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Sonia Bompastor: una visionaria alla guida del Chelsea Women

Il calcio femminile ha visto una crescita straordinaria negli ultimi anni, con allenatrici che non solo si sono distinte per la loro abilità tattica, ma hanno anche riscritto le regole del gioco con un approccio innovativo e una visione lunga. Sonia Bompastor, allenatrice della squadra femminile del Chelsea, rappresenta una di queste figure che sta tracciando un nuovo cammino, trasformando non solo la sua squadra, ma anche il modo in cui il calcio femminile viene percepito in tutto il mondo.

Ex calciatrice di grande talento, Bompastor ha avuto una carriera ricca di successi. Nata in Francia, ha giocato per la sua nazionale, partecipando a diverse edizioni della Coppa del Mondo Femminile e degli Europei, ed è stata una delle protagoniste più amate della Ligue 1 e della Division 1 Féminine. Ma ciò che la distingue ora non è solo il suo passato da giocatrice, ma la sua capacità di evolversi in una leader all’interno della panchina del Chelsea Women.

In questa stagione, ha infatti vinto per la terza volta il premio “Coach of the Month”, Sonia Bompastor si è sempre distinta per la sua visione strategica del gioco. L’approccio dell’allenatrice francese al Chelsea è fresco e moderno, mirato a valorizzare la tecnica, il possesso palla e la fluidità offensiva. Nonostante il Chelsea possieda già una rosa stellare, il suo impatto si è visto soprattutto nel modo in cui ha saputo gestire le individualità e creare una squadra coesa, in cui ogni giocatrice sa quale ruolo ricoprire sia in fase di attacco che di difesa.

Il suo calcio è offensivo, dinamico, con una forte attenzione alla costruzione dal basso. Ha saputo integrare le giovani promesse con le veterane, mantenendo un equilibrio perfetto tra esperienza e freschezza. Il tecnico francese è riuscita a portare la squadra a un livello successivo, con un gioco che non solo entusiasma, ma è anche vincente, come testimoniano i risultati ottenuti in diverse competizioni nazionali e internazionali.

Ciò che rende Bompastor particolarmente interessante come allenatrice è il suo approccio umano e inclusivo. Il calcio non è solo un gioco di numeri, tattiche e formazioni, ma anche di persone. Con la sua abilità ha saputo costruire un ambiente in cui le giocatrici si sentono libere di esprimersi, sia sul campo che fuori, inoltre la sua leadership non è autoritaria, ma basata sul rispetto reciproco, sull’ascolto e sull’empatia. Questo tipo di gestione ha favorito la creazione di un legame forte tra le atlete, che lavorano non solo per la vittoria, ma per il gruppo stesso.

Un aspetto fondamentale del lavoro di Sonia è la cura che dedica alla crescita delle giovani calciatrici. Le nuove leve trovano in lei una guida che non solo le istruisce tatticamente, ma che insegna anche a essere giocatrici complete, capaci di affrontare le sfide del calcio di altissimo livello con la giusta mentalità.

Con la sua guida, il Chelsea Women è diventato ancora più temuto a livello europeo. La squadra ha continuato a dominare la FA Women’s Super League (WSL), mantenendo una solida posizione tra le migliori squadre in Europa. Le sue decisioni in campo, la gestione delle energie e la preparazione fisica delle giocatrici sono state determinanti per mantenere il Chelsea al top in un campionato altamente competitivo.

Bompastor non si accontenta del successo immediato: il suo obiettivo è quello di costruire una squadra capace di mantenere la propria competitività per gli anni a venire. Con il suo occhio attento anche al settore giovanile, il Chelsea Women sotto la sua guida si sta preparando per un futuro che, senza dubbio, sarà segnato da continui trionfi.

Sonia Bompastor è una delle figure di maggior spicco nel panorama calcistico femminile. La sua filosofia e il suo approccio al calcio stanno cambiando le regole del gioco, portando il Chelsea Women a nuove vette e, allo stesso tempo, lasciando un segno indelebile nella crescita del movimento calcistico femminile. La sua carriera come allenatrice è solo all’inizio, e le premesse per un futuro ancora più radioso sembrano esserci tutte. Il Chelsea è in buone mani, quelle di una leader che ha tutte le carte in regola per guidare il club a una continua evoluzione e successo.

Coppa Italia: si torna in campo per le semifinali in diretta su Sky

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dopo il week-end di campionato si torna in campo per la Coppa Italia. Negli ottavi di finale, disputati a novembre, hanno salutato anticipatamente la competizione, tra le altre, Como Women e Sampdoria. Tutte le altre formazioni della Serie A sono state protagoniste dei quarti della coppa nazionale andati in onda su Sky ed in streaming su NOW a gennaio.
Dopo la Supercoppa tra Roma e Fiorentina, infatti, la pay tv ha trasmesso già le otto gare dei quarti di Coppa, quattro d’andata e altrettante di ritorno, e proporrà anche le semifinali e la finale che decreteranno la vincitrice dell’edizione 2024/2025.

In corsa il Sassuolo che dopo aver battuto il Cesena ha superato l’Inter, pareggiando per 1-1 all’Arena Civica per vincere poi ai supplementari al ritorno allo stadio ‘Enzo Ricci’. Le neroverdi ospiteranno sabato alle 12:30 la Roma, che ha archiviato agevolmente la pratica Bologna agli ottavi ed in maniera più affannosa quella Napoli Femminile ai quarti. Domenica, invece, alle 15:00 al ‘Viola Park’ la Fiorentina riceverà la Juventus. Le toscane arrivano alla semifinale dopo aver battuto Arezzo e Milan nella competizione mentre le bianconere Hellas Verona e Lazio. Le gare di ritorno sono fissate, a campi invertiti, il 4 ed il 5 inizio marzo.

Coppa Italia Femminile
Gli ottavi 

Lazio-Como Women 7-2
Bologna-Roma 0-6
Napoli Femminile-Sampdoria 1-0
Parma-Inter 2-5
Cesena-Sassuolo 0-2
Arezzo-Fiorentina 0-1
Freedom-Milan 0-2
Hellas Verona-Juventus 0-4
I quarti 
Sassuolo-Inter 2-1 d.t.s. (and. 1-1)
Fiorentina-Milan 2-0 (and. 1-1)
Roma-Napoli Femminile 2-2 (and. 1-0)
Juventus-Lazio 2-3 (and. 3-1)
SEMIFINALI (andata 15-16 febbraio, ritorno 4-5 marzo)
Sassuolo-Roma (sabato 12:30)
Fiorentina-Juventus (domenica 15:00)

Focus sull’obiettivo e duro lavoro gli ingredienti perfetti per una squadra vincente

Credit photo: Fabrizio Brioschi - photo agency Calcio femminile italiano

Una stagione 2024-25 molto complicata quella della Sampdoria Women: dopo un avvio difficile, culminato con l’esonero dell’allenatore Davide Corti il 12 novembre 2024, la squadra ha affrontato una serie di sfide che hanno influenzato negativamente i risultati in campionato. Nonostante l’impegno e la determinazione, la squadra ha concluso il girone d’andata all’ultimo posto, con soli 8 punti conquistati in 18 giornate: vincendo una sola gara, pareggiandone cinque e cadendo malamente per ben 13 volte. Con una differenza rete di -33 si approccia alla seconda fase “della poule retrocessione” con un compito molto arduo.

Il suo presidente Matteo Manfredi, attraverso i canali istituzionali del Club blucerchiato, ha espresso insoddisfazione per i risultati ottenuti, sottolineando la necessità di lavorare intensamente per invertire la tendenza e riportare la squadra ai vertici del calcio femminile italiano. Nonostante le difficoltà, la Sampdoria Women ha mostrato segni di miglioramento, con prestazioni più combattive e una maggiore coesione di squadra. Tuttavia, la strada per la salvezza rimane ardua e la squadra dovrà affrontare le sfide future con determinazione e spirito di squadra per raggiungere l’obiettivo della permanenza in Serie A confrontandosi in una doppia sfida con: il Como, che ha perso per un soffio la “poule scudetto”; un Napoli guerriero che nelle ultime gare ha saputo bloccare la capolista Juve a Biella e vincere sul Como; un Sassuolo altalenante dopo il saluto di Piovani ed infine la Lazio, squadra rivelazione della stagione, che anella risultati utili a finali pazzeschi.

Sarà una seconda fase molto difficile, ma nulla è perso, 8 gare: 24 punti per poi fare la conta, e se permane l’ultima posizione sarà Serie B; oppure nel caso di penultima posizione vi sarà ancora un doppio match (contro una cadetta) per l’ultimo sospiro in questa situazione poco piacevole.

Valeria Pirone, Ternana: “Con Gomes intesa perfetta, bel successo frutto del gioco corale”

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Ternana vince in maniera netta sull’Orobica salendo a quota 47 punti in testa alla classifica di Serie B, alla pari del Parma. In casa umbra a parlare, ai microfoni del club, nel post partita con le bergamasche è stata Valeria Pirone che ha dichiarato:
“Siamo molto contente di questa vittoria, è stata una partita preparata bene da tutto lo staff. Noi attaccanti siamo felici per le reti che stavolta sono state determinati, siamo state fredde davanti alla porta, la partita l’abbiamo interpretata bene ed ora pensiamo alla prossima di sabato. Faccio i complimenti a Gomes che è andata in doppia cifra, davanti ci troviamo bene e siamo siamo compatte. Giochiamo una per l’altra, faccio i complimenti alla nostra bomber”.

L’attaccante delle umbre ha poi concluso: “Il successo è un frutto di un gioco corale. Sappiamo cosa dobbiamo fare, stiamo migliorando settimana in settimana, dobbiamo solo pensare a lavorare.  Faccio i complimenti e gli auguri alla nostra Ciccotti per il suo compleanno, oggi si è regalata una bella vittoria”.

Nazionale U17 Femminile – Ventitré convocate per le amichevoli con Finlandia e Germania, le due gare in diretta su Vivo Azzurro TV

Ultimi due test prima della seconda fase delle qualificazioni europee per la Nazionale Under 17 Femminile, che al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia affronterà in amichevole le pari età di Finlandia e Germania rispettivamente mercoledì 19 e sabato 22 febbraio. Entrambe le gare sono in programma alle 14.30 e saranno trasmesse in diretta su Vivo Azzurro TV.

Sono 23 le calciatrici (22 classe 2008 e la classe 2009 Giulia Guerzoni) convocate dal tecnico Selena Mazzantini per due sfide che rappresenteranno una sorta di prova generale a un mese dal Round 2. Dall’8 al 14 marzo l’Italia sarà infatti di scena in Croazia, in un girone che la vedrà opposta a Cechia, Georgia e alle padrone di casa croate, già battute 2-0 nella prima fase delle qualificazioni, chiusa al primo posto dalle Azzurrine.

Oltre alle due gare dell’Italia, il CPO di Tirrenia ospiterà anche altre tre amichevoli, tutte in programma alle ore 11: mercoledì 19 febbraio si giocherà Svizzera-Germania, sabato 22 Finlandia-Svizzera e martedì 25 febbraio Germania-Finlandia.

L’elenco delle convocate

Portieri: Matilde Robbioni (Inter), Viola Sossai (Juventus);
Difensori: Elisa Bertero (Juventus), Martina Bressan (Inter), Sofia Pomati (Milan), Francesca Randazzo (Sassuolo), Alessia Sarti (Fiorentina), Sara Terlizzi (Roma), Caterina Venturelli (Sassuolo), Sofia Verrini (Inter);
Centrocampiste: Benedetta Bedini (Fiorentina), Anna Copelli (Juventus), Rachele Giudici (Inter), Stella Ieva (Fiorentina), Valentina Piccardi (Juventus), Marzia Piermarini (Juventus), Giulia Robino (Inter);
Attaccanti: Giulia Galli (Roma), Morena Maria Gianfico (Napoli), Giulia Guerzoni (Sassuolo), Angelica Montaperto (Milan), Martina Romanelli (Inter), Lucrezia Sasso (Inter).

Staff – Tecnico: Selena Mazzantini; Assistente tecnico: Mauro Girini; Metodologo: Fabio Andolfo; Preparatore atletico: Nicolò Marco Brigati; Preparatore dei portieri: Riccardo Ventrella; Match analyst: Igor Graziani; Medici: Gloria Modica e Alessandro Galati; Fisioterapista: Federica Nappo Quintiliano; Nutrizionista: Barbara Filosini; Segretario: Elena Moretti

Il programma gare

19 febbraio (ore 11, campo 4): Svizzera-Germania
19 febbraio (ore 14.30, campo 1): Italia-Finlandia
22 febbraio (ore 11, campo 4): Finlandia-Svizzera
22 febbraio (ore 14.30, campo 1): Italia-Germania
25 febbraio (ore 11, campo 4): Germania-Finlandia

Nota bene. L’ingresso per le partite in programma presso il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia sarà consentito solo agli accreditati. Le richieste di accredito dovranno essere inviate entro e non oltre il giorno precedente la gara al seguente indirizzo e-mail: r.poggetti@figc.it.

Primavera Femminile – Tris sul campo del Napoli Femminile, Juventus a +11 e a un passo dalla Final Four. Lo scontro diretto tra Sassuolo e Inter finisce senza reti

Credit Photo: Pierangelo Gatto - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Diciassette punti di vantaggio sul quinto posto a sei giornate dal termine della regular season. Soltanto l’aritmetica separa la Juventus dalla Final Four del campionato Primavera 1 femminile: le bianconere sono passate a Napoli (0-3) grazie ai gol di Piccardi, Bianchi e Ferraresi, portando a 11 punti il vantaggio sul Sassuolo, che ha pareggiato 0-0 lo scontro diretto con l’Inter, che resta terza.

Stesso risultato anche per Fiorentina-Como Women, con le viola che restano quarte in virtù di un altro pareggio, il 3-3 tra Parma e Sampdoria. Avanti 3-1 grazie a Cini, Minuscoli e Iardino dopo il vantaggio di Kamper, le gialloblù sono state rimontate nel finale dalla doppietta di Rosignoli. Buon esordio di Lucarelli sulla panchina della Roma: 3-0 al Verona con doppietta di Ventriglia e gol di Galli, in una domenica completata dalla vittoria dell’Arezzo sul Milan.

Nel girone A del campionato Primavera 2, allungo del Genoa: con la vittoria in casa del Brescia, le rossoblù salgono a +6 sul secondo posto, con un’ultima rotazione di partite (sei) da giocare prima della fine del campionato. Otto gol sia dell’H&D Chievo Women sul campo dell’Orobica che della Freedom sul Pavia Academy: doppietta di Demiraj, a segno anche De Tommaso, Imperiale, Rossi, Di Pietro e Pechenino. Nel girone B, Lazio prima da sola grazie al 2-1 sul Bologna: decisive Morato e Mancini. Alle spalle del Cesena, che ha riposato, la San Marino Academy è a -1 dal secondo posto grazie al 3-2 sulla Ternana firmato Iorio, Benatti e Terenzi (Senigaglia e Fosso per le umbre). Goleada (9-1) della Res Women sulla Vis Mediterranea: doppiette di Gatta, Vitiello e Pavoni, reti anche di Gianni, Mochi e Bernardinetti, di Zanchelli il gol della bandiera per la Vis.

Como Women e Clinica Iseni: un impegno concreto verso lo sport per il benessere delle calciatrici

Photo Credit: Giuseppe Fierro - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
Como Women annuncia con orgoglio una straordinaria collaborazione con Clinica Iseni, struttura ospedaliera che alla base della proposta sanitaria offre tecnologia elevata in un modello di assistenza sanitaria “tailor made”, che diventa partner ufficiale del club a partire da questa stagione. Questa partnership rappresenta un passo innovativo e unico per il calcio femminile andando così ad offrire alle atlete un percorso diagnostico rapido e mirato in cui i criteri di emergenza e urgenza rispecchiano le esigenze dello sport e delle atlete stesse.  La rapidità diagnostica e l’accesso a percorsi di cura dedicati offrono alle atlete la possibilità di ridurre i tempi di assenza dal campo durante la stagione, mantenendo così la stabilità della squadra, senza andare a sovraccaricare il sistema sanitario nazionale che necessariamente si avvale di criteri di emergenza e urgenza dettati dalle necessità collettive.
Il cuore di questa collaborazione mira a sviluppare un’attenzione alla prevenzione che si apre con l’ampio utilizzo della risonanza magnetica per lo studio delle patologie osteo muscolari e si accompagna allo sviluppo di percorsi su modello olimpico per lo screening cardiovascolare, dando spazio all’ecocardiografia 3D compreso l’ecosforzo di routine fino ad arrivare alla TAC cardiaca ed alla Risonanza Cardiaca. Grazie alle risorse della Clinica Iseni, le atlete professioniste della Prima squadra del Como Women avranno accesso a screening completi e a diagnostica di terzo livello in modo efficace e strutturato, un servizio che oggi non è obbligatorio, ma che costituisce un plus rivoluzionario nel panorama sportivo femminile.
“Questa collaborazione con Clinica Iseni rappresenta un passo concreto verso il garantire alle nostre atlete un supporto sanitario d’eccellenza” le parole di Elena Mirandola, CEO del Como Women. “La prevenzione e la diagnosi tempestiva sono elementi fondamentali per il benessere e la performance delle giocatrici, e poter contare su una struttura di alto livello come Clinica Iseni  rappresenta un valore straordinario per il nostro club”.
Un impegno concreto verso lo sport per il benessere delle calciatrici
Il presidente della Clinica Iseni, da sempre attento alla salute e alla prevenzione, e che guarda con attenzione le esigenze degli atleti nel mondo dello sport, sottolinea che lo screening, dalle patologie osteo-muscolari alle patologie cardiovascolari, rappresentano un passo avanti fondamentale verso il benessere degli atleti. L’abbattimento dei tempi per arrivare all’effettuazione di una procedura diagnostica e l’aumento della specificità delle stesse sono i plus messi in campo dalla partnership“, ha dichiarato il Dott. Alessandro Geddo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia, Rianimazione e Terapia del dolore degli istituti di ricovero e cura del Gruppo Iseni di Lonate Pozzolo e responsabile del Servizio Sanitario di San Siro durante tutte le manifestazioni sportive. La prevenzione è un tema di grande rilevanza nel mondo sportivo ed in Italia la storia della cardiologia dello Sport e dei percorsi di valutazione in ambito medico sportivo sono unici all’interno del panorama internazionale andando così a limitare i rischi intrinseci ed esercizio correlati (fattori di rischio atipici) in cui gli atleti professionisti possono incorrere, come dimostrato da eventi drammatici accaduti negli ultimi anni. Nel calcio, ad esempio, Le principali criticità si verificano nel momento in cui uno scontro di gioco può portare ad eventi di gravità medio alta (vedi concussione/trauma cranico commotivo). L’arresto cardiaco, l’evento  più grave e fortunatamente anche più infrequente, si affronta in maniera ottimale con stretta applicazione dei protocolli operativi e team preparati ed affiatati”, ha aggiunto il Dott. Geddo. Questa collaborazione mira non solo a intercettare eventuali problematiche future, ma anche a stabilire un nuovo modello di eccellenza nella cura e nell’attenzione alla salute delle nostre atlete.
Eccellenza diagnostica e un progetto innovativo
La collaborazione con F.C. Como Women prevede un investimento della Clinica Iseni in servizi medici, offrendo non solo screening cardiologici, ma anche l’accesso a una gamma di servizi diagnostici e fisioterapici presso la propria struttura, nota per le tecnologie d’avanguardia e l’attenzione alla qualità. Como Women e Clinica Iseni condividono una visione comune: quella di portare l’innovazione al centro del proprio lavoro. Grazie a questa collaborazione, le due realtà puntano a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione, in particolare nel calcio femminile, un settore in crescita che merita la massima attenzione a livello di cura e salute.
Un’alleanza unica che guarda al futuro
Oltre al lavoro già avviato, Clinica Iseni guarda avanti e prevede l’apertura di una sede distaccata o di una mini sede presso il Como Women con l’obiettivo di rendere ancora più immediata e accessibile la diagnostica di alta qualità per le calciatrici, rafforzando così il legame tra le due realtà. Questa collaborazione risulta certamente innovativa per una squadra calcistica che non vive all’ombra della squadra maschile.  L’attenzione sistematica all’Atleta, dal cuore al benessere globale delle giocatrici, rappresenta una vera e propria innovazione, che Como Women e Clinica Iseni sono orgogliosi di promuovere.

NWSL, il mercato invernale consegna altre calciatrici al “vecchio continente”

Dopo aver annunciato i trasferimenti nel “Vecchio continente” di Naomi Girma al Chelsea, Crystal Dunn al Paris Saint-Germain e Jenna Nighswonger all’Arsenal, altre calciatrici della National Women’s Soccer League si sono fatte ammaliare dal canto delle sirene estere e hanno scelto di lasciare il campionato americano in questa sessione invernale di mercato. Molte di loro si sono mosse dagli Stati Uniti con destinazione “Europa”, altre si sono invece affidate a “campionati minori” e in crescita, suscitando però non qualche perplessità.

La brasiliana Kerolin, tra le migliori calciatrici del North Carolina Courage della scorsa stagione per rendimento e prestazioni, è stata ceduta al Manchester City, una delle formazioni inglesi che sta dando filo da torcere in Women’s Super League alle big come Arsenal, Manchester United e Chelsea. La vicecampionessa olimpica brasiliana è stata venduta, secondo SoccerDonna, alla cifra di 180mila dollari, un affare da ambo le parti, se si considera che una calciatrice come Dunn è stata invece valutata 140mila dollari. Il North Carolina Courage, che negli ultimi anni ha sempre concluso ai piani alti della classifica, deve provare a sostituirla nel gioco e nella tattica, cosa nient’affatto facile, se si considera la sua ultima stagione nel campionato americano, dove ha infatti brillato con il suo rendimento pur avendo giocato in misura minore rispetto ad altre.

Un’altra brasiliana ad aver lasciato l’America, nello specifico lo Houston Dash, è Tarciane, che è invece approdata al Lione, tra le squadre che godono di una maggiore storia calcistica e che continuano a farsi valere a livello internazionale. Sempre secondo SoccerDonna, la vicecampionessa olimpica è stata venduta per 375mila dollari, più del doppio rispetto alla conterranea. Questo rappresenta una ferma volontà, da parte del club francese, di ipotecare la giocatrice a qualsiasi prezzo e rafforzare ancora di più la rosa in vista della prosecuzione del cammino in Champions League. Dall’altra parte, lo Houston Dash ha a disposizione un bel gruzzoletto con cui poter comprare calciatrici capaci di dare la svolta, cosa che, nella passata stagione, non è avvenuta.

Altra brasiliana, altro trasferimento. Anche Adriana, precedentemente calciatrice del vittorioso Orlando Pride, che nella passata stagione ha fatto doblete e vinto tutto l’immaginabile in terra americana, macinando anche record su record, ha scelto di lasciare la National Women’s Soccer League. A suscitare particolare interesse, nel suo caso, sono due aspetti: la cifra, e la squadra da lei scelta. Stando a SoccerDonna, la calciatrice classe 1996 è stata venduta dal Pride a 90mila dollari alla squadra di Saudi Premier League dell’Al-Qadsiah. La decisione di scegliere un campionato “minore” come quello dell’Arabia Saudita può essere letto con una duplice valenza, due facce della stessa medaglia in cui una è molto positiva, l’altra molto negativa: la prima, quella positiva, testimonia il desiderio di far crescere campionati che ancora non si conoscono portando un po’ di qualità e tecnica, cose che alla calciatrice non mancano; l’altra, quella negativa, si può leggere come un “farsi abbindolare” dal denaro, tralasciando quanto detto e fatto da determinati paesi nei confronti delle donne, andando anche contro quanto fatto nella lettera alla FIFA da molte calciatrici, schierate apertamente contro il Campionato del Mondo in Arabia Saudita. Si sa che, in fondo, pecunia non olet. Ci si augura, dunque, che la giocatrice abbia deciso di trasferirsi in un club Saudita per dare il suo apporto al suo sviluppo, e non per la seconda motivazione.

Giorgia Spinelli, Bologna: “Sono qui per aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo. Una gioia immensa segnare dopo tanto tempo”

Giorgia Spinelli assieme alla sua compagna di squadra Linda Tucceri Cimini (Photo Credit: Bologna FC 1909)

Il Bologna ha centrato domenica la sua tredicesima vittoria in diciotto partite di Serie B, grazie al 2-1 ottenuto in casa contro il Brescia, risultato che ha consentito alla squadra di Matteo Pachera di consolidare il quarto posto e di restare a tre punti dal Genoa che occupa quel terzo posto che significherebbe la salita nella massima serie.
Contro il Brescia, c’è stata una calciatrice che, sebbene difenda, è riuscita a tornare a mettere la palla in rete: stiamo parlando di Giorgia Spinelli, difensore classe ’94 che dopo aver indossato maglie come Stade de Reims, Milan, Sampdoria, Fiorentina e Como Women ha scelto di tornare in cadetteria vestendo a gennaio la divisa del Bologna e nel match vinto contro le bresciane ha ripreso il discorso col gol, segnando una marcatura che mancava dal 2023, quando entrò nelle marcatrici nel 2-1 della Sampdoria sul Pomigliano nella 2a giornata della Prima Fase di Serie A.
Ed è proprio Giorgia la protagonista della nostra intervista di oggi.

Giorgia, qual è per te il significato di calcio?
«Il calcio è molto più di uno sport: è passione, impegno e sacrificio. È il filo conduttore della mia vita, la mia più grande scuola. Mi ha insegnato a superare ogni ostacolo, a credere nei miei sogni e a non arrendermi mai».

Cosa ti ha portato a diventare un difensore?
«Fin da piccola mi è sempre piaciuto difendere la porta e proteggere la mia squadra. Mi sento a mio agio nel ruolo di difensore, nel dare sicurezza alle mie compagne. Il senso di responsabilità e la voglia di essere decisiva nei momenti cruciali mi hanno spinto a diventare difensore anche se ogni tanto mi piace anche attaccare e perché no fare gol».

Sei al Bologna da quasi un mese. Perché hai deciso di diventare rossoblù?
«Ho scelto il Bologna perché è un progetto ambizioso, adoro le sfide. Voglio dare il mio contributo per aiutare la squadra a raggiungere il nostro obiettivo e ritrovare fiducia in me stessa. Qui ho trovato un ambiente stimolante, un gruppo unito e tanta voglia di crescere».

Per te, si tratta della tua seconda esperienza in Serie B, dato che sette anni fa hai partecipato a questo campionato con l’Inter Milano. Che differenze hai notato tra la cadetteria di quel tempo e quella di oggi?
«Negli ultimi anni, la Serie B è cresciuta molto sotto ogni aspetto. Il livello tecnico e tattico è più alto, le squadre sono più organizzate e la preparazione fisica è migliorata notevolmente. L’evoluzione del calcio femminile ha reso il campionato più competitivo, con partite sempre più equilibrate e intense».

Parlando sempre del tuo passato, non si può menzionare il tuo triennio in Francia allo Stade de Reims. Cosa ti ha lasciato l’avventura transalpina?
«L’esperienza allo Stade de Reims è stata fondamentale per la mia crescita, sia dentro che fuori dal campo. Essere capitano per tre anni e vincere un campionato sono stati momenti indimenticabili, che mi hanno dato responsabilità, consapevolezza e emozioni uniche. Ho imparato a gestire situazioni diverse, a guidare una squadra e a confrontarmi con una mentalità calcistica differente. È stata un’avventura che mi ha arricchito profondamente e che porterò sempre con me».

Ma torniamo al presente, dove il Bologna si trova al quarto posto dopo diciotto giornate di campionato, a tre punti c’è il Genoa che occupa quella terza piazza che varrebbe la Serie A…
«Il campionato è ancora lungo e ogni partita sarà decisiva. Sappiamo di avere un obiettivo chiaro e lavoriamo ogni giorno per raggiungerlo. Essere a tre punti dalla promozione ci dà consapevolezza, ma anche la responsabilità di continuare su questa strada senza abbassare la guardia».

Commentiamo la vittoria arrivata domenica contro il Brescia: in che modo, secondo te, il Bologna ha avuto la meglio sulle biancazzurre?
«Siamo state solide, compatte e abbiamo interpretato la gara con il giusto atteggiamento. Abbiamo saputo sfruttare le occasioni e gestire i momenti chiave della partita con maturità. È stata una vittoria importante che ci dà ulteriore fiducia».

Contro il Brescia, è arrivato il tuo primo gol con la maglia delle felsinee. Una rete molto importante per te, dato che torni a segnare dopo tre anni. Che emozioni hai provato, quando hai buttato la palla oltre la linea di porta?
«È stata una gioia immensa. Segnare è sempre speciale, ma farlo in un momento così importante ha un valore ancora più grande. È stato un gol che mi ha dato emozioni forti e che voglio dedicare alla squadra e a chi mi sostiene sempre, in primis a mamma e papà».

Adesso, per il Bologna c’è la sfida contro l’Arezzo. Una gara che sulla carta può essere alla portata, ma le insidie sono sempre dietro l’angolo.
«Non dobbiamo fare l’errore di sottovalutare l’avversario. Ogni partita in questo campionato è difficile e va affrontata con la giusta concentrazione. Sarà fondamentale mettere in campo la stessa determinazione e mentalità che ci hanno portato fin qui».

Parliamo di una delle tue ex squadre, ovvero la Sampdoria che dovrà lottare con le unghie e coi denti per rimanere nella massima categoria. Pensi che possano farcela a centrare la salvezza?
«La lotta per la salvezza è sempre complicata, ma la Samp ha le qualità per giocarsela fino alla fine. Dovranno crederci e sfruttare al meglio ogni occasione».

Tra poche settimane, l’Italia inizierà il suo 2025 giocando contro Galles e Danimarca per le prime giornate di Nations League. Quanto saranno fondamentali, secondo te, queste partite in vista degli Europei di quest’estate?
«Fondamentali, perché rappresentano un banco di prova importante in vista degli Europei. Serviranno per testare la squadra, consolidare il gruppo e arrivare alla competizione con la giusta mentalità e condizione».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«Oltre al calcio, lavoro in smart working nel reparto amministrativo della Lion Ecom Agency, un’agenzia specializzata nel gestire il business online di clienti nel mondo della moda con un focus esclusivo sul settore dell’abbigliamento. Nel tempo libero, trascorro momenti con amici e famiglia, che sono pilastri fondamentali nella mia vita».

Quali sono i tuoi propositi per il 2025?
«A livello calcistico, il mio obiettivo è portare il Bologna il più in alto possibile e continuare a dare il massimo per la squadra. A livello personale, voglio crescere ancora, migliorarmi e affrontare ogni sfida con determinazione, sia in campo che fuori».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Bologna FC 1909 e Giorgia Spinelli per la disponibilità.

Como Women, altro passo falso: sarà ancora “Poule Retrocessione”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italaino

“Se esiste la più piccola possibilità che qualcosa possa andare male, allora andrà male…”, è questo ormai il motto dei tifosi lariani che in tre partite hanno visto letteralmente sgretolarsi un sogno che si stava realizzando: vedere le ragazze della Como Women competere nella “poule scudetto”, mini competizione riservata alle prime cinque della classe. Un sogno che le lariane avevano saldamente in pugno e che hanno visto svanire nel giro di un mese, più per episodi sfortunati che per demerito loro.

Il primo tempo, come ormai da copione che va avanti da inizio campionato, vede le ragazze di mister Sottili molto più agguerrite delle rivali partenopee che, comunque, riescono a impensierire, (e non poco), la retroguardia lariana.

A una manciata di minuti dall’intervallo, è la slovena Kramzar a portare in vantaggio la formazione ospite che vede la poule scudetto in virtù del risultato di Milano dove la Juventus capolista si stava divertendo a prendere a pallonate le rossonere (finirà poi 0-6 in favore delle bianconere).

Alla fine del primo tempo, sugli spalti, sembrava di essere ritornati tutti adolescenti: merito della Panini e della lega di serie A femminile che avevano deciso di omaggiare tutti i tifosi con uno splendido album di figurine dedicato alle calciatrici; su ogni seggiolino e in tutti gli stadi delle competizioni femminili dell’odierna giornata di serie A, venivano dati in omaggio, a ogni tifoso, un album contenente due pacchetti di figurine. L’iniziativa è stata molto apprezzata dai presenti, si sentivano dialoghi tipo: “ho una Pellinghelli doppia da scambiare, avete la Sabatino?”, o ancora “mi date la Rosucci per una Merlo”? Insomma, un bel regalo apprezzato da tutti! 

E così, tra una figurina e l’altra, si arriva al secondo tempo che vede un Napoli molto più battagliero rispetto alla prima frazione di gioco. Infatti dopo appena quattro minuti, arriva la rete del pareggio e tre minuti dopo il 2-1 per le napoletane, frutto di una splendida azione da solista di Banusic, una giocata maestrale, da applausi.

Eppure le nostre ragazze non stavano giocando affatto male, anzi: le occasioni non sono mai mancate, ma è nel momento decisivo che quella palla non vuole proprio entrare nella porta avversaria, tranne verso il minuto settantasette quando ancora Kramzar firma il 2-2.

Dieci minuti più recupero… a questo punto era lecito crederci un po’ di più ma, evidentemente, il destino aveva altro in serbo ( e anche in croato): tre minuti dopo, le partenopee si portano sul 3-2 per chiudere definitivamente la contesa un attimo dopo mettendo a segno la quarta rete.

Si conclude così la gara e anche il sogno lungamente accarezzato: per Rizzon e compagne sarà nuovamente battaglia nella “poule retrocessione”, che vede in gara le squadre dal sesto al decimo posto. Per fortuna dal prossimo anno non ci sarà più questo strano regolamento, e il campionato si disputerà in ventidue giornate di gioco: infatti al termine di questo, dalla serie A retrocederà solo una squadra mentre, in contemporanea, dalla B ne saliranno tre. 

Sono più che sicuro che le ragazze sapranno onorare al meglio il torneo che inizierà a marzo e faranno tesoro di tutti gli errori fin qui commessi. 

Natanaele Rullo

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