Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare pochi giorni dopo lo start del Mondiale femminile 2023 in esclusiva Simona Rolandi che esordisce sulla rassegna appena iniziata:
“Al primo giorno abbiamo visto subito una sorpresa come la vittoria della Nuova Zelanda, davanti a 42 mila spettatori, sulla Norvegia. La partita inaugurale è stata significativa perché battere una squadra titolata, che vanta un titolo iridato, per una formazione che non aveva mai centrato i tre punti al Mondiale è importante per capire cosa ci aspetta”.

Sulle Azzurre, invece, la giornalista della RAI sottolinea:
L’ Italia ci arriva con la voglia di stupire dopo lo splendido Mondiale del 2019, quando eravamo senza troppe pressioni e aspettative. Si vorrà tornare a stupire, invece, dopo un Europeo deludente. Noi eravamo in Inghilterra e probabilmente non abbiamo mai visto la vera Italia”.

Sulla metamorfosi del gruppo giunto in Nuova Zelanda, poi, la presentatrice aggiunge:
“Mi aspettavo qualche cambiamento ma non cosi accentuato e alle porte dei Mondiali. Può essere sorprendente, però, per noi che non viviamo quello che accade nell’ambiente e nello spogliatoio. L’esclusione di Gama, ad esempio, non è stata una scelta presa a cuor leggero, come ha sottolineato la CT Bertolini. Sono state fatte valutazioni, evidentemente, che hanno premiato altre ragazze, il campo darà le sue risposte. Sono curiosa di vedere una giovanissima come Dragoni, prima italiana ad approdare al Barcellona. Ha grandissime qualità, voglio vedere come si comporterà a questi livelli”.

La giornalista, iscritta all’Ordine dal 2001, sul girone G che vedrà l’Italia domani in campo invece evidenzia:
“In questo Mondiale passano le prime due in ogni raggruppamento, ci sono possibilità ma il nostro girone non è facilissimo. Io credo che tanto verrà indirizzato dalla prima partita, l’Argentina non è da sottovalutare visto che è cresciuta negli ultimi anni. Vincere o perdere la sfida d’esordio farà, a mio avviso, la differenza”.

Nazionale visibile in chiaro sulla RAI, a riguardo la Rolandi sottolinea:
“Ci sono stai giorni di incertezze, noi eravamo sicuri che la RAI questo evento l’avrebbe trasmesso perchè ha sempre creduto nel femminile. I risultati in termini di ascolto nel 2019 sono stati incredibili, con gare anche all’ora di pranzo, e milioni di telespettatori in serata come per la Nazionale maschile. Anche all’Europeo, dove eravamo sul posto, abbiamo avuto una trasmissione quotidiana. Ora c’è una collocazione diversa con partite, ad esempio, alle otto di mattina e con il pre-gara da studio per la Nazionale che partirà alle 7:45. La speranza è quella di avere tanta gente davanti ad un cappuccino invece che davanti ad una pizza”.

L’attenzione si sposta poi sulla Serie A sulla quale la conduttrice ci confessa:
“Negli ultimi anni è cambiata tanto, sfruttando l’arrivo delle squadre professionistiche. Oggi per le giocatrici ci sono più tutele, la speranza è che sia solo un punto di partenza perchè c’è tanta strada ancora da fare per tenere il ritmo di altri movimenti. Fa piacere, indubbiamente, la crescita tecnica e d’interesse del campionato e i risultati in Champions dalle nostre squadre, con la gara indimenticabile, per il contesto, dell’Olimpico tra Roma e Barcellona con 40 mila spettatori”. 

 La chiusura, infine, è su un ricordo legato al calcio femminile:
Un anno fa abbiamo vissuto un Europeo non positivo per i risultati. La manifestazione è stata però bellissima professionalmente, con stadi pieni ed un bel gruppo di colleghi che ha reso il tutto molto formativo. Poi la finale di Wembley, con 90 mila persone, ha regalato tante emozioni. Alzando gli occhi e vedendo tutta quelle persone abbiamo capito tutti quanti passi avanti ha fatto il femminile”.