Gradita ed inaspettata sorpresa in casa Pink con il ritorno in prima squadra di Marina Rogazione, 28enne storica centravanti, capitano e indiscussa bandiera biancorossa, con alle spalle 14 anni di fedele militanza tra le baresi.

Ciao Marina, bentornata nella tua Bari. Ed in fondo come canta Antonello Venditti “certi amori non finiscono, fanno del giri immensi ma poi ritornano”. Com’è maturata la tua idea di ritornare a giocare nella Pink dopo il prematuro addio, a seguito dell’amara retrocessione di due stagioni fa?
“Già Venditti aveva proprio ragione, il mio amore per la Pink ha fatto un giro immenso per poi ritornare alla base, il rettangolo verde. La verità è che il mio addio è stato dettato da una scelta forzata, quella di specializzarmi e provare a trovare la strada giusta per il mio futuro lavorativo. Non avrei mai lasciato la Pink, specialmente dopo la retrocessione”.

In che condizioni fisiche ti trovi ?
“Fisicamente sono in ritardo rispetto alle altre ma i preparatori mi hanno tranquillizzata, per cui per ora mi tocca solamente lavorare duro e avere pazienza. A Torino negli ultimi mesi mi sono allenata (corsetta la mattina per intenderci e diverse partitelle) ma il carico degli allenamenti di calcio è tutt’altra cosa”.

Che apporto pensi di poter dare ad una squadra già ben collaudata ed in piena salute ?
“Le mie caratteristiche non sono cambiate. Verticalizzazioni cambi di gioco e passaggi filtranti sono le mie migliori caratteristiche. Il gruppo è collaudato, come hai ben detto. Io, con umiltà, mi metto a disposizione. Non ho nessuna presunzione, anche se scalpito dalla voglia di giocare”.

Alla luce del master da te svolto all’estero, tra sport e studio, che priorità consiglieresti ad una giovane ragazza ?
“È una domanda particolarmente difficile a cui rispondere. Devo dire che la scelta non è per nulla semplice. E’ una scelta davvero molto personale. Le passioni vanno coltivate e se potessi “campare” di sport e calcio, lo farei ad occhi chiusi. Spesso però per le passioni non c’è una strada semplice, ecco perché credo che studiare sia importante, perché permette di formarti e avere una carta in più rispetto ad altri. Il mio sogno, paradossalmente dopo aver vissuto a Londra, è di trovare un lavoro a Bari, perché Bari è la mia casa ed è la città che amo. Spero che il master possa servirmi per realizzare questo desiderio”.

Rigore decisivo per la Pink a Roma… Chi lo batte ? Tu o Jenny Piro ?
“Priorità assoluta a Jenny. Lei è il capitano e la rigorista ufficiale, anche se, qualora mi fosse chiesto di battere il rigore, non avrei alcun dubbio sulla risposta che darei (assolutamente si)”

Infine, hai già in mente un’esultanza “particolare” (stile Orobica) da dedicare ai tifosi in caso di ritorno al goal ?
“Nessuna esultanza particolare, forse però un trenino biancorosso sotto la curva lo farei partire!!!!”