Valeria Alinei, Social Media Manager del Napoli Femminile, è una bella storia di empowerment femminile. Tra gli studi di marketing e la passione per il calcio, è approdata alla società azzurra lo scorso anno e qui ha potuto farsi valere e ottenere grandi risultati, aumentando – giusto per fare un esempio – di quasi 6 volte i follower su Instagram. Il suo amore per i social e per la comunicazione sportiva è evidente, ma quello che più l’affascina è raccontare le emozioni e il dietro le quinte di questo team meraviglioso.

Come narri la squadra attraverso i social? Quali sono le azioni ricorrenti?
Il calcio femminile è un settore splendido, bello da raccontare. Il team comunicazione lavora a stretto contatto ed è composto da me, dall’addetto stampa, dal direttore marketing e dal fotografo. Ci occupiamo di diverse attività, non c’è solo il lavoro prettamente social. Nei nostri canali raccontiamo i vari appuntamenti di campionato, gli allenamenti e anche la storia delle ragazze, cercando di trasmettere la loro passione e i sacrifici quotidiani, perché ce ne sono: abbiamo calciatrici che la mattina si allenano e al pomeriggio lavorano o studiano, facendosi in quattro dentro e fuori dal campo. Attraverso i nostri contenuti cerchiamo di far emergere dettagli della loro vita bilanciando anche gli interessi legati agli sponsor, andando a creare format ad hoc che in qualche modo ricalchino i valori che abbiamo in comune”.

Ci sono dei contenuti creati per i social di cui vai particolarmente fiera?
Ultimamente è in programmazione #uNAsolapassione, ideato assieme a un nostro sponsor che supporta molto le tematiche femminili. Raccontiamo gli obiettivi, le difficoltà da affrontare e la dedizione delle nostre ragazze dando voce proprio a loro in un’intervista a cuore aperto, realizzata in mezzo al campo con un pallone tra i piedi, perché è il momento nel quale sono loro stesse al 100%. Il bello del mondo dei social è proprio quello di tirar fuori le storie particolari di ognuna di loro, quello che hanno vissuto e le speranze per il futuro. Al momento è uno dei nostri format più belli, perché riesce a trasmettere i valori e la passione”.

Pensi che i social e l’attività online possano aiutare a sviluppare il movimento calcistico femminile?
Assolutamente sì, e non solo in termini commerciali. Io quando lavoro penso alle ragazzine che ci seguono, qualsiasi post io faccia il mio obiettivo è colpire loro. Forse sono appassionate di calcio ma hanno difficoltà a intraprendere questa strada e magari vedere noi che siamo arrivate a certi livelli può essere per loro d’ispirazione, spingerle a vedere nelle calciatrici degli idoli da seguire. Noi puntiamo molto sulle piccole del nostro vivaio, cerco di creare modelli positivi anche per loro perché la crescita del calcio femminile secondo me nasce proprio da lì: più ragazzine si avvicinano a questo mondo più il livello agonistico e lo spettacolo andranno nel tempo ad aumentare, attraendo più pubblico. Come Napoli Femminile siamo la seconda realtà italiana per seguito su Instagram – terze complessivamente su tutti i social. Alcune squadre maschili hanno deciso di non creare un profilo dedicato ma il lavoro da fare sul femminile sarebbe tanto ed è un peccato che non venga raccontato del tutto, perché è evidente che il comparto maschile abbia più successo. Con la loro voce che servirebbe invece così tanto ad aumentare l’appeal, forse qualcosa ci perdiamo tutti”.

Che rapporto hai con le atlete? Il loro coinvolgimento in progetti social ha aiutato a creare engagement con gli utenti vedendo i numeri ottenuti?
Certamente. Complice anche la promozione in Serie A, quest’anno abbiamo fatto dei numeri incredibili. Quando sono arrivata, circa un anno e mezzo fa, avevamo a stento 4000 follower su Instagram, adesso ne abbiamo quasi 22000 e abbiamo fatto una crescita completamente organica, senza trucchetti, basata su una conquista quotidiana dell’interesse delle persone. Questi numeri sono dovuti all’affetto per le calciatrici ma anche al lavoro che facciamo sul territorio, entrando a contatto con la gente grazie a varie iniziative che ora, causa Covid, sono purtroppo ferme. È la società in primis a voler svolgere quest’azione capillare di coinvolgimento di tutti quei partner che amano questa città. Il Napoli Femminile è una bella storia di Napoli”.

Credit Photo: Napoli Femminile