Credit Photo: Alessandro Falsetti

Quando una nuova stagione é alle porte, affrontare il tema dell’orientamento, del presente e del futuro è fondamentale per la costruzione di un programma serio e passionale. Tra le attività che a breve riprenderanno il via c’è anche quella aretina, un’opera che, in fin dei conti, non si è mai fermata e risulta essere puntuale e costante in crescita e valorizzazione: l’Arezzo, infatti, è un club che intende evolversi in modo profondo, ponendo al centro una solida costruzione di valori e principi che agevolano il lavoro di squadra.

Di questo e tanto altro abbiamo avuto il piacere di parlare con Roberto Cucciniello, Direttore generale della società amaranto, che ha riferito di una realtà in forte sviluppo, dal settore giovanile fino alla serie B.

Benvenuto! È subentrato da qualche mese come direttore generale dopo la esperienza come team manager della prima squadra, senz’altro una figura chiave per una miglior gestione del progetto. In che modo è stata programmata la stagione che sta per prendere il via e quali sono le intenzioni?

La nostra è una filosofia che punta all’inserimento delle giovani con l’obiettivo di garantire maturità e giusta preparazione alla categoria. L’obiettivo per quest’anno è quello di stare nella parte medio-alta della classifica.

Anche in Primavera è stata allestita una buona formazione ed i segnali rimangono ottimi nonostante la competitività del campionato; under 17 ed under 15? I risultati raccolti negli ultimi anni sono incoraggianti (vedi final four e fasi nazionali raggiunte) e crediamo di mantenere questo livello per fare bene su tutti i fronti. Grande orgoglio anche per l’incremento delle tesserate e per l’organizzazione di un organigramma più completo ed attento ad ogni dettaglio.

Spesso il calcio è troppo fossilizzato su statistica e risultati, mentre i punti di cui tenere conto sono tanti. Un esempio è quello della disponibilità di una impiantistica adatta e di una fiducia in quelle realtà che, purtroppo, ancora oggi, nascono e muoiono rapidamente, “spezzando” quella promessa di crescita che una ragazza si porta dietro. La responsabilità quale è in questi casi ed in che modo la società si sta impegnando in questo?

Le ragazze hanno bisogno di trovare un ambiente di crescita dove potersi formare. Lo sforzo societario deve essere grande ma sempre rimanendo con i piedi per terra; va bene pensare in grande ma prima è bene strutturarsi.

In Prima Squadra sono tante le new entry quest’anno, con qualche conferma e qualche salto dalla sezione giovanile; un aspetto che conferma quanto l’Arezzo promuova lo sviluppo dei giovani talenti. Quanto è importante garantire la crescita delle atlete e trovare iniziative ed idee concrete che possano contribuire a questo tipo di investimento?

È fondamentale. Per noi è un grande onore aver ricevuto in prestito tante ragazze di prospettiva da società professionistiche, così come averne visto partire e sposare altri progetti di livello; questa consapevolezza esterna del grande cuore e attenzione che poniamo nel lavoro di crescita è motivo d’orgoglio.

Statistica? A tutti piace vincere, ma c’è bisogno di programmare con visione a lungo periodo per provare a fare sempre un passo in avanti, con scelte ponderate.

Le ragazze hanno già affrontato diverse compagini in fase pre stagionale in attesa dell’esordio vero e proprio del 6 settembre (così è stato anticipato) contro il Vicenza. Al di là dei finali di questi test, l’approccio dimostrato sembra essere quello di chi tiene a ben figurare e non solo a partire col piede giusto ma ad intraprendere un percorso di continuità, efficace anche per un buon piazzamento. Quali sono le aspettative ed in che modo anche la coesione tra le componenti dell’organigramma può influire sull’andamento dell’insieme?

Se la coesione dello staff influisce sulle performance? Assolutamente! L’aspetto emotivo nel calcio femminile è molto importante e viene prima di tutto; le ragazze hanno bisogno costante di fiducia, serenità ed equilibrio nell’affrontare il percorso che le aspetta così da potersi esprimere al meglio.

Siamo pronti, nonostante qualche “acciacco” in fase di preparazione. Vogliamo reggere il confronto con le opposte e sono fiducioso del fatto che potremo fare grandi cose, grazie alla rosa che abbiamo a disposizione ed alla mentalità dimostrata.

Si ringrazia il DG Roberto Cucciniello e la società tutta per la gentile concessione.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.