Secondo appuntamento con “A scuola di tecnica”, la rubrica che analizza i gesti calcistici nata dalla collaborazione con il maestro di tecnica Matteo Pierleoni. Oggi andremo a vedere i cambi di senso e di direzione.

FOCUS TECNICO
In un percorso di avvio all’apprendimento della tecnica calcistica, subito dopo il trattamento palla si andranno ad affrontare i cambi di senso e di direzione, entrambi finalizzati alla protezione della palla dagli avversari. Si parla dei primi quando il giocatore o la giocatrice da un punto di partenza si muove verso una direzione, per poi far ritorno nello spazio iniziale nello stesso senso di marcia. Il cambio di direzione è invece quel movimento che si applica quando andando verso una zona mi sposto poi in un’altra, senza “ripassare dal via”.
Sono componenti molto importanti. Una volta padroneggiate, il giocatore o la giocatrice avrà degli ottimi strumenti per imparare a gestire gli spazi.

ALLENAMENTO
Entrambi i movimenti vengono inizialmente preparati tramite un lavoro di trattamento palla. Il metodo di allenamento di Matteo Pierleoni prevede poi che ci si sposti in un circuito: “Sarà diviso in due parti: la prima parte verrà svolta a circuito chiuso e tutti ripeteranno quei gesti appresi in precedenza più e più volte, sia a livello individuale che in gruppo. Nella parte del circuito aperto, invece, una volta concluso il percorso ci si troverà di fronte alla porta e si andrà alla conclusione”.
I cambi di senso sono un’infinità e servono a rendere il gioco più fluido. I gesti più semplici dai quali partire per andare in protezione totale con il corpo e coprire l’avversario sono taglio d’interno con protezione, taglio d’esterno o taglio con la suola, che quello che si utilizza più spesso. Un esempio è il Cruijff: tocco forte con l’interno del piede che porta palla mentre si finta un tiro, per poi tornare indietro velocemente passando la sfera dietro la gamba d’appoggio. Anche nei cambi di direzione si possono trovare tantissimi movimenti, come il richiamo a V, uncino, rullata, o la famosa Ronaldo Chop: si punta l’avversario andando verso una direzione, che poi si cambia con un leggero saltello dove le due gambe tendono ad andare nel senso opposto. Se, ad esempio, si ha la destra avanti, la sinistra rimarrà leggermente più indietro e andrà a colpire la palla con l’interno del piede per poi cambiare la direzione, andando quindi in questo caso verso destra.

CONSIGLI
Secondo la mia esperienza, nel femminile c’è un gioco impostato soprattutto in verticale: le giocatrici tendono a tornare meno indietro, vanno più verso la porta. Nel maschile i cambi di senso e direzione vengono utilizzati più spesso, si torna spesso indietro e si fa girare palla. Le partite femminili sono quindi più coinvolgenti perché più improntate all’attacco, mentre il calcio maschile è più manovrato, si vedono meno azioni e meno conclusioni”.

Nonostante ciò, è molto importante lavorare fin da piccoli su questi movimenti per far capire a ragazzi e ragazze come e quando metterli in pratica lasciando loro la responsabilità di utilizzarli in base alla situazione che affrontano. “Anche perché se vogliamo un calcio più spettacolare – ha continuato il maestro di tecnica – dobbiamo costruire giocatori e giocatrici capaci di leggere situazioni, insegnando loro quando è il momento giusto di cambiare direzione o tornare indietro, o semplicemente andare sull’1 contro 1 e lì effettuare un cambio di direzione per andare a fare goal o per effettuare assist”.
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Photo Credit: Matteo Pierleoni