Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

L’amarezza del Trastevere ha ceduto il passo al bisogno di tornare a suonare la carica. Le romane, sotto di un gol contro la San Marino Academy, sono riuscite ad agguantare il pareggio grazie a una reazione immediata di tutta la squadra, ma hanno pagato dazio a pochi minuti dal triplice fischio del direttore di gara, venendo infine battute per 2 a 1. Il Trastevere Stadium rimane, paradossalmente, ancora a corto di vittorie, in quanto l’impresa trasteverina ha avuto luogo a Bologna.

Nella storia romana, un episodio di cui ci si ricorda e su cui si insiste particolarmente a scuola è quello delle forche caudine, l’unica vera occasione in cui l’esercito romano in espansione e inarrestabile si è trovato di fronte a un esercito di modesta entità che è però riuscito a trovare la vittoria e a mantenere il possesso dei propri territori. Contro le rossoblù, le amaranto romane hanno compiuto l’impresa, diventando, per un giorno – e in maniera decisamente meno cruenta e sanguinolenta – i Sanniti di fronte ai Romani. La stessa storia dovranno provare a scriverla contro il Como.

Le lariane sono in testa alla classifica e hanno finora incassato una sola sconfitta, quella in casa del Verona, dando ancora una volta dimostrazione del loro potenziale a Cesena, vincendo contro una delle dirette contendenti per il primo posto – seppur tra alcuni dubbi da parte del Cavalluccio. Un’avversaria del loro calibro rappresenta, senz’altro, uno stimolo per le romane, che hanno comunque raccolto i tre punti in una missione che pareva oltremodo proibitiva. Anche quella contro il Como sembra una Mission Impossible, per citare una nota saga cinematografica ma, come si è già visto e come hanno dimostrato le amaranto, nel calcio tutto è possibile, se ci si crede, ed è per questo che le ragazze di Mister Claudio Ciferri dovranno crederci.

Ilaria Cocino
Appassionarmi allo sport è stato semplice: qualche gol degli Azzurri al Mondiale 2006, qualche punto spettacolare di dritto, qualche schiacciata nel campo avversario, qualche canestro impossibile. Sono un'aspirante giornalista sportiva che segue con passione il movimento calcistico al femminile da ormai qualche anno e tenta, attraverso il suo piccolo contributo, di trasformarlo nella quotidianità di chi legge e di renderlo qualcosa di più di una semplice meteora: il potere delle parole è inestimabile, e spenderle per queste ragazze è un privilegio immenso e una grande responsabilità.