Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Un nastro ricco di immagini tanti quanti sono i ricordi. Il colore? È sempre lo stesso: bianconero.

Non è cinema, ma è la carriera di Cristiana Girelli in maglia Juventus; 228 le presenze della calciatrice, ormai diventata una delle colonne portanti di un club storico, come storica è la sua esperienza con la sfera tra i piedi.

Un traguardo importante quello raggiunto, mentre il background della propria carriera non oscura mai quel lontano (ma non troppo) momento di prima formazione in maglia Rigamonti Nuvolera, che aveva aperto le porte all’interesse del Bardolino Verona; poi la bomber, a Verona, c’è rimasta, perché, seppur a soli 14 anni, quello era solo l’inizio di una lunga clip dove i protagonisti chiave sono sempre stati passione, dedizione, impegno, sacrificio, amore, testa alta e…fame!

Poi ancora Brescia, e lo stesso anno il sogno chiamato “Azzurre” con l’arrivo in Nazionale maggiore. Perché quella bambina con un sogno nel cassetto non ha mai dimenticato come tutto è iniziato, quante regie sono cambiate nel tempo, mentre quel fuoco interno non si è mai spento.

Luglio 2018, la “Vecchia Signora”. Un amore contemporaneo che ha trovato spazio nella conferma della Hall of Fame del calcio italiano, un amore che ad oggi è fonte di ispirazione per tante bambine e ragazze che possono ambire a continuare a disegnare un futuro migliore, ancor più giusto, per il settore il quale dovrà sempre essere grato a figure come la classe ‘90.

90, 90…come è quel detto? Ah, si…”un pezzo da 90”!

Intanto gli episodi non sono finiti, ed il montaggio è ancora tutto da scrivere. La regia è già stata testimone di avvenimenti importanti, sempre in “black & white”: un altro scudetto, la Coppa Italia, la Supercoppa, la Serie A Women’s Cup ma…Ciak, azione! Ora la pellicola si riavvolge, perché la saga continua. C’è un numero 10 che ha ancora tanto da dare ad un gruppo, ad un movimento, a chi sa che dentro quegli occhi a vivere è la stessa emozione di sempre.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.

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