Il Sedriano si trova, attualmente, al settimo posto in classifica di serie C con 6 punti totalizzati sino a questo momento in campionato. La squadra, in queste prime sei giornate, ha dimostrato di poter giocare in maniera agevole contro praticamente tutte le squadre del girone;
Calcio Femminile Italiano ha raggiunto per parlare della stagione in corso, la seconda del Sedriano in serie C, il Direttore Sportivo Stefano Dubini. Con lui abbiamo vagliato quelli che sono gli obiettivi per quest’anno calcistico e parlato di futuro, sia quello più prossimo che vedrà la squadra milanese affrontare la Tharros che nella medio-lunga distanza temporale. Il punto debole della squadra, dovendone trovare uno, riguarda il fatto che il gruppo è molto nuovo, per la maggior parte composto da ragazze che non avevano mai giocato insieme.
“La squadra, soprattutto nell’ultima partita contro il Moncalieri dove abbiamo perso solo per 1-0, ha dato prova di essere ancora competitiva per la categoria e di poter tenere testa al 90% delle squadre del girone (solo con la Pro sesto abbiamo subìto una sconfitta netta). Sicuramente, essendo un gruppo nuovo con quasi l’80% di nuovi innesti, stiamo compiendo quel percorso di conoscenza necessaria per avere un gruppo solido: il nostro punto debole oggi è proprio questo”.
Realisticamente, pensando alla permanenza della squadra in serie C, l’obiettivo finale quest’anno è la metà della classifica, in modo da poter comunque dimostrare anche in questo modo il proprio valore.
“Gli obiettivi, anche in linea con il livello delle partite che sono state fatte, sicuramente è di giungere in un posto della metà della classifica. Sedriano si trova al suo secondo anno di permanenza in classifica di serie C, quindi non possiamo riferirci alla parte bassa della classifica ma sicuramente non siamo ancora attrezzati per un salto di categoria.
Sarebbe bello rimanere nella parte medio-alta della classifica per potercela giocare un po’ con tutti”. Il gruppo squadra, d’altronde, è formata da ragazze più giovani e di esperienza che si compensano durante le prestazioni sul rettangolo verde: “Siamo un mix di esperienza e di gioventù: in squadra abbiamo tante ragazze giovani che stanno avendo un minutaggio ed una crescita importante ma bisogna anche sottolineare la presenza di giocatrici di esperienza di categoria che siamo riusciti ad attrarre nel progetto, creando quello che, – lo ripeto – è un buon mix di una squadra molto equilibrata che non ha particolari difficoltà nel mettere in campo una giocatrice piuttosto che un’altra”.
Alla domanda che riguarda il futuro del club più a lungo termine il DS Dubini ha esposto quello che è un grande obiettivo della società, ed è un po’ anche un sogno: veder Sedriano essere un punto di riferimento nel calcio femminile nel territorio del milanese sia in serie C che nelle giovanili.
“Cinque anni sono un tempo molto lungo: Nel calcio femminile ci è stato insegnato che la maggior parte delle società reggono tre/quattro anni prima di sciogliersi o ridimensionarsi. Questa è una triste consuetudine. Sedriano ha alle spalle una storia importante di sei anni di movimento femminile, per questo a me piacerebbe più di ragionare in un’ottica di un triennio. Il nostro desiderio, nel medio periodo, è quello di affermarci come un punto di riferimento per il calcio femminile nell’ovest del milanese, sia per quanto riguarda la prima squadra, (tenendo un buon livello di calcio dilettantistico e facendo dei bei posizionamenti in Serie C) ma soprattutto vogliamo continuare il percorso virtuoso delle giovanili portando sempre 1 o 2 squadre alle fasi finali nazionali delle relative categorie.
Per il momento siamo in linea con quegli obiettivi speriamo di portarli a termine”.
Domenica il Sedriano giocherà contro la Tharros, una partita non semplice in cui la squadra sarda darà il meglio anche per riscattarsi dai risultati poco lusinghieri avuti sinora che non riflettono del tutto quanto mostrato in campo. Sarà dunque necessario, per le padrone di casa, approcciare nel modo migliore possibile la partita.
“La partita con la Tharros sarà sicuramente da non sottovalutare perché la Tharros è una società che si trova al suo terzo anno di Serie C, che per due anni ha fatto degli ottimi piazzamenti ed è sempre stata una squadra complicata da affrontare. Arrivano magari adesso alle porte di un ringiovanimento o comunque un di una piccola rivoluzione tecnica, ma sicuramente è una squadra da rispettare e da affrontare con tutta la serietà del caso per non farsi trovare impreparati in nessun modo.
Anche le squadre sarde, d’altronde, hanno avuto una grande crescita: voglio citare in particolare l’Atletico Uri che abbiamo trovato alla prima di campionato e che, nonostante il passivo pesante che ha subito da noi, ha saputo per larghi tratti della partita metterci in difficoltà e dimostrare un’ottima coralità di gioco. Oggi, anche le squadre sarde che sicuramente hanno una situazione geografica più complicata di noi squadre del continente (specialmente noi squadre del Nord Italia), sanno esprimere il proprio gioco e mettersi in mossa, sanno rendere la vita difficile a chiunque.
Mi aspetto, pertanto, una gara che va approcciata nella maniera corretta”.






