Dal 1° luglio 2022 il calcio femminile in Italia diventa professionistico. Decisione ufficializzata con il Consiglio Federale di oggi. Gravina: “Siamo la prima federazione ad attuare questo importante percorso”. Approvato inoltre, tra l’impianto di norme relative alle licenze per l’iscrizione ai campionati, quello riguardante l’indice di liquidità, fissato a 0,5 per la Serie A e 0,7 per B e Lega Pro

Queste la parole espresse sui profili social da Alain Conte, tecnico della San Marino Academy: “Il professionismo è arrivato, un traguardo impensabile fino a qualche anno fa, una battaglia vinta. Negli ultimi 3 anni il mondo del calcio femminile è cambiato notevolmente e in maniera molto rapida. Molti aspetti hanno contribuito ad aprire le porte di questo mondo, farlo conoscere maggiormente agli appassionati, farlo crescere di livello tecnico e di organizzazione, farlo pensare in grande. Le tutele per giocatrici e tecnici sono il vero risultato da difendere, ma anche le società vanno tutelate e accompagnate in questo passaggio delicato e fondamentale.
Non si può perdere per strada quello che è stato costruito in questi anni: realtà che con fatica e passione hanno scovato e coltivato talenti, trasmettendo loro il valore del sacrificio e dell’umiltà.
Questo passaggio nasconde infatti qualche insidia, fra queste anche la perdita di questi valori, così importanti per il mondo dello Sport in generale. Il calcio femminile spagnolo oggi stupisce il mondo riempiendo il Camp-Nou con 91 mila appassionati, qualcosa che ancora noi guardiamo come un’ illusione.
Dobbiamo crescere ancora per migliorare il nostro calcio e lo spettacolo che offriamo, migliorare le nostre strutture, riempirle di tifosi e fare in modo che il professionismo non sia solo un “vestito nuovo” , ma un importante strumento di crescita ulteriore della nostra mentalità.
Per questo dobbiamo continuare a pensare che siano la fatica, il sacrificio giornaliero e il lavoro, uniti al talento a permettere di raggiungere l’elite del nostro Sport e far sì che esso diventi una professione per chi lo pratica ai massimi livelli.
Nessuna scorciatoia e maggiori tutele per tutti. Soltanto così il contributo generoso di tante ragazze, tanti tecnici e tante società in questi anni sarà servito. Soltanto così il professionismo non rimarrà un risultato raggiunto per pochi, ma un punto di partenza e una conquista di tutti.”