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Che vittoria! Giornata dal sorriso facile per la Juventus che, scesa in campo per la prima del famigerato torneo “The Women’s Cup”, ha trionfato davanti ad un Como di livello ed una Arena Civica pronta al sostegno.

Attimi di pressing repentini sono arrivati proprio dalle comasche, inizialmente aggressive nonostante lo scenario manifestato poco dopo la mezz’ora abbia ribaltato tale visione: é stato, infatti, il piattone di Krumbiegel al 35’ a mandare in vantaggio la formazione bianconera, forte di un buon gioco servito già dai primi minuti da Beccari. La ripresa non cambia ciò che l’intervallo ha mostrato; dopo l’ennesimo tentativo della solita Beccari, ecco arrivare il raddoppio al 53’: stavolta la protagonista è Vangsgaard (premiata MVP del match), con una incornata dalla traiettoria precisa che non lascia scampo a Gilardi.

A commentare la prestazione proprio il tecnico della squadra capitanata da Martina Rosucci: “Dobbiamo migliorare la condizione, anche se oggi faceva parecchio caldo ed era difficile fare di più. Sono felice della fase difensiva delle ragazze; abbiamo concesso veramente poco e sono contento di come hanno interpretato la gara. Stiamo lavorando tanto sotto quell’aspetto per fare dei passi in avanti rispetto alla passata stagione; sappiamo che dobbiamo provare a subire meno gol.

Abbiamo una rosa molto buona e sappiamo che possiamo ancora migliorare con altri innesti, non dobbiamo avere fretta. Abbiamo diverse giocatrici che possono darci una mano anche sotto l’aspetto realizzativo, tenendo conto che, come in passato, l’obiettivo è quello di trovare la via del gol con il maggior numero possibile di alternative, segnando anche con i quinti e con i centrocampisti”.

Con tale risultato la squadra gestita da Massimiliano Canzi vola dritta in finale, dove affronterà l’Inter, vincente davanti all’Atletico Madrid. Si prospetta un incontro da fuochi d’artificio, vista anche la voglia bianconera di ripetersi dopo la conquista del trofeo dello scorso anno.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.