”Quando in qua’ le donne giocano a calcio”, ”Le regole parlano chiaro, lei in quanto donna non può stare al tavolo con loro” – oppure – ”la divisa puoi metterla per sederti in tribuna”.

Queste sono alcune delle frasi che ieri sera durante la cena, Aurora dei The Jackal, si è sentita rivolgere dal direttore generale Gian Luca Pecchini della Nazionale cantanti, che stasera svolgerà la consueta partita del cuore all’Allianz Stadium di Torino.
Ciro, il collega dell’attrice, ha subito preso in mano il telefono per riprendere Aurora in lacrime dopo essere stata denigrata e allontanata in quanto donna.

Successivamente i due hanno spiegato il fatto, sempre sui social. Aurora ha raccontato ogni particolare di quel momento con Ciro in sostegno a ricordare il nome e cognome di chi le aveva rivolto quelle parole, sopra elencate, a dir poco scandalose.

In pochi minuti il video ha fatto il giro del Web movimentando le acque e creando la bufera intorno a quella che dovrebbe essere la serata di beneficienza organizzata dalla Nazionale cantanti che da oltre 40 anni devolve l’incasso ad associazioni e ospedali.

Ma qui la beneficenza non c’entra più in quanto in una serata di festa i pionieri del bene hanno fatto vedere la seconda faccia della moneta, o meglio uno, quella oscura. Aurora, dopo essersi seduta di fianco al suo amico e collega Ciro, è stata avvicinata per poi essere allontanata dal tavolo per via del suo sesso, che secondo le loro regole le donne non possono stare al tavolo con gli uomini e non possono nemmeno giocare in campo.

Inizialmente Aurora aveva capito che, in quanto giocatrice dei Campioni della ricerca (la squadra avversaria), non poteva stare al tavolo con la nazionale cantanti, ma quella sua svista non le aveva fatto intendere che quella richiesta che gli era stata rivolta era una vera e propria discriminazione, finalizzata con la frase che le ha fatto più male ”Le donne possono stare qui”, come se fosse un animale o una cosa che in quel posto avrebbe potuto creare disagio.

La redazione di Calcio Femminile Italiano esprime vicinanza e solidarietà ad Aurora condannando in maniera inequivocabile l’autore delle frasi discriminatorie nei confronti, non solo di Aurora, ma di tutte le donne.