Cristiana Girelli, attaccante della Juventus e della Nazionale, ha parlato in  diretta Facebook:

“In Nazionale maggiore ho esordito nel 2013. Sono quasi a quota 80 presenze. I gol segnati? Tanti, ho una media alta in Nazionale. Ho superato i 40 gol. I primi anni non giocavo 90 minuti ma segnavo quando entravo”.

“Come vivo questa situazione? Devo ammettere che sono molto tranquilla. A volte mi sveglio con un po’ più di malinconia ma devo dire che spesso sono tranquilla. Sono molto concentrata su quello che vorrei tornare a fare una volta finita questa situazione. Tutto tornerà alla normalità. La mia quotidianità non è cambiata tanto. Ovviamente gli spostamenti sono molto limitati ma se penso alla mia vita prima non era tanto diversa. Mi alzavo, mi allenavo, tornavo a casa, curavo i miei hobby e andavo a dormire. Mi piacerebbe uscire e condividere il mio tempo con le amicizie e non è possibile ma il mio obiettivo è quello quindi ogni giorno mi alleno”.

“Per gli allenamenti si certo invece le mie abitudini sono cambiate. Prima mi allenavo a Vinovo, ora mi alleno in giardino con ciò che ho a disposizione. È un cambiamento di abitudine, devo fare gli allunghi sulla strada… È molto diverso che farlo su un campo da calciomorbido. In questo periodo vado a letto un po’ più tardi, magari mi guardo una puntata in più su Netflix”.

“Una partita che ho rivisto? Il 25 marzo, un anno fa, giocammo allo Juventus Stadium. Mi sono ritrovava a casa, tutti i ricordi mi sono ritornati nella testa e ho rivisto la partita. Ho intenzione di rivedere altre partite sia per una questione mentale, perché voglio vedermi giocare e non voglio perdere nella mia testa almeno alcuni gesti tecnici, e anche perché sono ricordi bellissimi. Mi mette un po’ di malinconia però perchè il calcio giocato mi manca tantissimo”.

“Cerco di pensare in modo positivo, magari prendendo un pallone e iniziando a palleggiare e immaginandomi in un campo da calcio. Immagino la prossima partita, il prossimo difensore che mi capiterà davanti… Mi immagino in un campo da calcio e in allenamento. Fortunatamente siamo in contatto con le mie compagne, ci diamo morale a vicenda”.

“Mi manca la condivisione del tempo con i miei affetti. Mi manca condividere quello che facevo prima, il tempo, i momenti. Però sto vedendo la mia nipotina come non mai, questo ripaga. Inoltre mi manca tanto mangiare sushi (ride ndr). Sto sperimentando la cucina. Mi piace sia mangiare che cucinare. Sto cercando di far la brava. Mi piaceva cucinare anche da prima, però quando non c’era questo periodo quando tornavo a casa dall’allenamento ero un po’ stanca e la sera non sperimentavo più di tanto”.

“Mi ritengo fortunata, in primis perché c’è la salute. Brescia in questo periodo è un disastro, fuori regna il silenzio. Passano poche macchine e le poche che passano sono ambulanze. Le prime settimane soprattutto sono state angoscianti. Poi chiaramente sono grata perché ho una bella casa, il giardino, ho mia nipote… Le giornate mi passano e sono felice, poi chiaramente capitano dei giorni in cui non si può essere totalmente felice. Penso al calcio, come torneremo, se torneremo…”.

“Il lavoro con il Mental Coach? Mi ha aiutato prima, dandomi una base per affrontare questa situazione. Ovviamente negli anni scorsi ho avuto difficoltà, ci sono sempre, però quando ho conosciuto questa persona mi sono aperta. Affrontavamo insieme i malesseri che potevano venirmi fuori, piuttosto che i miei dubbi. È stato uno step importante per la mia carriera, spesso “la mente mente” e ti distoglie dalla realtà”.

“Il lockdown? Ero in Nazionale, per tornare dal Portogallo ci sono stati dei problemi. Sono tornata che la situazione era già così. Appena tutto finirà volerò a Torino, ho una casa in disordine per il trasloco. Ho un pensiero fisso, ho le cose della mia vecchia casa negli scatoloni. Sono maniaca dell’ordine. Pensare che sia piena di scatoloni mi fa venire l’ansia. La prima partita da vedere? La mia, la nostra, quella della Juventus. Seguo sempre il calcio maschile. Non ho una partita fissa, direi la Juventus in Champions. O una del Brescia”.

“Non vedo l’ora di tornare alla normalità, tornare a riabbracciare quelle persone davvero importanti con cui hai un rapporto quotidiano, le compagne di squadra, amici. Io sono sicura che questo periodo possa servire come spinta positiva per il futuro, a tutti italiani e non. L’Italia e gli italiani nei momenti difficili hanno sempre tirato fuori qualcosa in più, noi come Nazionale anche ai Mondiali per esempio. Torneremo e sarà ancora più bello di prima”.

Credit Photo: Andrea Amato