Nel big match tra Chelsea e Arsenal terminata sullo 0-0 , tra polemiche e contestazioni per le decisioni arbitrali, vi è la corsa per il titolo: questo risultato potrebbe incidere per il finale del campionato Inglese.

E senza ombra di dubbio la partita, per il momento, più discussa per il rigore non dato al Chelsea al 94’ per un fallo di mano di Leah Williamson su cross di Niamh Charles:  non è stato dato per errore o cos’ altro?.

Volendo mettere altra carne al fuoco, ad tempa fin troppo infuocato, dal nostro punto di vista è stato un rigore “netto” ha detto l’allenatrice del Chelsea Emma Hayes dopo la partita. “Per lo stadio intero sembrava che lo fosse, anche per la panchina dell’Arsenal probabilmente lo era”.

Rebecca Welch, ha aggiunto: “Hai visto il braccio?  guardando Leah Williamson e le ha chiesto ‘L’hai toccata con la mano?’ e lei ha detto ‘Certo che non l’ho toccata (con la mano)!”, ha detto Hayes. “Sembra ridicolo, un’arbitra che fa a una giocatrice quella domanda. La miglior arbitra del campionato ha sbagliato la decisione più importante stasera,  ha aggiunto:  lo sanno tutti che era un rigore e non c’è bisogno che io dica niente. Succede e con quello se la sono cavata. A parte questo, la partita sarebbe potuta andare in entrambe le direzioni”.

Il fallo di mano di Williamson è stato l’episodio su cui si è concentrato maggiormente il post partita di Sky Sports. L’ex calciatrice di Arsenal e Chelsea Karen Carney ha sottolineato quanto possa essere difficile in un momento come quello, al 94’, prendere una decisione su un episodio così importante.

“È una decisione enorme. Mi chiedo cosa stesse passando per la mente dell’arbitro e se stava pensando ‘è il 94’, non sono del tutto sicura e questo è un momento importante della partita. Lo do o non lo do?’ È un rigore netto” ha detto Carney. “La domanda è se [l’arbitra] può vederlo dalla sua angolazione, ma Leah Williamson salta come una stella [tenendo le braccia larghe]. In primo luogo, perché dovresti metterti in quella posizione? L’arbitra potrebbe non esserne sicura. È un errore enorme”.

Gli opinionisti del post-partita e, durante il programma di Sky Sports Ref Watch, l’ex arbitro di Premier League Dermot Gallagher hanno sottolineato come, nonostante fosse ben posizionata, Welch probabilmente sia stata tratta in inganno proprio dal posizionamento del corpo di Williamson, che le copre la visuale del braccio con cui la giocatrice dell’Arsenal tocca il pallone.

La guardalinee non ha potuto aiutare la direttrice di gara nel prendere la sua decisione perché si trovava dal lato opposto rispetto alla posizione di Williamson e potrebbe aver avuto la visuale coperta dalle tante giocatrici che affollavano l’area delle Gunners. “Penso che Williamson l’abbia fatta franca” ha detto il commentatore e opinionista Andy Hinchcliffe. “Sa che le ha colpito il braccio”.

Anche l’ex calciatrice Sue Smith è convinta che la numero 6 delle Gunners sia consapevole di averla toccata col braccio e di aver rischiato di regalare un rigore che sarebbe stato pesantissimo. “A volte devi guardare la reazione della giocatrice ha detto Smith. “Si vedeva subito dalla reazione di Leah che era un rigore”.

L’episodio del rigore di Williamson ha riacceso il dibattito sulla necessità del VAR nella WSL. Durante l’ultimo episodio di Ref Watch, Smith ha spiegato che in questo momento il calcio femminile inglese non è pronto per la sua introduzione. “Sarebbe fantastico se potessimo averlo nella WSL, ma penso che dal punto di vista finanziario, sfortunatamente, il calcio femminile non sia ancora a quel punto” ha detto l’ex calciatrice. “Penso che la prima cosa da fare sia avere arbitre o arbitri nel calcio femminile come professionisti a tempo pieno. penso che questo sia il prossimo passo e penso che, una volta che succede questo, potremo iniziare a parlare del VAR”.

Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.