Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Una icona internazionale, quasi mitologica, dalla straordinaria e variegata carriera; carisma e talento unici che lo rendono ancora oggi uno degli esponenti più influenti del calcio mondiale contemporaneo. Basta il nome per capire di chi si sta parlando: lui è Cristiano Ronaldo.

Quando si prende in considerazione una figura di questo calibro, è difficile che si parli di “spodestamento”, e se invece lo si cominciasse a pensare, magari con uno sguardo al femminile?
Si, è forse la dura legge del tempo quella che più permetterebbe di parlare di un movimento del genere, ma quanto sarebbe bello se non la si aspettasse e si cominciassero a mettere sul bancone tutte quelle potenziali e vincenti carte in tavola che rendono il calcio gonfio d’orgoglio, per capacità, per atteggiamento, per mosse irripetibili, dribbling avanzati, record, titoli ed una generale presenza fortemente legittima nella lista dei pilastri di questo sport meraviglioso?

Dall’Arabia Saudita, quindi, ecco che si va in Spagna: un volo interminabile che accosta il grande calciatore dell’Al-Nassr ad Aitana Bonmatí. Campionessa in campo e nella vita (la creazione di diverse fondazioni ne è l’esempio), Bonmatí ha appena collezionato il suo secondo Pallone D’oro (ottobre 2024), divenendo, inoltre, titolare del prestigioso premio Laureus Sportswoman of the Year. Le doti della centrocampista? Beh, sono oggettivamente di grande spessore: oltre ad una invidiabile versatilità che la porta a spostarsi sul rettangolo verde senza alcuna particolare preoccupazione, il fiuto del goal ed un tocco, il suo, sul quale ogni pallone sembra sempre trovare un senso.
All’attivo Aitana presenta ben 186 goal in maglia Barcellona e 72 in nazionale maggiore! Il suo destro, ormai conosciutissimo, potrà solo che arricchire ancora di più, nel futuro più imminente, il bagaglio anche culturale di un intero movimento che sogna insieme a lei.

Ed a proposito di sogni, c’è lei, Alexia Putellas…Un nome, una garanzia! La due volte Pallone D’oro è stata nominata giocatrice dell’anno per ben due anni consecutivi, figurando tra le pedine del calcio mondiale (ed a proposito di mondiale, l’ha anche vinto nel 2023 con le compagne della Nazionale spagnola) protagoniste della storia del femminile, anche per via della sua alta dote tecnica, facilmente riconoscibile nelle qualsivoglia giocate in campo.
Una cosa è certa, Putellas è proprio come Ronaldo, una di quelle che, quando si parla di “football”, si fa fatica a non avere sulla punta della lingua.

Accostata di recente al grande giocatore anche Alisha Lehmann: la new entry della Juventus Women che vanta milioni di follower sui social proprio come il portoghese e che in Italia è ormai conosciuta per il suo dolcissimo “ciao bianconeri”, è considerata il “colpaccio alla CR7”, colei che spesso replica anche l’esultanza dello stesso dopo un goal. La Svizzera ha, inoltre, ereditato proprio il numero di casacca del bomber, ulteriore caratteristica che la inserisce nella bacheca delle giocatrici di grande caratura ed allo stesso tempo aspettativa.

Restano tante, però, le punte nell’occhio del ciclone: dalle già sopra citate ad Alex Morgan, da Megan Rapinoe ad Ada Hegerberg, dalla formidabile Marta a Samantha Kerr, e per quel tocco tricolore in più, Cristiana Girelli, Barbara Bonansea (la quale sognava proprio di poter calcare palcoscenici come quelli calcati dal calciatore) e tante altre. Chissà, però, se un giorno tantissime altre note del panorama sportivo italiano potranno arrivare ad ottenere la stessa risonanza di un gigante come il protagonista dell’articolo, questo non solo per una soddisfazione individuale ma anche per meritocrazia, non dimenticando tutto il “dietro le quinte” d’impegno che spesso e volentieri non si vede ma è presente nella vita di tutte.
Sicuro è che ciascuna di loro (Ronaldo o meno) ha contribuito e sta contribuendo a scrivere una pagina di storia che rimarrà per sempre negli annali.

2 COMMENTI

  1. Errore: la fondazione Eleven è creata della mitica Alexia Putellas, non Aitana Bonmatí, che pure ha le sue associazioni e scuole calcio, ma non Eleven, che è appunto il numero di maglia di Alexia.

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