Questa mattina, a St. George Park (la Coverciano inglese), Sarina Wiegman – CT delle Leonesse, ha incontrato la stampa e confermato che tutte le convocate si sarebbero allenate oggi, in vista della partita contro l’Italia di domani. Tra queste, anche Kira Walsh – ex Manchester City, ora Barcellona dopo un trasferimento stellare nell’estate post europeo, dopo aver subito uno stop per influenza.

Con la solita pacata determinazione, Sarina conferma di aver preparato la squadra al management della gara “Parliamo spesso di quando stai vincendo e di come cercare di fare il prossimo gol. E’ nella mentalità della squadra”. Sarina sta sperimentando nuove posizioni per alcune delle veterane, inserendo anche giovani leve: “C’è sempre la voglia di avere calciatrici che siano eccezionali nelle posizioni in cui giocano di solito. Però, se possono giocare in posizioni diverse, abbiamo piu’ opzioni nella squadra nel caso dovessimo cambiare assetto tattico: possiamo essere versatili e rimanere forti in campo oppure decidere di fare un cambio”.

Delle Azzurre dice “E’ una squadra buona, che sta progredendo. Penso che abbiano giocato delle belle partite, solo il risultato e’ mancato e questo dispiace. Tatticamente cambiano spesso in partita, che e’ quello che ci crea problemi. Qualche volta giocano alto e volte invece piu’ profondamente. Anche quando sono in possesso, fanno cose diverse. Noi dovremmo certamente adattarci e continuare a controllare visivamente quello che fanno cosi’ da poter essere pronte e tenere in mano la partita. L’Italia ha delle giocatrici brave ed esperte. Conosciamo bene Girelli, ma anche il centrocampo e le altre attaccanti non sono da meno. Certo, analizziamo la squadra come in tutte le partite: noi giocheremo come vogliamo, conoscendo le loro forze e cercando di approfittare delle loro possibili debolezze”.

Raggiungo nel pomeriggio Casa Italia e chiedo a Milena Bertolini di commentare cosa Sarina da detto rispetto all’Italia: “Mi fa piacere che Sarina Wiegman dica che bisogna stare attenti all’Italia: vuol dire che abbiamo fatto bene. Ha detto una cosa vera: stiamo provando delle cose, proviamo anche a cambiare, pur mantenendo una nostra identita’. Comunque, mi fa molto piacere, perche’ io la stimo molto perche’ oltre ad essere una brava allenatrice che fa risultati, fa molto per il movimento, per le donne nello sport, per le donne nel calcio. Non fa solo l’allenatrice e utilizza il suo ruolo in positivo per il movimento e per le donne nel movimento”. Sull’Inghilterra afferma che “è una squadra che ha una grande fisicità e una grande intensità tecnica, con giocatrici di qualità individuali di grande livello: hanno tante possibilità di gioco. Quello che dovremmo fare, e’ lavorare con un blocco unico e mantenendo bene la squadra nelle distanze per poi sviluppare il gioco. Il blocco unico e’ l’aspetto principale”. A questo aggiunge che le Azzurre dovranno avere piu’ coraggio e piu’ convinzione di quello che abbiamo fatto nella prima mezz’ora col Belgio.

Milena dice anche che “abbiamo portato diverse ragazze con poca esperienza, giovani, che stanno facendo bene in campionato. In questo torneo giochiamo solamente: abbiamo poco tempo per allenare la squadra. E’ stata una scelta precisa: e’ l’occasione per vedere se le giovani possono essere pronte per il Mondiale. In questa partita, vedremo ragazze che non hanno giocato la partita scorsa ma con un po’ piu’ di esperienza per quanto riguarda l’impatto emotivo sia dell’avversario che del contesto” e continua: “Giocare con l’Inghilterra ti da delle emozioni enormi e giocare davanti a 30.000 spettatori da sicuramente un impatto emotivo, oltre all’impatto tecnico e tattico del campo. Gestire l’impatto con tanto pubblico, e’ anche questa esperienza perche’ quando andremo in Nuova Zelanda, troveremo questo contesto. Ecco il perche’ della scelta di fare un torneo competitivo e di alto livello per ricreare le situazioni che troveremo la’”.

Anche se e’ chiaro dalle dichiarazioni che la Bertolini speri in un pareggio, mi vengono in mente le parole di un allenatore: se una squadra e’ molto forte o brava da una parte, sicuramente ha qualche debolezza dall’altra… E se le Azzurre trovassero questo tallone di achille delle Leonesse?

Natascia Bernardi
Appassionata di calcio femminile dagli anni 90, prima portiere, poi arbitro ed ora allenatrice con il patentino di UEFA B in via di lavorazione. È attualmente Academy Manager per la realtà femminile giovanile della Kinetic Foundation ed Head Coach per QPR U12 Girls. Ambasciatrice per Kick It Out - l'associazione inglese contro ogni forma di discriminazione, se non su un campo da calcio o sugli spalti di uno stadio, la si può incontrare in qualche caffè indipendente intenta a leggere una biografia calcistica o un libro di narrativa italiana. Adora ascoltare BBC radio 2 o musica anni 80 quando guida anche se preferisce podcast calcistici in autostrada. Ha vissuto un po' ovunque ma ora è di base a Londra.