Qual’è il motore di un movimento sportivo?
Quali sono le basi, le fondamenta sicure che garantiscono stabilità e futuro ad un progetto?
Indubbiamente la risposta sta nelle parole: SETTORE GIOVANILE.
Analizzando molte interviste di giocatrici del presente e del passato, possiamo trovare un incontro di pareri che evidenziano l’errore comune di investire solamente sulla creazione di una Prima Squadra senza dare importanza alle giovanili che avrebbero garantito ricambio e sostegno.
L’obiettivo è sempre stato giocare le categorie più ambite senza preoccuparsi di creare un progetto a lungo termine, ricercando le giovani giocatrici all’interno di squadre maschili. Questa scelta garantiva di trovare ragazze pronte sia dal punto di vista caratteriale che tecnico, che si erano formate da sole in mezzo a mille difficoltà con l’onore di aver resistito nonostante le molteplici situazioni ostili. Una selezione invisibile che permetteva ad alcune di resistere e emergere ma a molte altre di abbandonare, per inseguire qualche altra passione e obiettivo, realisticamente più realizzabile.
Gli ultimi anni han visto cambiamenti e innovazioni con un susseguirsi di iniziative, mirate anche ai settori giovanili, che in 10 anni han portato buoni risultati di crescita con un aumento delle tesserate totali in Italia pari al 47%, passando da 18.854 del 2009 a 27.644 nel 2019.
Siamo ancora molto lontani da altri paesi Europei come Francia, Germania, Inghilterra, Olanda e Svezia che superano le 100.000 tesserate.

Ad oggi le proposte hanno come principale obiettivo il coinvolgimento delle società professionistiche, scelta indubbiamente giusta, ma non sufficiente per colmare un gap cosi ampio rispetto alle concorrenti europee.
E’ quindi necessario pensare a nuove strade per coinvolgere quante più realtà giovanili dilettantistiche cosi da dare possibilità alle nostre bambine di praticare lo sport che amano. Certamente sono molti i fattori critici da affrontare poichè creare anche una sola squadra di bambine all’interno della propria società, presenta quesiti e ostacoli.
Nasce cosi la ricerca che sarà oggetto di studio nella tesi di laurea di Roberto Pirovano e che vuole coinvolgere il maggior numero persone del settore, composta da 3 questionari: uno destinato a bambine e ragazze (sotto i 18 anni), uno per i genitori delle calciatrici e uno per dirigenti di società calcistiche a qualsiasi livello in Italia.

I questionari si possono compilare online, sono formati da circa 15 domande a crocette, completamente anonimi tutelando i diritti di privacy di persone e società.

La possibilità di dar voce alle persone che vivono il rettangolo di gioco, la passione, le fatiche e gli impegni anche fuori dal campo darà l’occasione di raccogliere dati su cui riflettere ricercando spunti da cui partire, per disegnare un calcio su misura per bambine.


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Questionario per giocatrici (minorenni):
https://forms.gle/jco7Lx4VHJMC32uU8

Questionario per genitori di calciatrici:
https://forms.gle/3HFTxdn1RcDiKW828

Questionario per dirigenti:
https://forms.gle/krEAE68Vs8krFseS8


Roberto Pirovano
Laureando in Scienze Motorie indirizzo Calcio
presso Università San Raffaele di Roma patrocinata da FIGC e Coni.