Lavoro duro e gruppo coeso, questa la ricetta per imporre fin da subito la mentalità vincente.

Ciao Mister, benvenuto a Padova! Quali sono le tue esperienze precedenti? Come ti sei avvicinato alla nostra realtà e cosa ti ha portato a sposare questo progetto?
“Grazie, per me questa è stata un’opportunità più unica che rara, e ringrazio la società che mi ha cercato e anche aspettato, perché l’ha chiamata è avvenuta in piena stagione in corso, e non avrei mai pensato di poter iniziare fin da subito, avendo diverse cose in ballo, ho cercato in pochissimi giorni di mettere ogni pezzo del puzzle al suo posto, e cosi che ho accettato in toto questa nuovissima e stimolante esperienza. Non è stato difficile dire di no a questa società cosi blasonata, anche se mancano pochi mesi al finale di stagione cercheremo di fare del nostro meglio. Il caso vuole che già nel passato ho avuto la possibilità di poter allenare il calcio femminile, proprio in 2 realtà venete tra l’altro anche antagoniste del Calcio Padova, ma poi mi son detto “magari sarà per la prossima”, e cosi ho continuato nel calcio maschile, con una lunga militanza nell’ Abano calcio nel settore giovanile, intervallati da piccoli stage in alcune società professionistiche e come ultima esperienza sono stato in panchina per 3 anni consecutivi, in una bella realtà sempre padovana come il calcio Este, purtroppo però è stata interrotta spesso e ripartita a singhiozzo per colpa del covid, e ad essere sincero questo continuo start and stop,  mi aveva fatto perdere qualche motivazione.”

Subentri in corso d’opera nella gestione di una squadra formata e già costruita, quali sono gli aspetti su cui fin da subito porrai l’accento? Che caratteristiche saranno rappresentative del tuo nuovo Padova da qui in avanti?
“Sicuramente entrare a metà stagione non è cosa di tutti i giorni, in questi casi il tempo e la pazienza non sono ottimi compagni di viaggio, ci vogliono sempre delle tempistiche per poter conoscere al meglio questa nuova realtà, la squadra, le varie caratteristiche di tutte le giocatrici, l’ambiente, le strutture, ma io e il mio staff non ci perdiamo d’animo, anzi dovremmo rimboccarci le maniche e bruciare le tappe per concludere al meglio la stagione in corso.

Fin dai primi allenamenti ho notato già una squadra ben costruita e con ottime individualità, sicuramente bisognerà ricreare un’alchimia forte, dove tutti possiamo diventare importanti, ma solo se ci mettiamo d’ora in avanti grande impegno, costanza, spirito di sacrificio e la voglia di allenarci al meglio durante la settimana, ovviamente associato al divertimento e alla passione che non deve mai mancare, tutto questo mix di componenti deve farci tesoro per esprimere poi tutte le nostre qualità soprattutto alla domenica.

Intanto per cominciare dobbiamo riconoscerci e darci una vera identità di gioco, per fare ciò bisogna anche ripassare tutti i principi del giuoco del calcio, e la nostra caratteristica base deve essere fondata sul giocare sempre la palla, anche nelle difficoltà e soprattutto dobbiamo entrare in campo consapevoli che dobbiamo comandare Noi il giuoco, senza avere timore di nulla e soprattutto non dobbiamo snaturarci, qualunque avversario ci troviamo davanti.”

Il settore giovanile è per definizione serbatoio per la prima squadra, a Padova questo filo rosso lo tocchiamo con mano ogni anno. Se dovessi dare un consiglio ad una tua atleta per emergere e per fare il salto di categoria, quale sarebbe?
Come in qualsiasi società blasonata, la nostra primavera deve essere il grande serbatoio della famosa prima squadra, dove si può attingere e soprattutto è fondamentale dare una grande possibilità a tutte le atlete che meritano e ambiscono a questo grande traguardo.

L’unico consiglio che posso dare a loro, devono crederci sempre soprattutto nelle varie difficoltà, solitamente il lavoro duro ripaga prima o poi, se ci mettiamo poi la passione e la voglia di arrivare sempre più in alto, allora siamo nella strada giusta, da non dimenticare che se siamo qui al Calcio Padova allora significa che siamo anche attrezzati per raggiungere certi obiettivi.”

Quali sono le tue ambizioni e le tue aspettative per questa seconda parte di stagione?
“Se sono qui le ambizioni sono tante, condite da una grande passione e volontà di trasmettere al gruppo il mio credo sportivo e calcistico, come dicevo pocanzi, abbiamo veramente pochissimo tempo per creare un gruppo forte e coeso tra staff e atlete, i presupposti non mancano, anzi,  con un pizzico d’orgoglio posso dire che le ragazze si sono messe subito a disposizione in toto e il compito mio e dello staff è cercare nell’immediato di tirare fuori al massimo tutte le nostre potenzialità, anche nascoste che dispongono le nostre giocatrici, con l’obiettivo comune di metterle a disposizione della squadra e creare cosi la macchina perfetta o quasi. Ovviamente siamo ancora ai famosi “lavori in corso”, pertanto questa nuova e stimolante avventura non spaventa minimamente me e il mio staff che lavoreremo in simbiosi da qui alla fine, e perché no, con un occhio al prossimo futuro, dove proveremo a mettere le basi, chissà anche per la prossima stagione.”