Emilie Marie Aanes Woldvik, è una calciatrice Norvegese della Fiorentina Women che gioca da quest’anno a Firenze nel ruolo di difensore, classe 99 è tra le più promettenti ragazze che il nuovo tecnico viola, Pablo Piñones-Arce, ha nella sua rosa per questo nuovo inizio di stagione. La nostra redazione ha avuto il piacere di realizzare questa intervista in esclusiva per conoscere meglio la giocatrice.
Ti chiedo come hai trovato l’ambiente a Firenze, quali sensazioni hai avuto nel vedere il primo giorno il “Viola Park”, che cosa ti piace e ti è piaciuto di più di questa struttura, degli impianti, della organizzazione?
“Venire a Firenze per me è stato molto emozionante, non vedevo l’ora di incontrare tutte le altre ragazze. Già dal primo giorno aspettavo di vedere per bene le strutture e devo dire che sono incredibili, mi hanno colpita subito. Penso siano le migliori che abbia visto in tutta Europa. È facile in un ambiente così diventare una giocatrice migliore, è tutto davvero perfetto. Devi solo venire qui al mattino e non vedi l’ora di iniziare la giornata con le tue compagne, lo pensiamo davvero tutte. Tutto questo ha reso più semplice per me il passaggio dal mio paese ad uno così diverso e lontano da casa”.
L’ambiente e la squadra ti hanno aiutano ad inserirti? Con chi tra le ragazze hai legato di più e perché?
“Trovare molte giocatrici nordiche e addirittura altre due norvegesi mi ha aiutato molto. Cecilie Fiskerstrand mi aveva parlato bene del club e della città. Tutto è stato veramente all’altezza delle aspettative che mi ero creata dopo i loro racconti.
Tra tutte ovviamente devo iniziare da Cecilie (Fiskerstand) e Oda (Johansen) con cui avevo già giocato in passato a Lillestrom. Soprattutto Cecilie che, come ho detto, mi aveva parlato molto bene del club e mi aveva pure detto che se avessi voluto trasferirmi in Italia Firenze sarebbe stata il posto giusto. È una persona onesta, con cui posso confrontarmi sia nel bene che nel male. Il resto della squadra lo sto conoscendo pian piano, ma mi sto trovando davvero bene”.
Riesci nei ritagli di tempo a visitare anche Firenze, il cibo le tradizioni e trovi tante differenze rispetto alla tua città di provenienza?
“È molto diverso qui da casa mia: la città è incantevole, adoro andare in centro e anche solo sedermi in un caffè e guardare le persone che passano, vivendo ognuno la propria vita. Sto scoprendo un po’ tutto, per adesso ho avuto poco tempo dato che solo due mesi fa sono arrivata ed ero molto impegnata con il ritiro”.
Oltre al lato sportivo hai hobby e riesci a svilupparli anche in Italia?
“Ti dirò che principalmente spendo il mio tempo libero parlando con la mia famiglia e restando in contatto con loro. Adesso il tempo passato insieme non è molto, ma sto per avere ospiti per la prima volta e sono eccitata. Non vedo l’ora di portarli in città, mangiare gelato con loro e godermi il la loro presenza”.
Venendo al lato sportivo, come vedi il gruppo e la squadra per questo nuovo campionato? Come trovi il tuo stato fisico e quali sono i tuoi obbiettivi fino al 2027?
“Penso che abbiamo creato una buona squadra in questo campionato. Con un nuovo allenatore e tante nuove giocatrici, abbiamo dovuto anche adattarci ad un calcio diverso con interpreti diverse. Stiamo migliorando ogni giorno e posso assicurare che tra il mio primo giorno e oggi il nostro modo di giocare si è sviluppato tanto, siamo migliorate davvero tanto. Mi sento fiduciosa che potremo giocare ottime partite e portare a casa vittorie, siamo un top team e lo dimostreremo in campo. Non vedo davvero l’ora di iniziare il Campionato.
Personalmente voglio ovviamente “costringere” il Mister a schierarmi titolare tutte le partite, quindi darò il 100% in allenamento e in partita. Voglio poter contribuire al gioco di squadra con assist e gol ma anche in difesa, dando una mano dove serve”.
In chiusura nonostante la tua giovane età hai già debuttato in molte competizioni di importanza europea (con l’esordio in UEFA Women’s Champions League nel 2018) e Mondiale (nel 2014 nella Selezione U15 e la Nazionale maggiore in quest’anno in Svizzera per i Campionati Europei) come vedi lo sviluppo del calcio femminile in Italia, sia dal lato società che dal lato Nazionale azzurra?
“Innanzitutto devo dire che abbiamo perso con l’Italia agli Europei, quindi già questo è un segnale. L’Italia sta facendo passi avanti enormi in termini di sviluppo del calcio femminile. Basta venire qui al Viola Park e vedere di persona queste strutture, ci fa capire che ce ne saranno altrettanti nel futuro a venire. Per me questo è un luogo di lavoro ancora più professionale di quello da cui vengo in Norvegia. Vorrei che le giovani italiane sapessero quanto sono fortunate a poter vivere questa realtà. Devo dire però che qui ho visto ampie differenze: da una parte ci sono alcuni club che trascinano il movimento verso il progresso, che si sono sviluppate molto e hanno dato ottime giocatrici alla Nazionale, da quell’altra alcuni club che sono realtà un po’ indietro sotto molti aspetti. C’è ancora un grande gap tra i top team e le squadre di seconda fascia”.
Ringraziamo Emile, e la società Fiorentina Women, per la disponibilità e gentilezza a rispondere alla nostra “intervista in esclusiva”.






