Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Juventus Women ha modificato molte sue sfaccettature, se confrontata con quella della scorsa stagione. Allenatore, calciatrici, gioco e tattiche sono cambiate, ma alcune calciatrici che hanno raggiunto il gruppo attuale non erano del tutto “nuove” all’ambiente bianconero. Tra quelle giocatrici che hanno sfiorato la Juventus e che poi, sono dovute partire per crescere altrove, c’è la classe 2005 Eva Schatzer, che veste la maglia numero 6.

Giovane, quasi una bambina all’anagrafe, eppure già matura e somigliante a una calciatrice navigata calcisticamente. Eva Schatzer è tornata alla Juventus Women dopo un anno trascorso alla Sampdoria: tra le blucerchiate ha imparato molto e, da ragazzina che deve conoscersi e trovare i propri punti di forza, è diventata “grande” sul terreno di gioco. Regista, centrocampista offensiva, centrocampista difensiva, ovunque venga schierata dà sempre il tutto e per tutto, e fa bene, persino quando la prestazione delle compagne è sottotono.

La classe 2005 ha debuttato con la Prima squadra bianconera nell’ultima amichevole pre-campionato contro la Freedom, al termine della quale ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da calciatrice bianconera, con la voce che le tremava. Tutta la tenerezza che traspariva da quella voce un po’ spaventata è stata prontamente messa da parte dalla grinta che mostra invece in campo, dove tallona le avversarie, protegge il pallone e lo imbuca per le compagne in posizione più avanzata. Con il suo goal contro il Como, uno strepitoso mancino a giro andato a insaccarsi sul secondo palo, ha trovato la sua seconda rete con la maglia della Juventus e quella che ha chiuso i conti.

950 i minuti giocati, 2 i goal e altrettanti gli assist in 10 presenze. E il campionato è ancora all’inizio, così come la sua carriera.

Ilaria Cocino
Appassionarmi allo sport è stato semplice: qualche gol degli Azzurri al Mondiale 2006, qualche punto spettacolare di dritto, qualche schiacciata nel campo avversario, qualche canestro impossibile. Sono un'aspirante giornalista sportiva che segue con passione il movimento calcistico al femminile da ormai qualche anno e tenta, attraverso il suo piccolo contributo, di trasformarlo nella quotidianità di chi legge e di renderlo qualcosa di più di una semplice meteora: il potere delle parole è inestimabile, e spenderle per queste ragazze è un privilegio immenso e una grande responsabilità.