Hannah Hampton, portiere classe 2000 del Chelsea e ormai titolare indiscussa della nazionale inglese dopo l’uscita di scena di Mary Earps, è stata una delle grandi protagoniste della cerimonia del Pallone d’Oro. L’estremo difensore di Birmingham ha infatti conquistato lo Yachine Trophy, riconoscimento assegnato alla miglior portiera della stagione.
Alle sue spalle si sono piazzate Ann-Katrin Berger, portiera tedesca che ha confermato ancora una volta la sua classe con interventi determinanti durante l’Europeo, e Cata Coll, protagonista del triplete con il Barcellona e medaglia d’argento con la Spagna. Quarta la nigeriana Chiamaka Nnadozie, vincitrice della Coppa d’Africa delle Nazioni, mentre al quinto posto c’è Daphne van Domselaar, autrice di parate memorabili che hanno regalato all’Arsenal una storica Champions League dopo 18 anni.
Nella stagione 2024/2025 Hampton ha vinto il triplete domestico con il Chelsea e ha contribuito al successo dell’Inghilterra agli Europei estivi, risultando determinante durante EURO 2025: dai quarti di finale contro la Svezia, alla semifinale contro l’Italia, fino alla finale vinta ai rigori contro la Spagna.
Per Hampton questo riconoscimento ha un valore ancora più profondo: nata con una forma di strabismo che le impedisce di percepire correttamente la profondità, non ha mai lasciato che questa difficoltà la allontanasse dal suo sogno.
Durante il discorso di accettazione, Hampton ha emozionato tutti con parole di sensibilizzazione, ricordando l’ex allenatore Matt Beard, scomparso pochi giorni prima: “Questo è un messaggio per dire che nessuno dovrebbe affrontare da solo momenti così bui. A volte i sorrisi più luminosi nascondono i dolori più pesanti” (“This is just a message to show that everyone should not have to go through these dark moments alone. Sometimes the brightest smiles in the room hide the heaviest pain”).
Hampton, decima nella classifica generale del Pallone d’Oro, ha dedicato parole anche alle altre candidate: “È un onore far parte di un gruppo incredibile, con portieri che rappresentano il futuro. Questo premio è frutto del duro lavoro quotidiano” (“It’s an honour to be a part of such an incredible group and inspiring keepers of the future generation and training so hard”).
Un premio dunque che rappresenta bene la crescita del calcio femminile, così come ha voluto sottolineare lei stessa: “Non è solo un mio traguardo, ma una vittoria per tutto il portierato femminile, finalmente riconosciuto. Questo premio arriva grazie alle grandi portiere che ci hanno preceduto”( “I don’t think it’s an achievement for me, I think it’s an achievement for women’s goalkeeping that the award is finally taking part. I stand on the shoulders of so many great goalkeepers of the past”).






