Non c’è ombra di dubbio che la Regione più importante per il calcio femminile sia, sotto tutti i punti di vista, la Lombardia. Questo non solo quando si parla di Serie A e B, ma anche quando si ha a che fare con quei campionati dilettantistici che sono poi il vero motore di tutto il movimento. D’altra parte la Lombardia è nettamente al primo posto sia per quantità che per qualità.
Tra pochi giorni, il 15 marzo, si terrà l’Assemblea Elettiva che decreterà il nuovo Consiglio del Comitato Regionale Lombardia e, come candidato Responsabile del calcio femminile nella Lista Sergio Pedrazzini Presidente, ci sarà ancora Luciano Gandini, il numero uno del calcio in rosa lombardo dal 2014.
Chi con il calcio femminile ha a che fare addirittura dal 1968, conosce bene sia le problematiche che i punti di forza che ci possono essere in una regione vasta come quella lombarda: “Siamo felici del percorso che abbiamo fatto, ma tanta strada rimane ancora da percorrere. I numeri in Lombardia sono estremamente positivi, basti pensare che di Eccellenza riusciamo ad avere un girone a 16 squadre, in Promozione 25 squadre suddivise in due gironi e 25 squadre di Juniores under 19 sempre suddivise in due gironi, quando la maggior parte delle regioni fatica a farne uno”. Ma se la grandezza del territorio aiuta nella quantità, la Lombardia va forte, va fortissimo anche nella qualità: “Abbiamo tante squadre competitive: ogni anno in Serie C va una sola squadra per Regione – prosegue Gandini -, ma almeno le prime 4 o 5 della nostra Eccellenza potrebbero fare un ottimo campionato anche di Serie C”.
Il dominio lombardo è certificato anche dal livello raggiunto fuori dalla Regione come sottolinea lo stesso Gandini: “Nel 2023 al Torneo delle Regioni abbiamo ottenuto la ‘stella’ per la decima vittoria, mentre l’anno dopo abbiamo vinto per l’undicesima volta: siamo nettamente la Regione con più titoli”.
Dalla Lombardia partono le idee e anche in questo Gandini è chiaro: “Quello su cui puntiamo è che le Under 17 e le Under 15 dilettantistiche possano lottare anche per il titolo italiano e non solo per quello regionale, come già succede per i maschi dove squadre lombarde come Aldini o Enotria hanno fatto incetta di titoli. Così come si fa per la Coppa Eccellenza dove poi vai avanti per il titolo italiano che la lombardia detiene da due anni di fila grazie alle vittorie di Monterosso e Lesmo”.
L’Assemblea Elettiva è alle porte e a votare in questa tornata per il Responsabile del calcio femminile potranno essere anche tutte le squadre che hanno sia il settore maschile che quello femminile, portando così le aventi diritto da 13 a 42. L’iniziativa è stata proposta anche da Gandini e lo stesso Sergio Pedrazzini ha poi partecipato ai lavori a Roma che hanno previsto questo allargamento.
Il candidato Presidente Sergio Pedrazzini, vincitore delle Elezioni nel 2023 e nel 2024, è chiaro: “Il calcio femminile rappresenta un movimento di grande importanza per la Regione. Nel nostro programma elettorale abbiamo dato spazio all’istituzione di una funzione, con delega del presidente, per lo sviluppo delle attività del femminile così come per Calcio a 5, Calcio Special e E-Sport. Questa funzione sarà composta, oltre al Responsabile del calcio femminile, anche dal Responsabile di Calcio a 5, dal Coordinatore Regionale SGS, dal Responsabile Regionale FIGC per il calcio paralimpico sperimentale e da un esperto di E-Sport individuato con il dipartimento LND. In seguito attiveremo delle consulte specifiche di categoria con tutte le società interessate”.
Di cose negli anni ne sono state fatte, ma il cammino è ancora lungo e deve poter continuare: “Aver portato a 42 le società votanti ed essere stati promotori di questa novità a livello nazionale è una conquista che parte anche dalla Lombardia, ma ci sono tanti altri obiettivi da raggiungere. Per farlo non può esserci persona migliore di Luciano Gandini che del calcio femminile ha visto e vissuto tutte le evoluzioni”.