Claudio Marchisio ha rilasciato una bella intervista al Corriere della Sera in cui affronta il tema del calcio da una diversa angolazione. L’ex centrocampista bianconero sottolinea come l’omosessualità sia ancora un tabù nel mondo del calcio maschile. Fa il paragone con quello femminile, esaltando questo aspetto: “Sicuramente sono più emancipate, posso aiutarci a spezzare questo tabù“.

Un capitolo del suo prossimo libro, Il terzo tempo, è dedicato a questa tematica. “Non so se ho mai avuto compagni di squadra omosessuali. Se ci sono stati, non si sono mai sentiti liberi di dirlo pubblicamente né a me (cosa che conta poco) né al mondo.” La denuncia è anche sociale, Marchisio parla del calcio come di uno specchio che riflette gli stessi problemi che si possono trovare all’interno della società: razzismo, differenze di genere e discriminazioni.

L’analisi prosegue e l’ex numero 8 bianconero scrive di come le parole abbiano un peso, anche quando usate con leggerezza: “Ho però ben presente la disinvoltura con cui, specialmente da ragazzini, si usavano parole come “frocio” o “finocchio” per riderne, per sfotterci  a vicenda, per scherzare. Forse non pensavamo al significato di quello che dicevamo, o forse ci rassicurava il fatto di poterci sentire parte di un gruppo di uguali“. Non solo da ragazzini, aggiungo.

Il calcio femminile convive con queste discriminazioni da ormai diverso tempo. Qualche anno fa (era il 2015) l’ex presidente della Lega Nazionale Dilettanti Felice Belloli aveva esclamato: “Basta non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche.” Quando frasi del genere escono dalla bocca di chi dovrebbe combattere per far sì che la discriminazione venga meno, si capisce bene quanto sia il lavoro da dover fare (e in parte già fatto).

Parlando del tema all’interno del calcio femminile, Marchisio aggiunge come le calciatrici siano sicuramente più emancipate rispetto agli uomini: “Possono aiutarci a spezzare un tabù“. Solo pochi giorni fa Carolina Morace, monumento del calcio femminile italiano, ha fatto coming out. Andando indietro di qualche mese invece troviamo le dichiarazioni di Elena Linari, attualmente al Bordeaux e parte della rosa azzurra negli ultimi Mondiali di Francia. Andrebbe affrontata per com’è realmente: un fatto del tutto naturale.

Credit Photo: Pagina Facebook Claudio Marchisio

Sara Ghisoni
Nasce a Fiorenzuola d’Arda il 1 marzo del 1995. Appassionata del mondo Juve dalla nascita, solo recentemente si è avvicinata all’universo del calcio femminile ma ne è rimasta folgorata. Crede fermamente che sia una realtà ancora poco conosciuta in Italia, ma in rapidissima espansione, ed è entusiasta di far parte del progetto che sta permettendo questa crescita. È laureata in Storia ed è ora impegnata in una magistrale in Scienze Storiche.