 in casa contro il Südtirol nell’ottava giornata del girone B di Serie C in un match delicatissimo per le ambizioni di campionato delle biancazzurre. Solo che verrà disputata a porte chiuse. Il motivo? Gli avvenimenti accaduti domenica.
Infatti, cinque giorni fa si è disputato l’ottavo di finale di Coppa Italia tra la formazione di Giovanni Brusa e il Moncalieri e la partita è finita 4-3 in favore della e la squadra piemontese. Fin qui sembrerebbe normale: una gara bella e piena di gol. Ma al 29’ del primo tempo la direttrice di gara Arianna Quadro della sezione di Pinerolo ha ricevuto una frase da parte di un sostenitore della Pro che diceva dagli spalti: «Vai a casa a lavare i piatti» e tutte le persone presenti al «Valentino Mazzola» di Orbassano (Torino) hanno preso immediatamente le distanze da quelle inqualificabili parole.
La vicenda ha avuto subito una grande risonanza a livello nazionale e si è scatenato un dibattito, in particolar modo sui social, nel quale ci sono utenti che si sono indignati per il comportamento a dir poco scorretto del soggetto e chi invece ha provato a minimizzare l’accaduto, parlando del fatto che anche gli arbitri uomini sono oggetto di insulti ben peggiori di quello ascoltato domenica.
Il Moncalieri si è fatto subito sentire: «La società esprime solidarietà nei confronti dell’arbitra Arianna Quadro e condanna fermamente quanto accaduto. Episodi come questo sono spiacevoli e vergognosi, poiché minano l’impegno delle società sportive nel processo di valorizzazione dello sport al femminile. Il linguaggio sessista non può trovare spazio su un campo da calcio, né in qualsiasi altro sport».
Ma anche il Palazzolo non è rimasto di certo ad osservare la situazione in silenzio e ha tempestivamente risposto al misfatto che ha commesso il maldestro spettatore: «Tutto lo staff e la relativa dirigenza rivolge un plauso e ringrazia il pubblico di casa e quello ospite, per aver preso le distanze e redarguito il tifoso protagonista dello spiacevole episodio, esprimendo la propria solidarietà nei confronti dell’arbitro della gara. I valori dello sport femminile, da sempre valorizzati e portati avanti, non possono e non potranno essere minati da fatti o episodi che nulla hanno in comune con gli sforzi portati avanti nel segno del rispetto e che non rappresentano questa società».
Tuttavia, questa presa di posizione non è bastata al giudice sportivo Giuseppe Lavigna che, per colpa del soggetto presente domenica contro il Moncalieri, ha deciso di punire il club del presidente Claudio Forlani in un comunicato uscito mercoledì da parte del Dipartimento Calcio Femminile della Lega Nazionale Dilettanti: ammenda di 500 euro e, come dicevamo all’inizio, una partita che dovrà disputarsi senza spettatori e che verrà già scontata domenica col Südtirol. Questo è il risultato: a causa dell’idiozia, dell’ignoranza e del sessismo non ci rimette solo una persona, ma la squadra e soprattutto quei tifosi veri che supportano, ogni domenica, le ragazze del Palazzolo.






