Aitana Bonmatí continua a scrivere la storia. La fuoriclasse del Barcellona ha conquistato il suo terzo Ballon d’Or consecutivo, impresa mai riuscita prima a una calciatrice. Dopo i trionfi del 2023 e del 2024, la centrocampista catalana ha ribadito la sua superiorità anche nel 2025, confermando l’egemonia blaugrana iniziata con Alexia Putellas nel 2021.

La stagione di Aitana è stata ricca di trionfi ma anche di sfide. Con il Barça ha firmato un altro “treble” nazionale, vincendo campionato, Coppa e Supercoppa, confermandosi leader assoluta di una squadra capace di dominare in patria. In Europa è arrivata fino alla finale di Champions League, persa per 1-0 contro l’Arsenal, ma le sue prestazioni sono state così decisive da valere comunque il titolo di miglior giocatrice del torneo. Con la nazionale spagnola ha vissuto momenti altrettanto intensi: ha segnato il gol decisivo nei supplementari della semifinale di Euro 2025, portando la Spagna per la prima volta in finale, persa poi contro l’Inghilterra. Malgrado l’amarezza, è stata premiata come MVP della competizione, a conferma della sua centralità anche in maglia Roja.

Sul palco del Théâtre du Châtelet, Bonmatí si è presentata emozionata e quasi incredula. «È la terza volta che sono qui, non so nemmeno cosa dire», ha ammesso. Poi ha voluto sottolineare l’altissimo livello delle rivali: «Il premio avrebbe potuto andare a molte di voi. Se potessi lo condividerei, perché tutte avete giocato a un livello straordinario». Ha ringraziato il Barcellona, club che la accompagna da quattordici anni, la famiglia e le compagne, ribadendo che nessun traguardo si raggiunge da soli. Il momento più toccante è arrivato quando il premio le è stato consegnato da Andrés Iniesta, uno dei suoi idoli insieme a Xavi. «Riceverlo dalle sue mani lo rende ancora più speciale», ha confessato.

Il podio di questa edizione ha visto la compagna di nazionale ed ex blaugrana Mariona Caldentey al secondo posto e l’attaccante dell’Arsenal Alessia Russo al terzo. Alexia Putellas si è piazzata quarta, seguita da una folta rappresentanza di giocatrici del Barça, segno dell’enorme peso del club catalano anche nei voti individuali. Patri Guijarro ha chiuso sesta, Ewa Pajor ottava, mentre Pina e Graham Hansen si sono inserite rispettivamente all’undicesimo e tredicesimo posto.

Il Ballon d’Or 2025, quindi, non è solo l’ennesimo riconoscimento personale a Bonmatí, ma anche la conferma di un ciclo storico del Barcellona, che da cinque anni domina il calcio femminile mondiale. Aitana, però, non si sente sazia. «Nonostante tutto ci sono ancora cose da conquistare», ha dichiarato. Il messaggio è chiaro: le finali perse bruciano, ma diventano benzina per il futuro.