Una performance di livello compiuta da una Juventus senza freni: è forse quella andata in scena questo mercoledì in campo casalingo contro il Lione?
Ebbene. La UWCL ha ospitato una gara formidabile contro due compagini che hanno giocato con cuore e grinta fino all’ultimo secondo, offrendo agli spettatori (presenti in loco e non solo) uno spettacolo degno dei migliori artisti di scena. In questo caso non si tratta di teatro, né di cinematografia, ma la chiusura del sipario, per la squadra di casa, è stata complicata: quest’ultima, infatti, dopo aver chiuso una prima fase di assoluto dominio sfociato in un tris, ha proseguito col pensiero di avere davanti una avversaria da sempre ostica ed imprevedibile; l’imprevedibilità citata è, divenuta, poi realtà concreta con la risposta accorcia distanze delle francesi, che ha dichiarato la definitiva parità.
Nonostante il finale, a regnare all’interno dello spogliatoio juventino è un mix di orgoglio e rammarico, spiegato poco dopo il big match dal tecnico Massimiliano Canzi: «Abbiamo fatto una partita e una prestazione al limite della perfezione, contro un avversario straordinario. La sequenza dei gol ci lascia l’amaro in bocca, ma mai sarei stato più soddisfatto di un 3-3 come in questo caso; altre volte sarei stato avvelenato, oggi spiace perché l’inerzia era dalla nostra parte, ma sapevamo quale fosse il valore dell’OL Lyonnes.
Abbiamo affrontato una squadra che arrivava da 17 vittorie in fila e questo pareggio ci aiuta anche con la differenza reti, visto che quando giochi contro giocatrici di questo livello il rischio è di subire tanti gol. Alla fine siamo comunque soddisfatti perché ieri sarebbe stato difficile immaginare di conquistare un punto. Sono orgoglioso della prestazione, alcune ragazze avevano le lacrime per la rabbia per come è maturato questo pareggio, ma sono davvero felice e stasera ancora più fiero della rosa che ho a disposizione, di calciatrici che hanno giocato alla pari una sfida di altissimo livello».
Lo stesso profilo è poi andato sullo specifico riguardo gli schieramenti tattici, dichiarando presso lo sala stampa: «Come dimostra anche questa gara, nessuna giocatrice è messa da parte; tutte sono importanti e possono darci una mano. Tatiana Pinto è una giocatrice che abbiamo scelto proprio sapevamo che aveva anche grandi doti caratteriali, vive per la squadra, ha un’esperienza immensa e poteva darci una mano in ogni contesto – anche contro avversarie di assoluto livello».
A chiudere la parentesi commenti proprio la realizzatrice del terzo goal a favore, compagna di tabellino della giornata di Beccari e Cambiaghi: «Non pensa che la squadra ha giocato male nel secondo tempo – ha riferito Pinto -; sapevamo che l’OL Lyonnes avrebbe fatto di tutto, sono una delle squadre migliori al mondo e stavano perdendo 3-0. Sapevamo che avremmo sofferto, ma resto convinta che avremmo meritato di conquistare i tre punti. Sono triste per la conclusione della gara, ma sono orgogliosa del lavoro fatto in campo. Con il mister abbiamo lavorato per essere compatte in difesa, di chiudere insieme ogni spazio e di sfruttare le transizioni, come abbiamo fatto nel primo tempo».






