A chi non è capitato almeno una volta, anche solo per gioco, di pensare alle calciatrici della nostra nazionale maggiore e vederle proiettate in un contesto internazionale all’interno di una formazione da top club europeo?

Sicuramente Sara Gama e Barbara Bonansea potrebbero trovare un ruolo da titolare anche in queste e, forse, anche Alia Guagni ed Elena Linari. La loro leadership è riconosciuta da tutti gli appassionati di calcio femminile e rappresenta la forza maggiore della squadra azzurra: difesa e attacco.

Non altrettanto si può dire, al momento, del nostro centrocampo, che si compone di tante brave atlete, ma nessuna di loro ha tutte quelle caratteristiche da “todocampista” che vorremmo riscontrare. L’identikit ideale, secondo noi, è rappresentato dalla calciatrice tedesca in forza alle campionesse europee della OL (Olympique Lyonnais): Dzsenifer Marozsan.

Eccellente tecnica individuale, “faro” per tutto il reparto, presenza attiva per tutta la durata dell’incontro, abile sia nella fase difensiva che in quella offensiva, capacità di dettare i tempi di gioco e spezzare il pressing avversario, potenza e facilità nel calciare la palla, visione di gioco, fisicità ma anche dinamismo…

“Averne di calciatrici così…”, direte. Ma, con le dovute proporzioni, sarebbe opportuno trovare qualcuna che abbia tutte queste caratteristiche ed affidarle le chiavi di un reparto strategico che potrebbe far fare a tutta la squadra un bel salto di qualità.

Negli ultimi incontri della nazionale hanno trovato spazio in questo ruolo diverse calciatrici:

  • Martina Rosucci (fantasia e ottima propensione alla fase offensiva)
  • Cristiana Girelli (attaccante con buone caratteristiche nell’impostazione di gioco e alla finalizzazione)
  • Manuela Giugliano (potenza e facilità di calcio)
  • Aurora Galli (bravissima sia nella fase di costruzione che in quella di interdizione e dotata di ottime “geometrie”)

Ripeto, tutte ottime/eccellenti atlete che meritano ampiamente la maglia azzurra ma che non corrispondono in pieno a quell’identikit sopra illustrato… e allora?

Forse si tratta di aspettare ancora un po’, ma il profilo giusto l’abbiamo anche noi e corrisponde a quello dell’infortunata e “lungodegente” ALICE PARISI. Attenzione, parliamo di quella che abbiamo ammirato e apprezzato a lungo sia in nazionale che nelle squadre di club… quella “vera”.

Pietro Maruzzi
Pietro Maruzzi nasce a Palermo il 06/03/1954 ma fin dalla più tenera età si trasferisce e vive a Firenze per poi giungere nel 2009 ad Agrate Brianza (MB) dove tuttora risiede. Ha lavorato per più di 35 anni nel settore farmaceutico ricoprendo varie mansioni. Sportivo da sempre, si è cimentato in varie discipline ed attualmente prepara e segue, come tecnico di 1.o livello, giovanissime leve del tennistavolo. E’ stato nel mondo del calcio per tantissimo tempo, prima come atleta, facendo la trafila in tutte le categorie giovanili per poi concludere con attività amatoriali in varie società dilettantistiche della provincia fiorentina. Successivamente ha svolto per alcuni anni il ruolo di preparatore e coach di esordienti e giovanissimi per la società Laurenziana, sempre di Firenze. Dal 2014 segue con interesse, sempre maggiore, il calcio femminile nel nostro paese ed è certo che, in brevissimo tempo, ci sarà una “esplosione” vera e propria per seguito di simpatizzanti e media perché le donne praticano un calcio tecnicamente e tatticamente piacevolissimo unendolo a valori di etica sportiva non più riscontrabili, purtroppo, in campo maschile.