Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Non solo Prima squadra. Anche il settore giovanile bolognese dimostra di trovarsi nell’era della crescita esponenziale.
Un progetto ambizioso, il cui fulcro rimane la valorizzazione delle giovani per arrivare ad un futuro di calciatrici fiduciose e formate; a rimarcarlo nei giorni scorsi Gianni Fruzzetti, direttore rossoblù, che sulla curva dello sviluppo dell’ala citata ha affermato:Bilancio e stagione positivi. Tutti gli anni organizziamo un torneo che vede coinvolte tutte le squadre ed è un modo per stare ancora insieme, allungare proprio la stagione e finirla nel migliore dei modi.

L’under 17? È forse quella che ci ha regalato più soddisfazione andando alla fase nazionale, ma anche la 12,15 e 13 hanno figurato molto bene.
La Primavera ha fatto un campionato così così, trovando varie difficoltà, ma siamo molto soddisfatti“.

Al momento ci si gode il presente. Alla base? L’educazione calcistica, l’orientamento verso le opportunità, l’attenzione allo sviluppo delle competenze: “Il prossimo step da fare è sicuramente portare qualche ragazza in Prima Squadraha continuato lo stesso -. Lo anticipo, quest’anno tre ragazze partiranno in ritiro proprio con quest’ultima, e cominceranno ad assaporare quella che è la professionalità“.

In occasione di una intervista formalizzata da BePiTV a marzo 2025 per la rubrica “B Woman”, poi, la figura aveva già descritto la curva positiva tracciata, arricchita da soddisfazione e visione a lungo termine: “Quando il Bologna mi ha scelto per questo progetto c’era un po’ un fuggi fuggi. Da tre anni è iniziato un percorso con una filosofia di lavoro dalle piccoline alla prima squadra; siamo passate da 60/70 ragazze a 150. Adesso Bologna sta diventando una realtà in cui tante vogliono venire, l’importante è costruire dal basso.

Ci vorrà un po’ di tempo, ma stiamo facendo questo percorso. Non abbiamo comprato nessun titolo, perché se non allarghi la base. L’idea è di creare un percorso comune dalle piccoline alle più grandi“.

Settori differenti, quindi, ma stessa identità per quello che ancora oggi si conferma un legame indissolubile tra realtà di natura importante.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.