Credit Photo: Diego Franchino

Mi stavo chiedendo da ore sul perché avessi un torcicollo al limite della sopportazione, il luogo in cui avevo preso freddo, la postura sbagliata con la quale avevo dormito, ma niente, tutto era perfettamente scoretto come sempre. Finalmente l’illuminazione nonché ispirazione per cominciare questo breve articolo. 

Tutta colpa di quei maledetti ed incredibili sei minuti del primo tempo di Juventus-Roma e di quei continui ribaltamenti di fronte che hanno stordito le mie povere vertebre ed il pubblico presente, incredulo di fronte a quattro gol in così breve tempo. 

Tutte le mie ipotesi su come sarebbe potuta terminare questa partita sono finite nell’indifferenziato. Non mi sarei aspettato di vedere dei gol così belli tutti in una volta sola.

Neanche il tempo di sorridere per la legnata sotto la traversa di Mathilde che porta in vantaggio la Juventus e di rimanere scioccati per l’immediato pareggio giallorosso con Moeka che subito la guerriera Emilie ne combina un’altra delle sue (meraviglie si intende) e con un diagonale potente ed angolato costruito con saggezza porta addirittura in vantaggio la Roma congelando le espressioni facciali del pubblico in un “No comment” diciamo così…. generalizzato. 

Chi ha deciso di scendere in quel momento dalle gradinate per una pausa “riflessiva” o per un caffè, si è perso solo 60 secondi dopo il pareggio bianconero con Cristiana che con un destro chirurgico beffa Isabella per il due a due che durerà fino a fine primo tempo.

Oggi i cognomi delle giocatrici non li metterò per giocare con chi avrà oggi la gentilezza di leggere ad indovinare di chi si tratta e di quale numero porti sulla maglia. I nomi delle splendide atlete che colorano questo bel campionato, andrebbero imparati a memoria.

Da qualche giorno, un modo per fare prima ed impararle tutte, lo hanno trovato creando finalmente un album di figurine completamente dedicato a loro e per chi vuole allenarsi in questa impresa ardua ma nobile oggi può farlo. Io l’ho praticamente finito, ma me ne manca una, solo una, introvabile anche nello scambio di doppie con gli amici… La Nr.84 non si trova da nessuna parte …Sara dove sei !!?? Nella prima edizione di questa raccolta hanno creato il nuovo Pizzaballa del 21° Secolo. E’ lei, la numero tre della Juve.

Mi piacerebbe disturbarla e farglielo notare, ma inizia il secondo tempo e lei è già seduta in tribuna assieme alle altre tre infortunate bianconere, Lisa, Viola ed Eva. Come sempre imperturbabile, seria, impassibile, istituzionale, non si scompone neanche dopo gli spettacolari gol che Cristiana confeziona nel secondo tempo se non con un applauso compiaciuto. Il doppio sorpasso juventino che avviene anch’esso nello spazio di altri sei minuti della ripresa per il definitivo 4 a 3 intervallato dal gol in mischia di Evelyn “la sentenza” ormai già al quinto gol rifilato alla Juve, sono di una fattura spettacolare.

La tripletta di Cristiana mette agli atti altre due pietre miliari di questa dolcissima avventura. Il suo centesimo gol personale in Serie A con la Juve e la conseguente duecentesima vittoria assoluta della Juventus in tutte le competizioni. 

La Capocannoniera di questa stagione e fautrice assieme alle sue compagne di quel +13 in Campionato sulla Roma che potrebbe aver già tolto una delle due concorrenti per il titolo, viene attesa fuori dallo stadio da un folto gruppo di tifosi che come in precedenza accaduto per Barbara e Mister Canzi, coinvolge la Nr.10 in un coro propiziatorio quanto mai probabile. “E se ne va, la capolista se ne va” con Girelli che saltellando sorridente e con il pallone tra le mani raggiunge il pullman per il rientro.

Si resta con i piedi ben piantati per terra, ma con un sogno che inizia a farsi largo. Testa bassa, fino alla fine.