Cari lettori, natale è passato ma i desideri e le speranze restano vive.
Nell’augurarvi buone feste metteremo in luce il regalo che al calcio femminile serve per una crescita costante e duratura.
Sembra scontato come desiderio, ma dal 2019 ad oggi i passi fatti per l’accrescere il calcio femminile sono stati tanti e pesanti, la domanda che sorge spontanea è: è stato veramente fatto tutto?

La risposta la si può trovare guardando il medio-lungo periodo da quando le grandi società sono entrate a far parte di questo mondo. E’ stato fatto tanto, tantissimo, da parte di quest’ultime, ma non abbastanza.
Mi spiego, le società stanno lavorando sodo per garantire alle atlete crescita fisica e mentale, la federazione sta investendo molto per garantire lo svolgimento dei campionati e la nazionale sta crescendo, allora cosa manca?

Manca, per scelta o quasi, l’interesse delle maggiori testate giornalistiche e le tv. E’ vero che da quest’anno una partita su sei è in chiaro su La7, ma il problema è proprio questo. Una partita su sei, significa limitare la potenza di attrazione verso questo mondo, perché un tifoso Juventino non guarderà mai una gara dove non c’è la Juve in campo ed un non tifoso non si metterà a guardare una partita se i commentatori passano minuti senza parlare oppure sbagliando completamente nomi o storie. Inoltre, la stessa Tv potrebbe decidere di abbandonare il progetto se non ha risultati convincenti.
E’ un domino che se dovesse partire bloccherebbe ancor di più la crescita, vanificando tutti gli sforzi fatti in questi anni.

Non solo La7 al servizio del calcio femminile, anche Eleven Sport che gratuitamente trasmette le gare di Serie B, attualmente molto più combattuta ma meno valorizzata. Ovviamente, il lavoro di queste aziende è importante, ma se si vuole veramente parlare di crescita mediatica non bastano. Come non bastano le attuali strutture di alcune realtà calcistiche.

Non è noto infatti la difficoltà organizzativa in collaborazione con le società maschili, anch’esse in corsa nei campionati cadetti che sfruttano ed hanno bisogno delle stesse strutture. Questo problema emerge soprattutto nella Serie B, dove piccole realtà giocano in campi estremamente sfruttati e spesso in condizioni pietose.

Dunque caro Babbo Natale e cara Befana il mio desiderio è questo, maggior impegno da parte di tutti noi giornalisti, fotografi, Tv e più investimenti da parte della federazione per garantire a tutte le squadre, maschili e femminili, di poter vivere e giocare in contesti ottimali.