Il Cortefranca ha espugnato il campo della Triestina per 3-0, centrando così la sesta vittoria di fila in campionato e la leadership del Girone B d Serie C. La squadra si conosce molto bene, e c’è una da tanti anni uno dei punti di riferimento delle franciacortine: stiamo parlando della centrocampista classe ‘87 Simona Muraro, ex CS Franciacorta, Solleone, Olimpia Paitone e Chiari Women e ora veste la maglia rossoblu da tre anni, ed è intervenuta ai nostri microfoni.

Simona cos’è per te il calcio?
«Il calcio è sicuramente la più grande passione che coltivo sin da piccola, e allo stesso tempo mi fa sentire libera».

Cosa ti ha portato a giocare per il centrocampo?
«Situazioni di gioco e dal sistema che utilizziamo, ma dipende in base a come scendiamo in campo».

Come ti è entrata la passione per il pallone?
«A cinque anni mi sono appassionata del pallone vedendo il Milan e giocando con i miei cugini. Fino a quattordici anni pensavo che il calcio fosse solamente un gioco, poi ho iniziato a praticarlo con determinazione».

Qual è stata l’emozione più bella della tua carriera?
«Se parliamo di emozione più bella la vittoria del campionato di Eccellenza col Cortefranca, mentre la partita più bella quella vinta nel dicembre 2018 in casa del Brescia, quando abbiamo cominciato a capire che avremmo vinto il girone».

Hai una partita che vorresti rigiocare?
«Vorrei rigiocare lo spareggio per la Serie B col Fiammamonza con la maglia del Paitone, perché secondo me c’era la possibilità di fare meglio. Abbiamo dato tutto, ma vorrei rifarla per essere più dentro nella partita con meno emozione e meno ansia».

Parlando di quest’anno quale può essere secondo te l’obiettivo del Cortefranca?
«Vogliamo fare un campionato di vertice, provando a vincere tutte le partite».

Sei vittorie di fila e vetta del girone: quali sono i segreti di questi risultati?
«Sicuramente il gruppo unito e determinato, nel senso che remiamo nella stessa direzione, poi abbiamo alzato l’asticella con lo staff e con gli allenamenti».

La partita di domenica col Brixen Obi può essere la gara della svolta?
«Il Brixen è una delle squadre che potrà darci il filo da torcere, dovessimo vincerla saremmo più convinte di quello che stiamo facendo, e sarebbe importante per la svolta, ma anche se riuscissimo a fare punti con loro non avremmo ancora fatto niente, visto che abbiamo ancora da completare l’andata e poi tutto il girone di ritorno».

Quali possono essere secondo te le possibili rivali del Cortefranca?
«Secondo me possono essere il Trento e il Padova, che abbiamo già affrontate con le prime che sono la squadra migliore, Brixen e Venezia. Sicuramente le prime posizioni della classifica rispettano i valori in campo di questo girone».

Come stai vedendo il calcio femminile bresciano?
«Il calcio femminile bresciano è di buon livello, visto che sia il Brescia che noi stiamo facendo un buon campionato, e poi ci sono squadre maschili che si sono interessate come il Lumezzane. Secondo me c’è ancora del potenziale per fare meglio».

Ti piacerebbe avere un giorno lo status di professionista?
«Sì mi piacerebbe avere un giorno lo status da professionista».

Che persona sei fuori dal rettangolo di gioco?
«Sono una persona socievole, ma non estroversa, poi mi piace stare in compagnia. Sono dinamica e sportiva. Fuori dal calcio lavoro alla Decathlon, mi sono laureata in Scienze Motorie e faccio la massoterapista. Alleno i bambini del Cortefranca».

Hai ancora qualche obiettivo per i prossimi anni?
«Vorrei fare bene con il Cortefranca e continuare a giocare fino a che starò bene».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Cortefranca Calcio e Simona Muraro per la disponibilità.

Photo Credit: ASD Cortefranca Calcio

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.