Attesa. A qualcuno piace, altri invece la detestano perché mette ansia. Per alcuni è addirittura è piacere in se stesso. In questo caso, per il Chelsea Ladies Football Club, è stata un momento di aspettativa, durato un anno, per potersi prendere la rivincita ai danni di quell’Arsenal Women Football Club, che 365 giorni prima lo aveva fatto piangere sullo stesso palcoscenico. In maniera quasi poetica si è chiuso un cerchio, si è passati dalla pennellata decisiva della Carter a quella, altrettanto letale, della Kirby, che sul 2-1 chiude definitivamente i conti segnando un gol simile, seppur di sinistro. Stavolta ad esultare è il Chelsea Ladies Football Club, che mette in bacheca la seconda Women’s FA Cup della sua storia (l’ultima era arrivata nel 2015, vittoria per 1-0 in finale contro il Notts County). Nonostante tutto, alla vigilia, per entrambe le squadre questa era un’occasione di rivalsa, una chance per riprendersi dopo delle sconfitte. Infatti se il Chelsea veniva da una cocente eliminazione in UEFA Women’s Champions League per mano del Wolfsburg, dall’altra parte non sorrideva neppure l’Arsenal, reduce dal KO arrivato a Birmingham. Un piccolo segnale di allarme, dove non solo era caduta la striscia di imbattibilità ma era venuta meno anche la solidità del reparto arretrato, poiché quella stessa difesa che aveva subito solo 5 reti da Ottobre ne aveva concesse quattro in novanta minuti.

Il premio di MVP va sicuramente a Ramona Bachmann, che ha il merito di prendersi la scena con una doppietta per palati fini. Dopo aver scaldato i motori nel primo tempo con la “ruleta” (più tunnel) ai danni della Mitchell, è nella ripresa che va in scena il suo show. Il corpo della scaletta sono due gol, uno più bello dell’altro, uno spot per il calcio femminile.
Il primo arriva al minuto numero quarantotto, quando la numero 23 chiude un triangolo con Kirby e piazza il pallone nell’unico varco presente sul primo palo, tra la manona di Sari Van Veenendaal e l’incrocio dei pali. Ma, come cantava Ligabue, il meglio deve ancora venire. Infatti è in occasione del raddoppio che la giocatrice svizzera strappa gli applausi di tutti gli amanti del calcio.
L’azione parte dalla sinistra, la povera vittima è sempre la Mitchell, la quale viene puntata e puntualmente saltata con un elegante “paso doble”. Una finta tanto comune quanto efficace, che permette alla Bachmann di prendere la mira e piazzare il pallone sul secondo palo, ricordando in parte la dinamica dei classici gol alla “Del Piero”.
Il recital, però, non è ancora finito, infatti nella chiusura c’è l’assist in occasione del 3-1 siglato da Kirby, che mette in ghiaccio la sfida con un altro sinistro a giro, cancellando sia l’incubo rimonta e mostrando il motivo per cui è stata premiata come giocatrice dell’anno. Giocatrice decisiva, dal peso specifico non indifferente. Il suo sigillo non è casuale, ma arriva in un momento ben specifico. Esattamente al 76esimo, quando al Chelsea rischia di venire il braccino di fronte alla rete della speranza siglata dall’Arsenal con il tap-in della Miedema (fresca vincitrice dell’Europeo 2017 con l’Olanda). Una risposta forte, immediata ed efficace. Da grande campionessa, da chi quella sconfitta dell’anno precedente se la vuole lasciare alle spalle per scrivere un altro, avvincente, capitolo nel librone della Women’s FA Cup.

Al triplice fischio, quella bozza scritta dalle Blues passa l’ultima revisione e diventa finalmente ufficiale. Il Chelsea trionfa di nuovo, a tre anni dal primo trionfo. Ad alzare il trofeo è Katie Chapman, un abituee o quasi della competizione. Per lei, ormai, si può parlare quasi di una formalità, visto che è per la decima volta che esce vincitrice da una finale di FA Cup. Per il resto spazio ai festeggiamenti, stavolta il cielo è “Blue” sopra Wembley e non solo perché è una splendida giornata primaverile.


IL TABELLINO della finale SSE Women’s FA Cup
Arsenal Women Football Club – Chelsea Ladies Football Club 1-3

Goals (2-0, 2-1, 3-1)
48’ Bachmann (C), 60’ Bachmann (C), 73’ Miedema (A), 76’ Kirby (C).

Chelsea Ladies Football Club: Lindahl, Bright, Mjelde, Eriksson, Andersson (70’ Thorisdottir), Blundell, Ji So-Yun, Chapman, Spence (74’ Cuthbert), Kirby, Bachmann (85’ Aluko). A disp. Telford, Flaherty. All. Hayes.

Arsenal Women Football Club: Van Veenendaal, Evans (84’ Carter), Williamson, Quinn, Mitchell (84’ McCabe), Janssen (63’ O’Reilly), Van de Donk, Little, Mead, Nobbs, Miedema. A disp. Moorhouse, Samuelsson. All. Montemurro.

ARBITRO: Lindsey Robinson.

Spettatori: 45.423

Marco Pantaleo
Classe ’94. Grande appassionato del calcio femminile, si occupa principalmente del settore internazionale. Dalle competizioni UEFA a quelle FIFA, passando per Algarve e Cyprus Cup. Dovunque rotola un pallone, c’è sempre una storia affascinante da raccontare. Aspirante giornalista, il sogno del cassetto è quello di diventare un telecronista, per poter accompagnare le grandi imprese (calcistiche e non) con la mia voce.