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Germania – Galles 0-0: bavaresi sempre più vicine alle Olimpiadi di Parigi

La Germania ce l’ha fatta! La parità per 0-0 raggiunta contro il Galles (accompagnata dalla agevolazione della sconfitta della Danimarca per 0-1 contro l’Islanda nell’ultima giornata della fase a gironi) è stata sufficiente alla qualificazione ai playoff della Women’s Nations League in corso. Le bavaresi, quindi, hanno un posto certo nella finale della competizione, con prospettiva alle Olimpiadi 2024.

In partita hanno ha avuto un buon possesso palla, ma l’allenatore Horst Hrubesch è rimasto deluso dalla assenza di risultati in attacco: ciò, infatti, ha consegnato al Galles l’unico risultato migliore nel Gruppo 3 della Lega A (squadra che, oltretutto, ha subito 15 goal nelle altre cinque sfide, compresa la sconfitta per 5-1 contro la stessa Germania il 27 ottobre). Un ottimo primo tempo ha visto il Galles creare le occasioni migliori, con Rachel Rowe che ha colpito il palo con un tiro di sinistro; dall’altra parte sono state Alexandra Popp e Svenja Huth a guidare la linea (l’ala del Bayern Monaco Klara Bühl è stata l’unica rappresentante del club nell’undici titolare, anche se Giulia Gwinn e Linda Dallmann sono entrate come sostitute). La Germania ha continuato a cercare la vittoria, ma l’unità difensiva delle sfidanti ha resistito fino ai tempi supplementari, quando Clark ha salvato in extremis su Buhl.

Nella medesima giornata, Germania e Danimarca risultavano a pari punteggio e l’incapacità della prima citata di segnare ha dato alle danesi la possibilità di tornare in testa al girone: tuttavia, l’attaccante del Bayern Monaco Karólína Lea Vilhjálmsdóttir (attualmente in prestito al Leverkusen) ha portato l’Islanda alla vittoria con un gol ben realizzato al 77′, mentre la Danimarca ha superato l’Islanda per 20 a 6, percui è stato un bene che la Germania non abbia subito un destino simile nella partita che ha disputato!

Si ricorda che le tedesche hanno vinto tutti e cinque i precedenti incontri con il Galles con un punteggio complessivo di 39-1. Ora la loro scommessa andrà avanti: non resta che tenerle d’occhio per scoprire cosa riserva loro il futuro più vicino, in attesa dell’incontro del prossimo febbraio con Francia, Spagna e Olanda per il sorteggio delle Final Four.

Nazionale Femm. Futsal – L’Italia c’è e se la gioca, ma la Spagna vince 3-1. Salvatore: “Competitive sì, ma non possiamo permetterci il lusso di distrarci”

Credit: Figc

Senza dubbi, la migliore Italia mai vista con la Spagna. Eppure non è sufficiente a battere la squadra regina d’Europa. Le Azzurre giocano match pari, per lunghi tratti prendendo per mano l’iniziativa del possesso palla – cosa più unica che rara contro una squadra maestra di questo fondamentale – ma alla fine Coppari e compagne sono costrette ad alzare bandiera bianca. A Scandicci finisce 3-1 – con l’unica rete dell’Italia siglata da Gaby Vanelli in chiusura dei 20’ iniziali – la prima delle due amichevoli in programma, in cui l’Italfutsal si prende comunque i meritatissimi applausi dei tifosi azzurri presenti sugli spalti del Palazzetto dello sport della cittadina toscana. Domani alle ore 19, sempre in diretta su figc.it, il secondo match contro la Roja.

“Abbiamo approcciato con una maturità e un’intensità importante, cosa che avevamo già registrato negli allenamenti – racconta a caldo il tecnico Francesca Salvatore -. Poi però tenere questo ritmo, fisico e mentale, per tutto il tempo per noi è ancora complicato, mentre loro lo fanno in maniera magistrale riuscendo a cambiare passo nei momenti di difficoltà. Ciò che non possiamo fare è andare allo scontro fisico e distrarci perché sotto quel profilo non concedono nulla: il rischio è quello di perdere la concentrazione prendendo gol, come accaduto, anche in virtù di questa situazione. Però ci portiamo via l’essere stati competitivi, è stata una prestazione che ci conforta, al netto del risultato”.

La partita. In partenza Francesca Salvatore sceglie Sestari fra i pali, Borges centrale, Coppari e Adamatti laterali e Boutimah in punta. La prima occasione, al 2’, è per l’Italia: dopo una bella circolazione la palla arriva proprio a Boutimah che, liberatasi davanti a Silvia, viene chiusa dal portiere spagnolo. I minuti scorrono veloci, non ci sono grandi occasioni da gol, ma l’intensità è altissima, la sfida molto bella e fra le due squadre è l’Italia a fare la partita, cosa probabilmente mai accaduta prima contro le campionesse d’Europa. Al 13’ il primo momento di difficoltà: Belli ha una grande occasione, sulla quale Silvia è strepitosa e 30’’ più tardi la Spagna punisce con una ripartenza perfettamente finalizzata da Irene Cordoba, una delle due fenomenali gemelle classe 2003 delle Furie Rosse. Sotto 1-0, Coppari e compagne rischiano di subire il raddoppio al 15’, ma Sestari è strepitosa su Sotelo. È il primo vero momento di supremazia spagnola e al minuto 17’ il 2-0 arriva sugli sviluppi di un calcio di punizione, con Noelia che insacca sul secondo palo. Ma è nella massima sofferenza che le Azzurre la riaprono a 2’ dalla fine: Vanelli strappa palla in pressione alta, Boutimah la serve nuovamente premiandone la corsa che vale il tocco del 2-1. Ad appena 12’’ dalla fine la Spagna può sfruttare un tiro libero concesso per fallo di Borges su Irene: dai 10 metri Vanessa Sotelo viene chiusa dalla spaccata della solita Sestari.

Nei minuti iniziali della ripresa l’equilibrio prosegue, con la Spagna più pericolosa in fase offensiva e Sestari è chiamata a un paio di interventi importanti. Coppari e compagne però non si spaventano e continuano a giocare con grande personalità. A metà tempo esatto un rilancio di Sestari pesca Berté che da posizione defilata prova il pallonetto su Ariadna Perez – il subentrato portiere delle Furie Rosse classe 2005 – ma il tocco sotto si spegne sul palo esterno. A 2’ dalla fine, col punteggio ancora inchiodato sul 2-1 del primo tempo, Francesca Salvatore decide di giocarsi il portiere di movimento: è Renata Adamatti a indossare la maglia del ‘power play’, ma alla prima circolazione Peque intercetta palla e infila in rete il gol del 3-1. Finisce così a Scandicci: nonostante un’ottima prova, le Azzurre escono sconfitte dalla prima amichevole contro le campionesse d’Europa in attesa del rematch di domani.

ITALIA-SPAGNA 1-3 (1-2 pt)
ITALIA
Sestari, Coppari, Borges, Boutimah, Adamatti, Praticò, Grieco, Mansueto, Belli, Berté, Dal’Maz, Ferrara, Carturan. Ct Salvatore
SPAGNASilvia, Peque, Sotelo, Anita, Samper, Noelia, Laura, Marina, Luci, Benete, Ari, Una, Sanz, Irene. Ct Pons
MARCATORI: 12’31’’ Irene (S), 16’18’’ Noelia (S), 18’03’’ Vanelli (I), 18’30’’ Peque (S)
AMMONITI: 12’ pt Dal’Maz (I), 19’ Borges (I), 14’ st Berté (I)
ARBITRI: Simone Zanfino (ITA), Stefania Candria (ITA), Federica Grasso (ITA), CRONO: Letizia Macca (ITA)

Clemente Santonastaso, ds Pomigliano: “Daremo filo da torcere a tutti perché è nel nostro stile e nella nostra anima”

Credit Photo: Bruno Fontanarosa - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La pausa della Serie A femminile per consentire alla Nazionale di giocare le ultime partite della Nations League è un’occasione per fare un primo bilancio su questo inizio di stagione. Per quanto riguarda il Pomigliano, cinque punti nelle prime nove, ad analizzare il comportamento della squadra nel girone d’andata è il Direttore Sportivo Clemente Santonastaso, che ha parlato così ai microfoni ufficiali del club:

“Pomigliano per me è una grandissima opportunità ed esperienza. L’impatto con il calcio femminile è stato interessante e stimolante, ho scoperto un mondo dove c’è tanto da fare a livello professionale e tecnico. Alla fine il mondo del calcio è sempre lo stesso, ed è questa la cosa bella: si parla la stessa lingua e si lavora sulle stesse cose. Mi trovo molto bene, ringrazio la famiglia Pipola per questa opportunità e per non farci mai mancare nulla di ciò che ci serve”.

“Questo inizio di stagione è stato particolare: siamo partite bene, con due grandi prestazioni con Juve e Sassuolo, poi abbiamo avuto un calo mentale e ora siamo in ripresa. Posso dire che avremmo meritato qualche punto in più, la classifica dovrebbe essere migliore per le prestazioni fatte. Però il calcio è strano, ci teniamo quello che abbiamo ottenuto sapendo che siamo in credito con la fortuna. Ora stiamo lavorando per il ritorno in modo da non compiere più gli stessi errori, siamo consapevoli che possiamo fare e dare molto di più”.

“Ora sarà un altro campionato: le difficoltà aumentano, le giornate diminuiscono… ogni partita è un’occasione per racimolare punti in vista delle Poule finali. Vedo un bello spirito di gruppo nella nostra squadra, lo staff lavora bene e la società è pronta a intervenire laddove serve”.

“Il nostro livello si è alzato, daremo filo da torcere a tutte le squadre perché è nel nostro stile e nella nostra anima, lo dice la storia del club e delle persone che lo compongono. Pomigliano merita tanto per i sacrifici che fa questa proprietà, per citare lo slogan vogliamo restare in Serie A con le unghie e con i denti”.

Andrea Soncin, tecnico Nazionale femminile, afferma: “Grande risultato per un grande lavoro di gruppo”

Credit Photo: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’Italia ritrovata del mister Andrea Soncin, supera la Svizzera e si proietta al secondo posto della Uefa Nations League, al termine del match il tecnico visibilmente soddisfatto ha dichiarato: “ Ho festeggiato con tutto il gruppo al centro campo, con onore. Indicazione, questa, che fin dal primo momento le ragazze hanno messo qualcosa di loro, nella costruzione di questo gruppo, il merito di questa sera va assolutamente alla grandissima determinazione che si è avuta dal primo giorno, ed era giustissimo (a fine gara) festeggiare tutte insieme”.

“E’ una emozione incredibile, allenare questo gruppo, si creano creano dei legami forti c’è uno scambio continuo di emozioni. Per un allenatore è il massimo che si possa creare, abbiamo tracciato un nuovo percorso, la squadra ha fatto certamente delle buone prestazioni ma c’è ancora tanto da lavorare ma questi grandi risultati ci danno un po’ di parametri di cosa questo gruppo può ambire”.

Il punto di svolta sarà stata la vittoria sulla Spagna, in trasferta, dove le azzurre hanno conquistato tre preziosi punti: “Questo richiede tempo e la disponibilità delle ragazze, un processo che determina ad ogni passo una costruzione di identità di gioco e gruppo, da qui in poi cercheremo di creare ancora dei legami più forti”.

Lo Stadio “Tardini di Parma”, dopo la vittoria della nostra Nazionale contro la Lituania (che portò la qualificazione ai Mondiali) ha portato ancora fortuna ai nostri colori, ed il tecnico ha confermato quanto calore ( e nella gelida serata era essenziale) ha portato il pubblico: “C’è stata una grande accoglienza, come sempre, uno dei nostri obbiettivi è appunto creare questo grande entusiasmo con le grandi prestazioni e portare tanta gente allo stadio in tutti gli stadi nei quali andremmo a giocare”.

“Il lavoro svolto è stato a 360°, afferma in chiusura il mister, ovviamente diverso dal lavoro dei Club poiché hai meno momenti di incontro e devi svolgere il tutto per i pochi momenti e devi essere preciso sui focus, il primo approccio che c’è stato è quello di dare merito alla chiamata azzurra. La convocazione non dà nessuna certezza al giocare sul campo, va continuamente conquistato il posto in base a ciò che la calciatrice esegue ogni giorno nel proprio Club e questo aumenta la competizione interna, ma sopra tutto per alzare il nostro livello”.

Paesi Bassi-Belgio 4-0: Egurrola manda le Neerlandesi alle Finals in un finale folle

Il finale di Paesi Bassi-Belgio, unito alla sfida Scozia-Inghilterra, è entrato già negli annali del calcio femminile internazionale. È stato un vero e proprio turbinio di emozioni. Al 90′ lo score recitava: Paesi Bassi-Belgio 2-0, Scozia-Inghilterra 0-5. Con questi risultati, la differenza reti tra Neerlandesi ed Inglesi era pari, ma le britanniche avevano al loro attivo più gol, e pertanto avevano l’accesso alla fase finale della UEFA Women’s Nations League.

Nel recupero è invece successo di tutto. Prima Egurrola, al 91′, di testa, rimetteva in rete un pallone precedentemente finito sulla traversa, qualificando momentaneamente le sue alle Finals per tentare l’accesso all’Olimpiade. Un paio di minuti più tardi, calava il gelo al Willem II Stadion, dovuto al gol di Bronze che ristabiliva la situazione. Al 95′, ancora Egurrola  trovava il gol del 4-0 che qualificava – questa volta definitivamente – i Paesi Bassi alle Finals, con la possibilità di giocarsi l’accesso a Parigi 2024.

Una doppietta che fa seguito alle reti di Beerensteyn, che al 34′ e al 54′ aveva siglato le due reti che avevano aperto l’incontro. Approfittando di un Belgio combattivo il giusto ma poco cattivo nelle ripartenze, le Olandesi hanno impresso un alto ritmo che non permetteva alle avversarie di uscire dalla metà campo, portandosi sul doppio vantaggio e potendo così concentrare l’attenzione al risultato dell’altra partita. E nonostante un po’ di tensione e frettolosità, la squadra di Joncker ha raggiunto l’obiettivo prefissato. Per le Finals però, occorrerà non commettere errori, poiché si giocherà in gara secca.

IL TABELLINO

PAESI BASSI (4-3-3): van Domselaar; Brugts (66′ Miedema), Janssen (73′ Snoeijs), Dijkstra, Pelova (88′ Jansen); van de Donk, Spitse (73′ Casparij), Egurrola; Martens, Beerensteyn (88′ Leuchter), Roord. C.T.: A. Joncker

BELGIO (4-3-3): Evrard (90’+3′ Lemey); Deloose (76′ Philtjens), Kees, Cayman, Delacauw (46′ Blom); Vanhaevermaet, De Caigny, Missipo (76′ Fon); Detruyer, Wullaert, Wijnants (76′ Vangheluwe). C.T.: I. Serneels

Marcatrici: 34′ e 54′ Beerensteyn, 90’+1′ e 90’+5′ Egurrola

Ammonizioni: 55′ Missipo (B)

Arbitro: Stéphanie Frappart (FRA)

Note: recupero pt 2′, st 5′

L’Inghilterra stravince il derby internazionale più antico di sempre, ma la sua impresa nel girone sfuma al 95’!

Photo Credit: Pagina Instagram ufficiale della nazionale Inglese femminile (lionesses)

Era il 30 novembre 1872. Quando durante la celebrazione del loro santo patrono gli scozzesi decisero di dare i natali alla rivalità calcistica più antica di sempre, Inghilterra-Scozia. Questa partita giocata per l’appunto durante il Saint Andrew’s Day viene tuttora riconosciuta come la prima partita internazionale ufficiale della storia. Questo rapporto antagonistico ovviamente non si limita soltanto a livello sportivo, ma proviene senz’altro da una matrice ideologica e culturale intrinseca nelle radici delle rispettive nazioni.

Nel 2021 Paul Goodwin, co-fondatore della Scottish Football Supporters Association (nda il sindacato dei tifosi scozzesi), rilasciò una breve intervista all’Huffington post in cui dichiarava “È una rivalità a 360 gradi. Loro sono un grande paese, noi siamo piccoli. Loro hanno il campionato più ricco al mondo, noi abbiamo un campionato povero. Entrambi sosteniamo di avere inventato per primi il gioco del calcio. Come se non bastasse, le tensioni politiche tra Londra e Edimburgo, e l’ombra sempre incombente di un referendum sull’indipendenza, hanno animato la rivalità sportiva”. 

Questa dualità non avviene solo nel calcio ma anche in altri sport; come ad esempio nel rugby dove gli scozzesi sono soliti chiamare “caccia al pavone” le partite giocate contro gli inglesi, storicamente accusati di vanità e presunzione. 

Nonostante tutto ciò, nei giorni antecedenti alla sfida di Uefa Nations League si sono sollevate numerose polemiche. La sorte ha deciso infatti che il futuro delle Lionesses dipendesse dal risultato dell’ultima giornata, proprio contro le eterne rivali della Scozia. Verrebbe da pensare che non possa esserci nessun biscotto, se non fosse per il fatto che alle Olimpiadi le nazionali britanniche (Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord) parteciperebbero come Team GB.

In sostanza, nonostante Scozia-Inghilterra sia l’inimicizia britannica per eccellenza, quotidiani come il Guardian e Forbes si sono a lungo domandati se fosse giusto che la UEFA non tenesse conto del rapporto tra le giocatrici dei due paesi. 

Metà della squadra scozzese infatti gioca nella Super League femminile inglese, ed essendo eleggibile per le Olimpiadi avrebbe interessi nella qualificazione dell’Inghilterra. 

La Ct delle Lionesses Sarina Wiegman prima del match ha smentito questa eventualità, rimarcando l’importanza di questo incrocio tra le due nazioni. Il commissario tecnico dei Paesi Bassi Andries Jonker invece si è ribadito contraddetto additando la colpa all’organizzazione.

Con questo clima teso si è arrivati ad un partita, che come detto precedentemente, già di per sé aveva una carica emotiva elevatissima. Come era facilmente pronosticabile, la maggior parte del pubblico presente a Glasgow era di origine scozzese ed ha spinto le proprie beniamine alla vittoria del derby, fregandosene della qualificazione olimpica per la selezione della Gran Bretagna.

Ad Hampden Town però l’Inghilterra femminile è arrivata sul piede di guerra rifilando uno storico sei a zero.

Le Leonesse che hanno trovato la gioia del gol quest’oggi sono state rispettivamente: Greenwood (13’), Lauren James (38’/39’), Bethany Mead (45’+1’), Kirby (49’) e Bronze (90’+3’).

Al termine della propria gara l’Inghilterra era qualificata alle fasi successive, ma con un occhio ben fisso sull’altro campo dove proseguiva in l’incontro tra Paesi Bassi e Belgio. 

L’Olanda era avanti per tre a zero e con questo risultato grazie alla differenza reti ad avere la meglio sarebbero state appunto le ragazze di Sarina Wiegman. Al 90+5’ arriva la doccia fredda, il gol dell’olandese Egurrola firma il contro sorpasso in classifica a tempo scaduto!

Nulla da fare dunque per le inglesi che si devono accontentare di una pesantissima seconda posizione nel girone.

Geyoro sorprende il Portogallo al 93′ e trascina la nazionale francese alle Final Four

La Francia ha trovato il successo al termine di una combattuta sfida contro il Portogallo: è stata una rete di Grace Geyoro (in campo dal 68′, arrivata in sostituzione a Clara Mateo) nei minuti di recupero, a permettere alle Bleues di chiudere con 16 punti e senza alcuna sconfitta, il Girone A2 di questa Nations League. Unico gruppo a non aver perso un duello, ha dimostrato di voler preservare il proprio dato statistico.

Per quella che è stata l’ultima partita della fase a gironi, il coach Hervé Renard ha scelto di apportare alcune modifiche rispetto agli schieramenti precedenti: Sakina Karchaoui è stata riportata sulla corsia sinistra, ad accompagnarla in questa linea difensiva Estelle Cascarino, Maelle Lakrar ed Eve Perisset; al centro, invece, Clara Mateo, Léa Le Garrec in pieno asse e Amel Majri sull’opposto. Mentre Julie Dufour ha vissuto il suo primo mandato sulla sinistra, Viviane Asseyi è stata posizionata in attacco, sostituita da Vicki Becho alla sua destra. In porta Solène Durand, alla sua quarta selezione.

È stato un inizio di gara difficile, a rilento causa varie palle perse e fuorigioco fischiati seppur assenti; i primi 45 minuti hanno visto le azzurre provare a centrare la porta, soprattutto in risposta agli avvenimenti avversari che non facevano presagire nulla di buono. La squadra di Renard, in particolar modo nella fase iniziale, ha avuto molta difficoltà a costruire il proprio gioco in modo corretto e pulito, contro un Portogallo che si è rivelato più fisico del solito.

Al ritorno dagli spogliatoi si sono susseguiti vari botta e risposta che non hanno portato alcuna squadra ad una concretezza assoluta. Scattata l’ora, però, grossa lamentela del pubblico portoghese per un fuorigioco segnalato ma non pervenuto! Un errore esterno che si potrebbe rivelare insidioso per la formazione rossa, a rischio retrocessione in lega B.
Intanto Bacha e Company hanno continuato a pressare e, pur trovando dall’altra parte una difesa efficiente e vari segnali di pericolosità, quando tutto sembrava ormai concluso, su costruzione con cross di Becho (deviato leggermente da Malard) è arrivato il goal delle francesi che ha sancito la vittoria finale ed una vera e propria beffa per le sfidanti.

Ora le Bleues attenderanno il 21 ed il 22 febbraio per l’incontro con le qualificate Spagna, Germania e Olanda in occasione della Final Four.

Libertas Cerreto, ai saluti Annalisa Ianniello, Antonella D’Angelo e Annalisa Tirozzi

Credit: Lib. Gianni Loia C5 Femminile

In casa Libertas Cerreto, squadra che milita nel girone D di Serie B del futsal, sono state ufficializzate tre uscite. Le campane nelle ore scorse, dopo la sconfitta arrivata sul parquet delle siciliane del Ragusa per 7-2 con reti di Denise D’Agostino e Reby Antonaci, hanno annunciato, infatti, l’addio a tre calcettiste.  La stessa società ha salutato e ringraziato, tramite un comunicato, le pedine di movimento Antonella D’Angelo e Annalisa Tirozzi oltre all’estremo difensore Annalisa Ianniello.  Si dividono, quindi, le strade tra la Libertas Cerreto e le tre atlete approdate in estate nel quintetto sannita.

Federica Cappelletti, Presidente Divisione Calcio femminile FIGC, afferma: “Il pregio di Paolo era vedere sempre tutto in positivo”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Federica Cappelletti, vedova dell’amato Paolo Rossi dal giugno 2023 Presidentessa della Divisione di Calcio Femminile FIGC, ha rilasciato una intervista alla  “Gazzetta dello Sport”, ricordando così l’ex attaccante della Juventus a pochi giorni dall’anniversario della sua scomparsa.

“Il pregio di Paolo era vedere sempre tutto in positivo, afferma la moglie Federica ricordando il grande Paolo, cercava e trovava il bello delle cose, anche quelle più travagliate, più contraddittorie. Solo così è riuscito a fronteggiare tutto quello che gli è capitato, dagli infortuni al calcioscommesse. Il difetto è che si fidava troppo delle persone, forse l’altra faccia del suo pregio. Ho misurato dopo la sua morte quanto molti si siano approfittati di lui e abbiano usato il suo nome”.
Momenti certamente strazianti per una famiglia, dove si deve convivere con un dolore immenso per una malattia che non trova rimedio, e la forza di Federica nel ricordare e trovare la forza di esprimere questi pensieri su di un dolore personale è certamente lodevole.
Aveva dei dolori alle ossa, ma da calciatore si era rotto tutto. Le analisi erano tranquillizzanti. Andammo a febbraio 2020 in viaggio alle Maldive, gli avevo organizzato, con le bambine, il rinnovo a sorpresa del nostro matrimonio. Al ritorno ho visto che gli calavano i pantaloni, tanto era dimagrito. Alla tac i medici sbiancarono e io capii. Aveva un tumore al polmone, già con metastasi alle ossa. Facemmo tutte le terapie. Stava meglio, riusciva a fare i collegamenti con le tv. Furono due mesi difficili ma intensi, di condivisione e intimità. Poi si ruppe il femore e tutto precipitò. Era consapevole, anche se io ho sempre cercato di tenere viva una speranza, ho continuato a fare progetti. Alla fine abbracciò le due bambine e il figlio maggiore, Alessandro, e poi si addormentò sulla mia spalla”.

Il grande calciatore della nostra Nazionale, era mancato all’ospedale di Santa Maria alle Scotte di Siena la sera del 9 dicembre 2020, all’età di 64 anni, a causa di un tumore ai polmoni che l’aveva colpito mesi addietro. Il funerale si è svolto tre giorni dopo presso la cattedrale di Santa Maria Annunciata a Vicenza, dove la salma di Rossi è arrivata portata dai suoi storici compagni. Il giorno precedente, pur tra le restrizioni dettate dalla contemporanea pandemia di COVID-19, migliaia di persone gli avevano reso omaggio presso la camera ardente allestita eccezionalmente sul terreno dello stadio Romeo Menti. Dopo i funerali, il feretro è giunto a Perugia, città di origine della vedova Federica, per delle cerimonie più riservate dapprima al cimitero monumentale e poi allo stadio Renato Curi, prima di ricevere definitiva sepoltura a Bucine.

Nazionale U16 – Il 2023 si chiude con uno stage di quattro giorni a Coverciano: Dessì convoca 24 calciatrici

Credit Photo: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Dopo l’esordio internazionale avvenuto con l’amichevole in Svizzera di novembre, la Nazionale Under 16 chiude il suo 2023 con uno stage in programma da lunedì 11 a giovedì 14 dicembre presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Il tecnico Marco Dessì ha convocato 24 calciatrici, di cui 22 classe 2008 e due – Anna Mallardi e Giulia Guerzoni – classe 2009.

L’elenco delle convocate

Portieri: Giorgia Cardarelli (Arezzo), Anna Mallardi (Juventus), Matilde Robbioni (Inter);
Difensori: Carlotta Bersanetti (Sampdoria), Elisa Bertero (Juventus), Camilla Carosi (Roma), Nina Cocconi (Genoa), Michela Mariotti (Juventus), Sofia Pomati (Milan), Sara Terlizzi (Roma), Sofia Verrini (Inter);
Centrocampiste: Aurora Bonacorsi (Sampdoria), Laura Cortinovis (Atalanta), Iris Di Falco (Milan), Giulia Guerzoni (Sassuolo), Nicole Nizzoli (Sassuolo), Giada Peres (Milan), Alessia Sarti (Fiorentina), Veronica Zatta (Cittadella);
Attaccanti: Ginevra D’Agostino (Como), Vittoria De Gregorio (Napoli), Morena Gianfico (Napoli), Viola Petrillo (Inter), Annais Stendardi (Milan)

Staff – Tecnico: Marco Dessì; Coordinatore Nazionali Giovanili: Enrico Maria Sbardella; Assistente tecnico: Samantha Dolci; Preparatore atletico: Nicolò Marco Brigati; Preparatore dei portieri: Angelo D’Ignazio; Match analyst: Igor Graziani: Medici federali: Gloria Modica, Filippo Mario Topa; Fisioterapista: Federica Savini: Nutrizionista: Priscilla Castellani Tarabini; Segretario: Sabrina Filacchione

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