L’amichevole dell’Italia giocata contro il Brasile lunedì 10 Ottobre e persa per 1-0, ha visto le nostre azzurre mettere in luce un buon primo tempo per poi spegnersi nella ripresa, non riuscendo a dare continuità alla bella prova di carattere e di bel calcio che erano riuscite a mettere in campo all’inizio.

Poco importa per il risultato che premia le più forti e blasonate brasiliane, di buono questa gara ci ha offerto tanti spunti, il primo viene dal dato del pubblico, che pur giocando alle 18,30, non in serale e di lunedì, ha portato allo stadio di Genova ben 6000 presenze con la tribuna centrale tutta piena, una bella risposta che tra l’altro ha coinvolto anche tante scuole calcio femminili della Liguria, che si sono mescolate con il caldo e pittoresco tifo dei brasiliani italiani, molto numerosi in quella zona d’Italia e che non hanno mancato l’occasione di assistere a questo incontro e tifare a suon di musica come solo loro sanno fare ravvivando l’atmosfera.

In campo poi, come dicevo prima, abbiamo assistito ad una buona prova dell’Italia che fino al goal del Brasile, che poi ha rischiato anche di raddoppiare il suo bottino, ci ha regalato una squadra che pressava alta e che pur pagando la fisicità con le proprie avversarie è riuscita seriamente a rimanere in partita fino al secondo tempo, dove dopo il goal ha spento un po’ la luce e si è lasciata sopraffare dalla confusione e dalla voglia di strafare di chi vuole battersi alla pari con una grande avversaria ma che ancora non ha nelle sue corde i mezzi per farlo.

Serviranno perciò, come poi ha ammesso a fine partita la CT italiana, tantissime amichevoli di prestigio, perché i prossimi mondiali non siano una Caporetto, come lo sono stati i recenti europei.

Infatti, da qui al mondiale la Federazione italiana sta lavorando in modo da poter sempre giocare contro le migliori, unico sistema percorribile per fare il famoso salto di qualità e poter non farsi trovare impreparati come nella gara degli europei con la Francia.

La gara di Genova mi lascia perciò con un sapore agrodolce in bocca ma anche la consapevolezza che si stia lavorando sulla strada giusta per non farci trovare impreparati al momento in cui le partite non saranno più delle amichevoli. Questa Italia pagherà secondo me sempre il gap fisico ma, piano piano sta assottigliando quello tecnico, la strada è ancora ovviamente lunga ma la Nazionale ha facce nuove e la voglia matta di poter far bene, e io gli do la mia fiducia.

Danilo Billi
Danilo Billi è un giornalista pubblicista da circa 20 anni. Nativo di Bologna, ha mosso i primi passi lavorativi nella città natale nell’ambito sportivo, seguendo dapprima la Fortitudo Baseball e poi la Pallavolo femminile di San Lazzaro di Savena in serie A1. Per gli anni a seguire ha collaborato con la Lega Volley Femminile, prima di approdare a Pesaro, dove è stato capo fotografo per oltre 10 anni dell’ex Scavolini Volley di A1 e redattore a Pesaro, dove attualmente vive, per il Messaggero, il Corriere Adriatico e Pesaro Notizie (web). Si è occupato del Bologna Football Club per diverse stazioni radio emiliane, come Radio Logica e Radio Digitale, dopo di che ha iniziato a scrivere per la fanzine Cronache Bolognesi e ha collaborato con altri siti e app che si occupano, tra l’altro, di calcio femminile, che negli ultimi anni ha rappresentato la maggior parte della suo impegno giornalistico. Ha scritto due libri di narrativa attinenti al calcio Bolognese e al suo tifo e uno lo scorso anno relativo alla stagione del Bologna calcio femminile edito dalla collezione Luca e Lamberto Bertozzi.

2 COMMENTI

  1. Quali sarebbero le “tantissime amichevoli di prestigio”? Questo fine settimana tutte le altre nazionali hanno programmato 2 partite (venerdì scorso ed oggi), mentre la FIGC solo una, non mi sembra un giusto inizio, spero che ne facciano a sufficienza fino al mondiale.

    Il più grosso appunto che faccio è l’utilizzo col contagocce delle nuove/giovani azzurre: indipendentemente dalle defezioni a centrocampo e difesa, Rosucci, Cernoia, Giuliani, Giacinti, Bergamaschi sono note alla CT. Sarebbe stato bello vedere esperimenti più decisi, più che il 3-5-2, utilizzando per esempio di più Catena (0 minuti?), Cantore, Tortelli, Polli, Glionna, Bonfantini. Credo sarebbe stato più importante, anche magari perdendo più sonoramente. Terrei d’occhio anche alcune U23, per le prossime uscite.

    • Si probabilmente in futuro si deve dare più spazio alle nostre giovani. Per quanta le amichevoli di prestigio cosi ha dichiaro la nostra CT ai microfoni di Rai2 durante l’intervista a termine della gara.

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