Una carica pazzesca, la “storia di un grande amore” che va avanti con orgoglio. Si, perché a renderle omaggio c’è il trionfo odierno conquistato dalla formazione bianconera, scesa in campo contro l’Inter per giocare la finalissima della Women’s Cup, format internazionale in collaborazione con la nota Mercury 13. All’Arena civica di Milano un’altra scommessa vinta dalla stessa, confermata ad occhi chiusi tra le squadre più competitive del panorama calcistico femminile italiano.
Sono due i minuti preziosissimi in aggiunta alla prima fase di gara, segnata dai vari tentativi dell’attacco bianconero: prima la super rovesciata di Girelli su spunto di Cambiaghi (evidente la bellissima intesa tra le due), poi la traversa della stessa casacca 10 ed il palo di Kullberg nel tentativo di sviluppare beatamente un corner.
Tutto cambia nel pre pausa, quando è Godo a portare in vantaggio l’insieme. L’epilogo ufficiale arriva, però, durante i 45’ successivi e molteplici cooling break, quando è l’avversaria ha ad accorciare non evitando, però, l’instancabile pressing juventino che sfocerà nel 2-1 definitivo.
Una nuova pagina per Canzi e società tutta che, campionato ancora non iniziato, sta già prendendo forma con scritture di livello che fanno ben sperare in un percorso ancora più intenso e ricco di soddisfazioni. Un bellissimo déjà vu tutto da vivere che ora riporta a tutti quei traguardi conquistati durante l’ultima annata con sudore, sacrificio, dedizione e capacità di rialzarsi anche negli istanti di difficoltà, per i quali non è mai mancata la passione e la coesione, veri anelli di congiunzione della squadra di Torino.






