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Si prosegue, ancora una volta, insieme. Barbara Bonansea continuerà a vestire la maglia della Juventus Women: è scattata infatti l’opzione di rinnovo che prolunga il suo contratto fino al 30 giugno 2027.

Un legame che, stagione dopo stagione, continua a rinnovarsi con la stessa passione del primo giorno. Da più di otto anni Barbara rappresenta una presenza costante, un punto di riferimento tecnico e umano per la squadra: con la sua esperienza, la sua determinazione e la sua capacità di incidere nei momenti che contano, è diventata parte integrante dell’identità del Club. La sua storia in bianconero è fatta di momenti simbolici – come la storica prima, di 94 poi realizzate dalla numero 11, rete ufficiale della Juventus Women nel settembre 2017 – di tantissimi successi – 6 campionati italiani, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane e la più recente Serie A Women’s Cup – e di 224 presenze che la posizionano al terzo posto delle giocatrici che più volte hanno vestito la maglia bianconera nella storia. E non finisce qui, c’è ancora strada da percorrere e traguardi da raggiungere. Fino al 2027.

Una colonna di questa squadra, una leader che si è espressa così sul prosieguo della sua storia in bianconero: «Come in tutte le cose che durano per tanto tempo, prendi sempre più familiarità. Il sogno, dopo averlo realizzato, l’ho vissuto e sto continuando a viverlo. Ti senti parte di qualcosa di grande, mi sento cresciuta insieme alla Juventus, assieme alle compagne che sono qui come me dal primo giorno e a tutte quelle che ho conosciuto in questi anni, così come tutti i coach che ho avuto. Tutti mi hanno dato qualcosa e io spero di aver dato del mio a loro. Sinceramente mi sento a casa quando vengo qua e non è per niente scontato, come non lo è essere sempre felice di venire ad allenarmi. Potrebbe risultare monotono agli occhi di qualcuno invece per me è sempre lo stimolo più grande arrivare qua e dare il massimo in allenamento».

Un consiglio alla Barbara del 2017: «Sono una persona che vive molto alla giornata, nel bene o nel male tendo a far scivolare quello che capita rapidamente concentrandomi subito su ciò che devo fare. Quindi se dovessi dare un consiglio alla Barbara che è arrivata qui alla Juventus otto anni fa, le direi di assaporare un po’ di più tutto ciò che le succederà. Probabilmente mi sarebbe piaciuto godermi maggiormente tutto quello che ho vissuto – e ho vissuto tantissimo – qui».

L’insegnamento più grande della Juventus: «Il primo che mi è venuto in mente è quello di non mollare mai. È indubbiamente un concetto ripetuto nello sport in generale, però in realtà qui la continua ricerca della vittoria, che è insita nell’identità di questo Club, ti carica di una pressione positiva che ti permette di non dare mai nulla per perso. Questo l’ho proprio imparato qui, negli anni precedenti ma anche adesso è abbastanza attuale viste le ultime due vittorie. Non c’è un posto migliore di questo che ti insegna così tanto a crederci sempre, che ti trasmette questa mentalità di andare al massimo fino a che non è realmente finita».

La nuova stagione: «Stiamo vivendo un periodo particolare perché c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare: abbiamo cambiato alcune modalità di stare in campo, di gestire il pallone e le situazioni che si creano all’interno di un incontro. Io non penso sia un momento negativo per noi, anzi. Dobbiamo solamente trovare la chiave per finalizzare tutto il lavoro che facciamo. Magari ci serve maggiore cattiveria, prendere tutte, con coraggio, qualche iniziativa personale in più. Lo dico per me e per tutte le mie compagne perché sono spettatrice diretta di tutto il talento, di tutto il potenziale che hanno da far emergere. Sono convinta che siamo sulla buona strada, si tratta solo di oliare il meccanismo per poi esprimere le nostre capacità».