Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La vita la si deve prendere da dove viene, è come il portiere nel calcio: prende il pallone da dove lo buttano. Non bisogna avere paura nella vita”. (Papa Francesco)

Con questa frase del Santo Padre, che vuole essere un omaggio al Pontefice recentemente scomparso, si apre l’odierno articolo. Alle 12.30 le due squadre entrano in campo e si riuniscono a centrocampo per il minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco; minuto che coinvolge tutti i tifosi in piedi sulle gradinate, alcuni visibilmente commossi e scossi da quanto accaduto. Al fischio dell’arbitro piovono applausi con le mani di tutte rivolte verso il cielo.

Terreno di gioco in condizioni discrete, causa le ultime piogge. Cielo abbastanza sereno con un timido sole che fa capolino tra le nubi. Alle 12.34 l’arbitro dà inizio alla partita con la Lazio subito pericolosissima, ma con la difesa lariana attenta a sventare la minaccia e innescare così un contropiede malamente sfruttato. L’orologio a bordo campo segna le 12.35: è stato un minuto di gioco molto intenso, con già due nitide occasioni da rete.  Al quarto minuto, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dalla lariana Kramzar, un maldestro tentativo di rinvio della difesa ospite si trasforma in una ghiotta occasione da rete, ma la palla viene spazzata via quasi sulla linea di porta.

Al 26imo si sblocca il risultato: su lungo cross di Benoit, Le Bihan realizza di testa un pallonetto che scavalca l’incolpevole Gilardi e porta così in vantaggio le aquilotte romane.

A cinque minuti dall’intervallo, la Piemonte viene falciata in area di rigore; il direttore di gara assegna il penalty alla Lazio: Le Bihan, dopo aver sistemato il pallone sul dischetto, averlo risistemato ancora e poi ancora perché si muoveva, realizza il goal dello 0-2.

Nell’intervallo l’attenzione è tutta rivolta alla partita Napoli-Sampdoria che si stava giocando in contemporanea e che destava la curiosità di tutti: chi retrocederà? (Partita che poi terminerà con la vittoria delle partenopee); molto interesse ha destato la decisione della Lega Calcio Femminile di abolire le poule scudetto e retrocessione. Creando un campionato con 12 squadre e 22 giornate da giocare.  A parere di molti è meglio così perché poi le partite sarebbero combattute sino all’ultima giornata: dopo due gare di poule retrocessione, quasi sempre, si sa già chi retrocederà e viene a mancare interesse.

Nel frattempo, esponenti del fondo americano Mercury si vedono in tribuna.

Tra una chiacchierata e l’altra, incomincia il secondo tempo subito con un duro colpo:  notando Gilardi fuori dai pali, Le Bihan, (ancora lei!), tenta un pallonetto da fuori area che l’estremo difensore azzurro intercetta ma non trattiene, accompagnando la palla in fondo alla rete.

Sullo 0-3 per la Lazio, i giochi sembravano definitivamente chiusi, se non fosse stato che, una fino a quel momento, devastante Martina Piemonte, non avesse deciso di scrivere anche il suo nome sul tabellino dei marcatori. Con una giocata da applausi, sguscia via alla difesa azzurra, e piazza un destro a girare che si infila alla sinistra del portiere di casa. Applausi per Martina. Incontenibile oggi!

A fine partita si legge un po’ di rammarico sui volti delle ragazze: ma sono le sconfitte, più delle vittorie, che ti fanno crescere!

Terminata la gara ci si raduna tutti fuori dall’impianto sportivo per salutare le giocatrici di entrambe le squadre. Anche oggi non potevano mancare i fans con gli album di figurine da farsi autografare, per la gioia delle ragazze che firmavano divertite le loro.

Che bello vedere poi Martina Piemonte che si concedeva ai suoi supporters, (dei tempi in cui giocava nel Milan), e che scherzava con i bambini facendoli divertire.

L’ultima ad uscire dagli spogliatoi è stata Eleonora Goldoni, bella, simpatica e molto divertente: si presenta all’uscita con una cassetta di mele da distribuire ai presenti; eh sì, il passo tra calciatrice e ortofrutticola è molto breve! (P.S. per l’occasione, le mele “Gold” sono state rinominate mele “Goldoni”).

La bella Eleonora poi, dopo foto, autografi e risate varie, riceverà in dono, da un promettente scrittore finese, l’ultimo libro scritto dal ragazzo in questione. L’abbraccio fraterno tra i due chiuderà la giornata. Una giornata, nonostante il passivo troppo pesante, resa più leggera grazie ai sorrisi e gli abbracci delle ragazze verso i propri sostenitori.

Natanaele Rullo