Lasciare il calcio non è mai semplice, quel calcio che si certo toglie, ma quante emozioni ci da? Cristina Coletta, attaccante e bandiera della Lazio, ha deciso ritirarsi dal calcio giocato. Questa la sua lettera d’addio rilasciata sul suo profilo Facebook.
“Ci ho messo un po’ di tempo a metabolizzare questo dolore..
ma eccomi qui.
Dopo 5 anni bellissimi, faticosi a volte lunghissimi e pieni di sacrifici..
E’ bastata una telefonata di 2 minuti fatta il 3 luglio con un semplice..
“Non sei stata riconfermata per l’età”..
Come se la passione e la devozione per questa maglia possa essere sminuita in 6 misere parole e zero riconoscimenti per quello che una calciatrice ha fatto e rifarebbe anche oggi sapendo già la fine.
Vorrei scrivere un miliardo di cose..
ma poi..diciamo che non sono molto brava ad esprimere concetti.
Finisce il mio percorso calcistico , dopo 29 anni.
.. quando si ama fortemente qualcosa fa sempre male lasciarlo andare via, soprattutto quando forse ancora non si era poi così pronti.
Ma anche questo insegna e fortifica, e nel dolore si rinasce, si deve rinascere, bisogna farselo come regalo.. il più bel regalo da oggi in poi.
Credo di aver conosciuto tante persone in questi anni, molte mi hanno voluto bene, altre hanno finto e altre ancora invece sono state così meschine che quasi mi fanno tenerezza.
Sono stata allenata dai più grandi.
E ne vado fiera.
Sergio Guenza,Betti Bavagnoli, Patrizia Panico, Manuela Tesse.
Per ognuno di loro provo grande stima e grande affetto.
Impossibile non essere stata sovrastata dalle mille cose che mi hanno insegnato.
I miei più grandi esempi, quando un giorno forse anche io proverò a stare su quella panchina.
Finisco con la Lazio, perché questa è la squadra dove sono nata e cresciuta.
Questa è la squadra che mi ha fatto battere il cuore,la squadra dove ho gioito, pianto, esultato e gridato la
mia rabbia per un gol sbagliato.
Infondo sono cresciuta in una famiglia di laziali e non potevo chiedere di più, non poteva essere altrimenti.
Sono stata per un po’ di anni il Capitano,per scelta di un mister che ha creduto in me,ed io poco in lui..
Roberto De Cosmi.
E che dire, posso solo ringraziarlo e dire a tutte quelle persone che mi hanno sempre sostenuto, ragazze comprese..
“soprattutto alcune che mi hanno sopportato e supportato nella vita di tutti i giorni, quando questo calcio in questo ultimo anno mi ha davvero tolto le forze”
..che mi dispiace , mi dispiace di non essere stata all’altezza di un ruolo così fondamentale e che a volte non ho sentito mio fino in fondo.
Ma ci ho provato con tutta me stessa.
Non parlerò di come sono stata trattata,sarebbe troppo facile infangare e non credo che poi porterebbe a molto nel mio percorso di crescita come donna.
Ma credo nella famosa ruota che gira.. ed io attenderò lì in silenzio le mie risposte.
Tiferò sempre per la MIA SQUADRA, la mia LAZIO.. quella che con tanti sacrifici di noi ragazze comuni, tra poco inizierà una nuova stagione e mi auguro piena di vittorie..
Non mi rimane che dedicare questo fine percorso a due persone che hanno sempre più di tutto creduto in me e sostenuto fino al 90′ minuto della mia partita più importante.
Mamma e Papà”
Credit Photo: Instagram Cristina Coletta