La calciatrice del Rosario Central, Maira Sánchez ha annunciato che non farà più parte della squadra a causa di un bacio con la compagna di squadra all’interno delle strutture del club. A comunicarle la notizia è stata l’allenatrice Roxana Vallejos.
Maira si è allora lasciata andare sui social ad una lunga lettera: “Oggi devo salutare il Rosario Central. E questi colori che amo fin dalla culla, che ho difeso con orgoglio e rispetto per 6 anni. Ho imparato molto, ho incontrato molti amici ed ho ricordi indimenticabili di questa esperienza perché qui sono stata in grado di realizzare il mio sogno. Ma adesso per motivi al di fuori del terreno di gioco ed in modo iniquo, non indosserò più questa camiseta”.
Maira passa poi alle accuse: “Dove è il rappresentante di genere? Dove sono le persone che difendono i nostri diritti? Perché non sono valutata come atleta? La mia vita personale viene prima delle mie prestazioni in campo?
Spero che d’ora in poi nessuna si debba chiudere in un bagno dopo gli allenamenti per essere professionista, avere il contratto, sentirsi importante, avere benefici e privilegi, non è questo il calcio che vogliamo al Rosario Central. Speriamo possano imparare i veri valori di questo sport così bello e che sia uno spazio dove non si confondano vita personale e impegno sportivo. Eternamente grata a coloro che mi hanno appoggiato.”. All’appello ha risposto l’INADI argentino, l’Istituto Nazionale contro la Discriminazione, la Xenofobia e il Razzismo che ha dichiarato che: “L’INADI esprime la propria preoccupazione per una serie di atti di vessazione e discriminazione, che sono stati segnalati al nostro Ente dalle calciatrici della prima divisione femminile del Club Atlético Rosario Central. I fatti denunciati si sono verificati l’anno scorso e sono stati portati all’attenzione delle autorità del Club ed è stato richiesto l’intervento dei delegati di genere all’interno della società. Secondo i racconti delle giocatrici nessuno di questi interventi ha però avuto effetti positivi. Il lavoro delle calciatrici argentine trova spesso gli ostacoli di dirigenti maschi che in molti casi sono indifferenti verso l’uguaglianza di genere, visto che vedono lo sport come un ambito esclusivamente maschile. In questo quadro, non sorprende che i reclami siano sottostimati rispetto alla realtà.
L’INADI è andata oltre ed ha denunciato il Club Rosario Central e l’allenatrice Roxana Vallejos. Nel frattempo le giocatrici ed ex-calciatrici del Rosario Central hanno pubblicato una lettera sui media per non far passare le dichiarazioni sotto traccia ed appoggiare l’ex compagna: “Le giocatrici ed ex-calciatrici della Prima Divisione del calcio femminile rendiamo visibili gli atti successi nell’ultima stagione. Abbiamo sofferto maltrattamenti, minacce, discriminazioni di genere e per la diversità sessuale, atti che vanno contro la nostra salute fisica e mentale. Inoltre i nostri diritti come lavoratrici sono stati lesi e molte sono state lasciate fuori dai club e disoccupate. Queste situazioni di violenza furono denunciate al vicepresidente Ricardo Carloni, alla rappresentante del calcio femminile Carla Facchiano e alla Segreteria di Gnere ma nessuno ci ha dato risposta.. Perciò siamo ricorse all’INADI per portare avanti le azioni adeguate e tutelare la nostra integrità fisica, mentale e lavorativa.”
Ecco la risposta di Roxana Vallejos: “Quando il club mi autorizzerà per parlare, farò tutte le dichiarazioni necessarie” ha dichiarato a TyC Sports.com
Speriamo non accadano più avvenimenti di questo tipo perché il calcio femminile deve crescere lontano da eventi e in Argentina c’è un grande potenziale per lo sviluppo di questo sport che sta riscuotendo sempre più consensi. Inoltre la libertà sessuale delle calciatrici non deve essere in dubbio ed è un argomento al di fuori della valutazione delle loro prestazioni calcistiche, non può essere motivo di ricatto o vessazione.